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How I Met Your Mother 9×23 – 9×24 – Last ForeverTEMPO DI LETTURA 8 min

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T.M. : Ted Mosby.
T.M. : The Mother.
T.M. : Tracy McConnell.
T.M. : Tachicardia Molestissima.
Il magone che si sta provando in questi momenti successivi alla visione del series finale è decisamente superiore a qualsiasi altra sensazione provata guardando una comedy. Sembra ridondante e scontata come affermazione ma è la pura e semplice verità: How I Met Your Mother durerà per sempre. Lo dice il titolo, lo si ripete qua e lo confermeranno i posteri.
C’è sempre un momento in cui una serie passa dall’essere un semplice programma televisivo al fenomeno mediatico, per Lost è stata l’apertura della tanto discussa botola, per Fringe l’apparizione delle Twin Towers, per How I Met Your Mother è stato il momento in cui è comparso l’ombrello giallo. Un piccolo e semplice oggetto che nell’immaginario dei fan è diventato ad emblema della serie diventandone per assurdo croce e delizia: croce perchè ovviamente rappresentava la tanto decantata Mother, delizia perchè stuzzicava il desiderio di sapere con quel suo colore sgargiante e provocatorio. Tutto è iniziato lì, è stato quello il vero punto di svolta.
Carter Bays e Craig Thomas hanno detto di aver sempre avuto in mente il finale della serie, ergo hanno sempre saputo che, come si millantava già in “Vesuvius“, Tracy McConnell aveva un destino crudele ad attenderla. Chiamateli stronzi, aspettateli sotto casa, augurategli ogni male ma, a conti fatti e soprattutto per il modo in cui sono riusciti a trasporre la loro sceneggiatura su schermo, davvero non ci poteva essere un finale più degno, amabile e giusto dopo questi nove anni. How I Met Your Mother è sì una serie di fantasia perché ha raccontato storie di personaggi inventati, ma si è a tutti gli effetti posta come metro di paragone con la vita reale che tutti vivono quotidianamente, un’esistenza ricca di gioie, dolori ed esperienze che ti segnano facendoti maturare e cambiare. È questo quello che è stato HIMYM: una storia di cinque ragazzi che in nove anni sono diventati adulti, e gli spettatori con loro.
“Last Forever” è la più che reale conclusione di questa storia di quotidianità che ha mostrato il lato buono ma anche quello cattivo della vita, lo ha fatto con irriverenza ma sempre con un occhio puntato alla realtà per mantenersi il più fedele possibile alle esperienze che ciascuno prova nella propria vita. Esperienze che possono (malauguratamente) contemplare la morte della propria anima gemella dopo svariati anni insieme e circa una decina passati alla ricerca della stessa, oppure possono portare ad avere il dono più bello che la vita possa farti da una N°31 qualsiasi, oppure ancora che possono renderti padre e marito di una bellissima famiglia di tre figli. È questo che How I Met Your Mother vuole trasmettere e se non vi è piaciuto il series finale non è perché è fatto male o “non finisce bene”, ma semplicemente perché non si è pronti a vivere una vita imprevedibile e meschina, una vera e propria bastarda ma che a volte sa il fatto suo.
Ovviamente non esistono verità assolute e, soprattutto, i gusti son gusti. Si proverà tuttavia a tracciare un percorso utile a dimostrare il perché si può parlare di un buon finale.
Si deve partire proprio dal principio. Cos’è How I Met Your Mother? Una sit-com. Nelle sit-com la caratteristica più frequente è quella del tira e molla tra una coppia di personaggi, più o meno principali. Si è tuttavia passato nove anni ad escludere HIMYM da questa categoria, parlandone come a una serie a sé stante. Troppo sperimentale. Già la premessa con cui si era partiti nel 2005 aveva una sua struttura tutta particolare. Si può infatti dire che tutte le nove stagioni siano ambientate in un pomeriggio di racconti. Ma nella particolarità della struttura narrativa, nella particolarità dei colpi di scena, nella particolarità della storia, How I Met Your Mother torna magistralmente al classico.
I figli (nella scena finale girata nove anni fa) si incarnano in spettatori e fanno notare a Ted tutto quello che il pubblico ha osservato in questi anni (e di cui qualcuno si è lamentato in questa nona stagione): la madre non è quasi mai presente nei racconti. Il tutto era un enorme giro di parole per chiedere la benedizione nel tornare a frequentare “aunt” Robin. La soluzione è sempre rimasta sotto gli occhi di tutti. I personaggi principali sono quelli? Quelli saranno i protagonisti di ogni vicenda. Anche i detrattori più accaniti, se si fermassero a pensare un attimo a tutto ciò cui hanno assistito, potranno rendersi conto che Thomas e Bays sono magistralmente riusciti a presentare tutte le soluzioni possibili.
Eravate fan della coppia Robin/Barney? Sono stati sposati per tre anni, hanno capito di volere cose diverse, si sono lasciati in buoni rapporti (chi ci dice non sia successa una cosa del genere anche con la coppia Ross/Rachel? Semplicemente non è stato mostrato).
Volevate l’happy ending familiare per Ted, diverso da quello che Robin gli avrebbe potuto dare nei suoi sogni di carriera? Lo si è avuto. E malgrado poi il suo rimanere vedovo, non vi è stata traccia di dramma da serie B ma solo un caso della vita affrontato con tutta la dolcezza che il personaggio di Ted ha saputo mostrare.
Eravate invece fan della prima ora della coppia Ted e Robin, ma poi non ne potevate più del protrarsi tra i due? Beccatevi questo! Anno 2030, un cerchio che si chiude. Si assiste all’unica sequenza in assoluto al di fuori del racconto di Ted, posteriore a tutti i “capitoli” che iniziavano con il familiarissimo “Kids…“. Ed il cerchio si chiude perché Ted porta un corno blu ad una matura Robin. Sullo sfondo c’è l’incontro tra Ted e Tracy, a tracciare un finale a due teste, rivolta una verso il passato e una nel presente (o, più verosimilmente, presente e futuro). Ci si accorge che il motivo trainante della serie, ovvero “how he met their mother” altro non è stato uno specchietto per le allodole che ha furbescamente creato l’attesa in numerosissimi spettatori. Solo per svelare poi che la storia intera sarebbe iniziata e finita con i cinque protagonisti.
Si ha così la scelta conservativa per eccellenza di una qualsiasi comedy, ma presentata in maniera innovativa, addirittura perversa. Ricorda un po’ l’unico sogno erotico di Marshall. La storia predestinata sin dall’inizio ha dovuto attendere una vedovanza, oltre che due matrimoni e quindi due porzioni di vita.
Sicuramente una scelta così coraggiosa ha dovuto fare i conti con alcune “storture” giustificate e necessarie per il grande disegno che è stato How I Met Your Mother. Uno si presenta nello scorrere di “Last Forever” stessa. Durante la visione si assiste ad un continuo scorrere di eventi temporali come un lungo flash-forward, il ché, fino allo scioglimento finale, potrebbe rendere la prima visione forse poco coinvolgente e molto didascalica. Ovviamente appare chiaro l’intento degli sceneggiatori di porre un’enorme lente di ingrandimento su quello che sarebbe stato, in una qualsiasi altra serie, un ultimo episodio (reso stagione intera) e sui probabili dieci minuti di flash-forward finali stile Six Feet Under (resi invece episodio finale).
L’altro aspetto va a colpire la “superficialità” del fan da comedy media. La vena malinconica ed emotiva di HIMYM ha preso totalmente il sopravvento sorpassando la “quarta parete” della sit-com e svelando, come già detto, tracciati di vita vera in tutta la sua tragicità. Non si riesce a trovare una soluzione alternativa migliore, ma la morte di Tracy (di cui si sa ormai anche il nome) è stata dolorosa. Forse troppo dolorosa per le aspettative da consumo di un normale spettatore televisivo. Va ricordato che impressiona sempre molto poco la morte su piccolo schermo per violenza e/o causa sovrannaturale, ma colpisce come non mai quella naturale, creando un malessere difficile da scacciare.
Ma che bello ripensare a questi nove anni, racchiusi tutti in un racconto. Racconto unicamente utile nel giustificare il furto di un corno blu.

PRO:

  • Sit-com che in maniera totalmente perversa conferma la sua natura
  • Capacità di riunire tutte le soluzioni possibili semplicemente dilatandole nel tempo, sfruttando così il particolare tempo narrativo della serie
  • Evoluzione inaspettata di Barney che non rinnega il suo personaggio
  • Robin con i cani
  • Tanti tanti tanti omaggi e riferimenti a figure mitologiche della serie
  • Nessun riferimento all’ananas (non si può e non si deve spiegare tutto).
CONTRO:

  • Nell’architettare il finalone si è andato a sacrificare il ritmo e la fluidità di “Last Forever”, cosa che sicuramente non verrà notata da uno spettatore che vedrà tutta la serie in modalità maratona
  • Spin-off sì o spin-off no?

Ci saranno tanti spettatori scontenti. Così è e non si può fare niente. Sicuramente è stato un finale che ha fatto, sta facendo e farà parlare tanto di sé e spesso il “finché se ne parla” è obiettivo ben più ambito dell’unanimità di giudizi. Questo è uno dei principi su cui l’arte in generale ha saputo progredire: rottura delle regole, relativo scandalo e nuovo ritorno alla struttura classica. È probabile l’esistenza di una maggior unità di vedute nel riconoscere il voto massimo alla serie intera, per quello che è stata e per la sua capacità di esistere per nove lunghi anni. Ricordando poi che i finali spesso sono poco importanti. O meglio: non devono essere determinanti. Il miglior finale è quello che non fa rinnegare tutto ciò che si è visto in precedenza, rendendo dolce l’arrivo così come tutto il percorso.
La recensione è stata scritta a quattro mani con il collega Valerio Di Paolo.

 

The End Of The Aisle 9×22 9.06 milioni – 3.4 rating
Last Forever 9×23 – 9×24 13.13 milioni – 5.4 rating

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

9 Comments

  1. Premesso che a me il finale non è piaciuto, ma ho capito che così tutto (o quasi) ha avuto un senso.
    Mi spiace solo per tre cose:
    – Non aver visto più scene di Tracy con Ted o con la gang in generale
    – Che il matrimonio di Robin e Barney abbia occupato (idealmente) un'intera stagione, per poi mostrarci il loro divorzio i 15 minuti effettivi
    – La regressione totale dei personaggi di Robin e Barney dopo il divorzio e fino alle svolte finali della loro vita (Ellie e Ted)

    Forse, più che tutte queste cose insieme, non mi è piaciuto come ce le hanno mostrate: molto velocemente e senza vere e proprie spiegazioni. Probabilmente se avessero allungato i flash forward in 5 o 6 episodi tutto sarebbe tornato di più, e il cerchio si sarebbe chiuso veramente.

  2. L'ultima frase dell'articolo secondo me lascia tutta la parte precedente in mutande: questo finale non ci fa rinnegare il resto della serie? Ce lo fa rinnegare eccome!

    Ci hanno fatto credere per anni e anni che nonostante tutti i dolori c'è qualcosa di più bello che ci aspetta, qualcosa di perfetto ci cui non potevamo nemmeno immaginare l'esistenza, e sarebbe stato il premio di chi non ha mai mollato.

    Di fatto poi cos'abbiamo avuto? "La ragazza perfetta" ridotta ad un pretesto di narrazione, ad un bieco trucchetto per parlare di un'altra, ad una qualunque della schiera delle ex. Potevo accettare che dopo anni di solitudine e lutto Ted volesse tornare da Robin, ma non posso accettare qualcosa che lascia intendere che non ha mai smesso di amarla, togliendo significato alla madre dei suoi figli. Per non parlare di come il personaggio di Robin abbia avuto l'iter in assoluto più comodo e comodista con tanto di immeritatissimo premio finale. Perché non ha mai realmente amato Ted, e chiunque capirebbe che ha sentito la sua mancanza per semplice solitudine, perché si è resa conto che di fatto lui era l'unico disposto a sobbarcarsela. Robin ha scelto Barney, e si è semplicemente accontentata di Ted.

    Che schifo.

  3. a me questo finale non è piaciuto…non perchè Tracy è morta e volevo l'happy ending, ma per altre scelte narrative che non ho condiviso e che hanno cancellato. nel giro di 10 minuti, la crescita di alcuni personaggio riportandoli al 2005. Tralasciando Marshall e Lily il ero problema riguarda gli altri tre personaggi: il finale di Ted mi è anche piaciuto, si è innamorato e la vita gli ha dato un pugno in faccia e può capitare, ma perchè aspettare tanto tempo per sposarsi quando con Stella avrebbe fatto tutto di corsa? Ted ha passato tutta la vita col desiderio di sposarsi, e una volta trovata aspetta anni?!?…ma il vero problema riguarda Barney e Robin: una stagione e mezza intera a dirci che sono maturati, ma non era vero nulla. Robin è rimasta una attaccata più alla carriera e Barney ha ripreso la solita vita, quando non solo era disposto a cambiare per Robin ma anche per Nora…un matrimonio può finire d'accordo, ma allora mi dai una narrazione adeguata e non due minuti nel finale! La parte finale poi non mi è andata proprio giu: Robin e Ted hanno avuto anni per tornare insieme, dopo la seconda stagione, e non è mai successo…Ted l'ha anche lasciata andare qualche puntata fa (scena del palloncino in spiaggia) e ora ritorna da lei…Ted ha tutto il diritto di rifarsi una vita, ma perchè con Robin?La serie si chiamava "come ho conosciuto vostra madre", forse era meglio se finiva li..con loro due finalmente insieme sotto l'ombrello! La scena dopo mi da l'impressione che Ted abbia sempre amato Tracy ma non si sia mai dimenticato di Robin…e questo mi sarebbe andato bene se la serie si fosse chiamata "come ho conosciuto zia Robin, l'unico amore che può sostituire vostra madre". Ripeto Ted fa bene a rifarsi una vita (dopo 6 anni poi) ma la ipotetica crescita di 3 personaggi è stata resettata a mio avviso.

  4. Con tutto il rispetto del mondo, ma a me sembra tanto una recensione da fanboy. Certo, un fanboy che più o meno ne capisce e sa scrivere in italiano, ma fanboy rimane.
    A parte l'essere o non essere d'accordo con le scelte, io (che non mi considero un utente medio) pretendo molto da un finale di stagione di una serie che negli anni passati si è sempre dimostrata secondo un proprio stile e secondo determinati canoni. Trovo che il finale non solo non abbia rispettato le attese ma abbia anche tradito i presupposti della serie che, come dici tu, non era una semplice sit-com ma un qualcosa a parte. Bene, con il tira e molla di due personaggi che si è concretizzato alla fine, how i met your mother perde di originalità e si accoda alle tante sitcom di sempre.
    In più, trovo un errore narrativo quello di far regredire (e a mio avviso distruggere) la figura di Barney che in 9 anni aveva subito l'evoluzione di cui andavo più fiero. Banalizzarlo così, tirare fuori il Playbook II e cacciare quella stronzata del mese perfetto hanno riportato il suo personaggio a ciò che era prima. Dopo tutti quei sacrifici per cambiare mi sembra quanto meno assurdo annientare così la sua figura e mi sembra ancora più assurdo che sia stato piazzato tra i PRO.

    Che lo vogliate o no, la serie non è mai stata fin troppo "realistica". Da notare, che assolutamente lo considero questo un difetto, soprattutto per il prodotto che ne era venuto fuori, ma himym ha sempre viaggiato sull'onda del destino, dell'anima gemella e del caso. Il tentativo di dare un tocco di realtà e dramma al finale vuol dire tradire la serie stessa che, al contrario, sebbene ambientata nel nostro mondo, non ha mai avuto tanta pertinenza con i reali drammi della vita. E anche quando li ha avuti (vedi Robin che scopre di non poter avere figli) ha creato alcune delle puntate più emozionanti e memorabili dell'intera serie. Cosa che, invece, non si è per niente ripetuta con queste ultime due puntate. Robin e Barney si lasciano? La mamma muore? Sono episodi che sono stati resi narrativamente e emozionalmente malissimo -vedi figli che quasi ci scherzano sopra- e ciò mi ha fatto semplicemente rimanere peggio.

    Credo che un buon finale debba commuovere.
    Finale di Fringe: ho pianto per mesi tentando di capire cosa fosse realmente accaduto, salvo poi rendermi conto che piangevo perché fosse finita la serie.
    Finale di Breaking Bad: finale che ha coronato alla perfezione una serie perfetta e che mi ha fatto piangere per giorni esclusivamente per la fine in sé, ossia la consapevolezza che la serie avesse volto al termine.
    Finale di Scrubs: un finale che si è completamente distaccato dal solito stile comico tipico di 8 stagioni, ma che mi ha fatto realmente commuovere e mi ha lasciato il sorriso in volto.

    Finale di HIMYM: all'inizio non riuscivo a piangere: guardavo lo schermo con una mano nei capelli. Alla fine qualche lacrima è scesa, ma di rabbia e disperazione senza in realtà capire nulla poiché nella mia testa si affollavano argomenti ancora a caldo. Ho avuto una notte per sbollire e rimuginare su quanto accaduto. Le lacrime non ci sono più ma la rabbia rimane.
    Ho anche avuto la possibilità di guardare un finale alternativo, magistralmente montato da un utente youtube. (https://www.youtube.com/watch?v=xiLV6y1ufl8&list=WLA86CF65F8F1DA550&index=4)
    Il risultato qual è stato? Lacrime, di commozione per il finale e di rabbia per il fatto che non fosse stato così quello originale.

    Scusami ma io non sono il classico utente medio né un "normale spettatore televisivo".
    Sono solo un fan che pretende tanta coerenza dalla serie che l'ha fatto appassionare al dramma tivù.

  5. Forse mi sono spiegato male. Per rinnegare il resto della serie, intendo a livello esclusivamente qualitativo. Se ci fai caso, ho collegato il link a Dexter il cui finale mi ha fatto così schifo che non riuscirei nemmeno a guardare le prime stagioni che invece mi erano piaciute tanto. Opinioni a parte, uno cambierebbe canale se si trovasse davanti uno qualsiasi degli episodi di HIMYM? Oltretutto il lieto fine con Tracy, Ted l'ha avuto, ci è stata mostrata (forse molto frettolosamente) la quantità di anni felici che i due hanno passato insieme. Quella di Ted con Robin è una "seconda vita" senza aver minimamente rinnegato la precedente. Lui stesso si rifiuta di scappare con lei dicendole che "non la ama più allo stesso modo" quando lei si fa prendere dal panico. Poi de gustibus…

  6. Lo ammetto, con Himym perdo sempre un po' del mio senso critico (siamo stati in due a scrivere la recensione, quindi l'opinione è stata condivisa, tra l'altro a me è piaciuto il finale di Lost e al mio collega no, anche se non so bene cosa possa c'entrare). Tuttavia ti posso assicurare che la mia analisi è avvenuta a mente fredda e tra l'altro dopo aver elaborato una principale scontentezza. Se avessi dovuto scrivere di pancia sicuramente avrei smadonnato per la morte della madre a cui mi ero affezionato moltissimo e per tanti altri motivi che hai detto tu. Mi è piaciuto però (come mi piace sempre) analizzare lucidamente alcuni aspetti, raffrontandoli anche con altri telefilm e cercare di capire che tipo di ragionamento possano aver fatto gli autori. Detto questo con "spettatore medio" non avevo assolutamente un'intenzione generalizzante e offensiva verso gli spettatori, ma intendevo la persona (esperta o meno) che conosce, si appassiona e approfondisce il genere di cui himym fa parte. Sono inoltre sicuro che a parti invertite, esprimendo opinioni opposte, avresti espresso motivazioni ragionevolissime anche tu (come poi hai fatto nel commento). Ti ringrazio per la competenza e la buona scrittura che mi attribuisci.
    (se vuoi leggere recensioni in cui mi sono lasciato totalmente andare al "fanboismo" guarda le ultime due di doctor who, lì interviene la follia vera e propria 🙂 )

  7. Allora innanzitutto grazie per il "più o meno ne capisce e sa scrivere in italiano", siamo stati in due a scrivere la recensione ma il pensiero, come ha detto Gallifrey, è stato all'inizio diverso per poi diventare univoco.
    Personalmente non mi sento un fanboy della serie, non ho mai sbavato dietro HIMYM anche se cmq ho sempre apprezzato il modus operandi che ha avuto. Come detto nella recensione personalmente ho concluso la visione con un magone impressionante ed una voglia ardente di vedere molto altro ancora ma considero il finale qualcosa di giusto e politically correct anche solo se paragonato ad altri series finali indecenti. Vedi Dexter (8 anni ed un finale non finale); Desperate Housewives (8 anni ed un finale che è uno schiaffo all'intelligenza dello spettatore); Lost (6 anni della mia vita buttati nel cesso); Buffy e Angel (rispettivamente 8 e 5 anni per produrre un series finale che per avere un senso deve essere abbinato al proseguo su fumetti). E questi sono solo alcuni esempi.
    Quello che voglio dire è che Bays e Thomas ALMENO hanno mantenuto salda l'idea di finire la serie come l'avevano partorita 9 anni fa e questo, dal punto di vista di uno sceneggiatore con le pressioni di major, produttori e fan non è davvero una cosa facile.
    Rimango cmq dell'idea che andando avanti col tempo verrà sempre maggiormente apprezzato…

  8. Si è vero, passare una stagione nel weekend di un matrimonio per poi sganciare il divorzio in 15 minuti non è stato il massimo, forse togliendo un paio di puntate avrebbe reso meglio. Io stesso comunque nella scorsa recensione criticavo i 2 minuti effettivi dedicati alla cerimonia… Almeno son stati coerenti

  9. Finalmente qualcuno ha capito il finale di questo telefilm. Tutti che si lamentano solo perché volevano un finale a lieto fine o erano contro la relazione Ted-Robin o pro Barney-Robin. Credo che un finale più coerente con l'intera storia non si poteva fare.

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