Da un po’ di tempo a questa parte si è cominciato a delineare una spaccatura tra i character principali: quelli divertenti e quelli inutili. Gioite o popolo amante della californicazione perchè in questa 6×03 è stata fatta la scrematura che tutti noi attendevamo ed infatti il risultato è decisamente meno pesante e più leggero del solito.
Sì ok, le situazioni che si sono viste sono al limite del credibile perchè effettivamente è quanto mai improbabile ricevere un servizietto in un cimitero da parte di una vedova durante il funerale del marito ma cose del genere sono sempre state all’ordine del giorno per gli abitanti della Valley e quindi accettiamole di buon grado e guardiamo oltre tipo a Grindr. Non è una località ma l’app più in voga nel mondo omo e bisessuale che permette di geolocalizzarsi indicando dove ci si trova e, nel caso vi sia qualcuno nelle vicinanze, di copulare. Ovviamente noi italiani non ne eravamo a conoscenza fino a quando “Bald Bear” non si è iscritto e ha acchiappato il primo sbarbatello in circolazione facendosi poi ricattare in puro stile Runkle. La sua pantomima dell’agente gay ci sta fruttando un sacco di risate e di frasi cool come “Steve Jobs, respect” o “I’m very sorry for your loss, i’m not gay” che sicuramente verranno tumblrarizzate dai fan e che, ad ogni modo, rispecchiano appieno il personaggio. Orso Pelato si sta scavando la fossa suon di bugie e di situazioni che al 300% si tramuteranno nell’ennesima figura di merda che probabilmente ci godremo nel finale della serie. E’ invece interessante vedere come cerchi di immedesimarsi nell’omosessuale modello guardando e prendendo appunti da film porno gay e di come, figura di merda a parte, risulti sempre e comunque credibile. Evan Handler meriteresti un Emmy…
La parte di Charlie convince e piace e, anzi, dura anche troppo poco per i miei gusti, lo stesso non si può dire del funerale più pacchiano del globo terracqueo. Testimonianza in 3D olografico della rockstar morta, elenco di frasi tutt’altro che commemorative in onore del defunto ed un tentato furto di una collana dalla bara fanno da cornice ad un funerale in cui nessuno è triste e nessuno piange, anzi sembra più un’occasione per fare casino che per salutare il defunto. Assistendo a tutto questo si ha come la sensazione di mangiare della frutta finta: l’aspetto è bello e attraente ma l’interno ha un sapore completamente diverso e fittizio. Chiaro il concetto?
Tuttavia su tutto questo possiamo chiudere un occhio per poi spalancarli entrambi molto bene per la festa post cerimonia nella villa di Atticus dove finalmente si respira un’atmosfera reale, la gente si droga, si spoglia e Faith si tuffa in piscina. Si questo è il Californication che conosciamo e rispettiamo.
Non c’è dubbio che però le situazioni abbiano perso il loro smalto rispetto a qualche stagione fa visto che la girandola di eventi “festa-droga-KarenchescopreHank” si ripete quasi costante. Nella formula cambiano solo due cose: i motivi per cui si fa la festa e il proprietario della casa. Non mi stancherò mai di dire quanto Atticus sia una brutta copia più giovane di Lew Ashby, una copia che sono ancora indeciso se metterla nell’angolo dei personaggi che spero scompaiano presto o se metterlo nell’altro angolo dove ci sono gli strani personaggi che a forza di vedere e rivedere alla fine un po’ ti prendono. Atticus per ora non è in nessuno dei due, è un ignavo che aspetta di essere spostato in uno degli angoli ma per ora rimane lì nell’indifferenza più totale. Questo perchè alterna momenti di puro idillio ad altri di sconcertante “what a fuck man?”, che esemplificati si traducono rispettivamente in lui che gira nudo a bordo piscina proponendo di farsi piste di coca a chiunque ed in lui che al funerale spara parole a caso giusto perchè può. Per ora il verdetto su di lui viene rimandato così come viene rimandato su questo inizio lentissimo di questa 6° stagione. Ad ogni modo senza Becca e Marcy è tutto un altro gusto…
- Il pompino al cimitero
- Mega ologramma del defunto
- Faith con un tuffo che ci fa capire perchè merita una chance
- Charlie che adesca via Grindr
- Nessuna paranoia esistenziale di Becca e Marcy
- Atticus Fetch non convince e risulta sempre più un personaggio fatto sullo stampo del compianto Lew Ashby
- Trama orizzontale praticamente assente
Con Becca e Marcy fuori dalle palle questo episodio, pur non toccando vette di splendore e pur non apportando nulla di nuovo alla trama orizzontale, merita un mezzo punto in più. Così, giusto per gradire…
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.