Siamo a meno tre episodi dal finale di serie e il cerchio si sta piano piano chiudendo. “Gary Blauman” è un episodio che offre una gran quantità di spunti di riflessione su come gli autori stiano gradualmente ponendo il punto a questo discorso lungo nove anni. C’è innanzitutto da osservare un particolare non da poco: la narrazione si sta sciogliendo. Se infatti è stato un esperimento intrepido (e secondo me anche abbondantemente riuscito) ambientare tutta la stagione in un week-end, potrebbe iniziare a risultare pericolosamente inverosimile la dilatazione del racconto del Ted del futuro. Giunto al punto culmine, perché dilungarsi nel narrare ora per ora? E’ così che per gli ascoltatori immaginari (i figli) il racconto del week-end sarà durato molto poco, a noi spettatori invece viene offerto un campionario di stratagemmi per dilatare questo tempo narrativo. Uno di questi stratagemmi (già proposto in “Vesuvius“) vede lo spostamento del luogo della narrazione in un altro momento del tempo, con una diversa ascoltatrice (la moglie di Ted). Ad ulteriore dimostrazione che il cerchio si sta chiudendo, questa volta non abbiamo un flashforward di qualche anno o decennio, ma uno immediato. Sono passati giusto tre giorni dal matrimonio di Barney e Robin e stiamo assistendo nientemeno che al primo appuntamento tra Ted e “???”.
A questo punto l’episodio prende tre diverse strade, tutte e tre apprezzabili per la loro natura e “disprezzabili” se osservate da un diverso punto di vista.
1. Il plot principale. Ted racconta alla futura moglie di quel momento particolare in cui si è trovato a decidere insieme agli amici se concedere a Gary Blauman di restare, benché non fosse previsto un posto per lui. Gary Blauman è uno dei tanti espedienti narrativi di HIMYM. Personaggio ripescato da brevi comparsate nell’arco delle stagioni (nonché marito di Cobie Smulders nella vita reale), viene reso protagonista di una serie di sotto-episodi tipici di un filler. Quindi, applicando ciò che ho detto in precedenza, se uno avesse osservato questa parte di episodio con l’aspettativa di avanzamenti della trama, oppure di una celebrazione della serie, sarebbe rimasto deluso. Guardandolo con la leggerezza che caratterizza lo spettatore medio di comedy, amante dei virtuosismi di Carter e Bays, non si possono che apprezzare le gag e le trovate sempre irresistibilmente surreali.
2. La celebrazione. La morale un po’ da due soldi che caratterizza il plot principale altro non è che una scusa per riportarci al Ted del 2030 che racconta ai figli quella che è stata la sorte di tanti personaggi secondari (o anche più che secondari) dell’universo HIMYM. Una corte di eminenti attori televisivi (Jennifer Morrison, Alexis Denisof, Jorge Garcia su tutti) viene a rendere omaggio ad un prodotto televisivo lungo un quasi un decennio. E da questo punto di vista non si può non storcere il naso se si cerca una costante coerenza con la storia, senza brusche interruzioni. Ma sfido qualsiasi spettatore a lamentarsi per un inchino così sentito.
3. Storyline principale. Con un’atmosfera intimista e sognante, percorriamo le vie di NY insieme a Ted e alla sua futura moglie, facendoci anche noi ascoltatori di una delle ultime storie narrate dal protagonista. L’alchimia tra i due personaggi (e anche tra i due attori) è un qualcosa di indescrivibile. Lo sguardo sognante di Ted, nell’allontanarsi dopo una serata storta, ci rende tutti quanti complici e memori di quando abbiamo scoperto e sentito dentro che la persona incontrata sarebbe stata finalmente quella giusta. Il signor Mosby capisce che è cambiato, non ruberebbe più un corno francese blu, non sparerebbe più un “ti amo” alla persona appena conosciuta. Questa nuova maturità premia Ted (e premia noi) regalandoci così, in silenzio da una qualsiasi superflua colonna sonora, il primo bacio.
Vengono così a mischiarsi nello stesso episodio tre elementi fondanti: l’esercizio di stile, la celebrazione in pompa magna, l’avanzamento radicale della trama (questi ultimi due creando un contrasto ammirevole). Riuscire a fare un qualcosa del genere in una nona stagione carica di aspettative e ambientata in un solo week-end non è da tutti. In tutto questo lo spettatore rimane attonito e sbigottito davanti a tutta questa enorme mole di materiale da digerire per una singola puntata di 20 minuti ma la bellezza di tutto quello che si è visto permette una digestione piacevole accompagnata da una sensazione di non sazietà che indica il bisogno di averne ancora ed ancora. How I Met Your Mother sta dando l’anima per lasciarci con le lacrime e se continua così non avrà difficoltà a raggiungere questo obiettivo.
PS. Visto che ci si diverte tanto a fare speculazioni che poi il 99% delle volte si riveleranno sbagliate, nessuno ha mai pensato che il racconto su Gary Blauman potesse essere totalmente inventato da Ted lì per lì, soltanto per passare più tempo con la ragazza da poco conosciuta?
- I tre elementi chiave che si uniscono in un solo episodio
- La carrellata celebrativa di personaggi storici
- Il nome di Blah Blah
- “Hey kids, have I ever told you how I met your father? It was at a party”
- La motivazione per cui Barney odia Gary Blauman
- Il bacio in forma molto intimista e silenziosa.
- Appare poco Robin (boh, non è che sia questo grande “Contro”).
Daisy 9×20 | 7.70 milioni – 2.7 rating |
Gary Blauman 9×21 | 8.37 milioni – 3.4 rating |
VOTO EMMY
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.
C'è una scommessa tra Marshall e Lily che non è stata ancora pagata…M. l'avrebbe dovuta pagare a L. quando tra ted e robin fosse davvero finita.
Secondo te, si tratta di una dimenticanza e di un fatto effettivamente lasciato in sospeso dagli autori e ripescato magari nell'ultimo episodio, quando i due magari chiuderanno per davvero?
Al momento sappiamo che robin è apparsa pensierosa quando la madre le ha detto come dovrebbe essere il matrionio (pensava a ted?) e che ted, in fin dei conti, "palloncini" a parte, è stato rifiutato da robin. Possono mai costruire la nuova storia muovendo dall'idea che ted sia costretto a "ripiegare" sulla madre?
Mah, io credo che gli autori si stiano muovendo in maniera sapiente in questo. Il finale è così "scontato" visto che dalla prima stagione è stato un continuo movimento a spirale, che qualsiasi ribaltone stonerebbe non poco (e con uno spin off in forno non possono permettersi di prendere rischi). Io credo che il rifiuto di Robin a ted persista fino a quando ted non riconoscerà nella futura moglie la sua anima gemella (che Robin non è). A testimonianza di questo anche il ff di Robin e barney neo sposi in Argentina e ted che capisce che con la nuova moglie sarebbe andato tutto bene dopo l'uscita serale.
Per quanto riguarda la scommessa credo verrà lasciato il tutto così, anche perché l'argomento era già saltato fuori nella scorsa stagione.