Court Of Gold: Il Basket Alle Olimpiadi Di ParigiTEMPO DI LETTURA 4 min

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recensione Court Of Gold docuserieNetflix ci ha preso definitivamente gusto con il mondo della pallacanestro. Già dall’ormai iconico The Last Dance, per passare al recente Starting 5, il mondo della palla a spicchi si rivela il più fruttuoso a livello di storytelling.
Così, viste le recenti Olimpiadi di Parigi, la piattaforma ha pensato bene di seguire i giocatori delle principali (e più quotate) squadre di pallacanestro in vista delle competizioni, collezionando così ore e ore di materiale inedito dietro le quinte.
Da questo immenso lavoro nasce così Court Of Gold, documentario che mostra la preparazione e le sensazioni degli atleti di USA, Canada, Francia e Serbia. Il tutto con un leitmotiv ben preciso che si sposa con la filosofia dei principali produttori di quest’opera: nientepopodimeno che i coniugi Obama. Con la loro casa di produzione infatti (di cui si ricordano altri prodotti netflixiani come Waffles + Mochi) i nomi dei due campeggiano a caratteri capitali. E, dopo il primo episodio, non è difficile capire il perché di questo loro progetto.

MAKE DREAM TEAM GREAT AGAIN


Il leitmotiv che intercorre in tutti gli episodi, infatti, è la voglia di rivincita del team USA di tornare ad essere il vertice del basket mondiale. Un po’ per una questione di orgoglio personale (essendo gli USA la patria del basket), e un po’ perché gli ultimi risultati della nazionale statunitense ai mondiali non sono state, in effetti, delle migliori. Anche per una scarsa considerazione da parte dello stesso pubblico statunitense (che notoriamente segue molto l’NBA ma poco la nazionale).
Le Olimpiadi di Parigi sono così diventate il banco di prova, e non a caso, per l’0ccasione è stato creato un “nuovo Dream Team” sul modello di quello di Barcellona ’92.
Così, per la prima volta dopo tanto tempo, si è visto una nazionale statunitense effettivamente imbattibile e con un oro annunciato fin da subito, con campioni come Lebron James, Kevin Durant, Stephen Curry, Bam Adebayo e tante altre stelle che non avrebbero giocato altrimenti insieme.
Le interviste a questi giocatori mostrano tutte il timore di non essere più i “numeri 1” della pallacanestro, in un campionato NBA sempre più globale, ma anche l’orgoglio di voler rappresentare il proprio Paese come vincente.

POCA IMPARZIALITÀ?


Questo obiettivo si traduce inevitabilmente nella visione stessa della docuserie, estremamente sbilanciata più verso gli USA che non sulle altre nazionali. Il che rende chiaro anche l’obiettivo degli stessi produttori (i coniugi Obama) che fanno di tale docuserie anche un manifesto politico. Ben dichiarato dalle parole dello stesso Obama, peraltro.
Ne pecca un po’ d’imparzialità il documentario stesso, che risulta molto USA-centrico. D’altra parte, si tratta di una tendenza di molti documentari sportivi (lo stesso problema si riscontrava in The Greatest Rivalry) che pendono un po’ a seconda del Paese di produzione.
Ciò non toglie che, nonostante questo, ampio spazio venga dato anche ai competitors, soprattutto a quei giocatori NBA che militano nelle rispettive nazionali. Anzi, da questo punto di vista molto interessanti sono le interviste a Nikola Jokic, SGA e i giocatori francesi Wembanyama e Batum.
Questi, essendo tutti giocatori NBA ma anche, e soprattutto, giocatori dei propri Paesi d’origine, mostrano un buon punto e considerazioni per nulla scontate su cosa significhi per loro rappresentare la propria Nazione, anche mentre giocano nel campionato americano. Nonché l’orgoglio personale per rappresentare comunque Paesi che, nel loro piccolo, hanno una storia e una tradizione cestistica di un certo tipo.

CONCLUSIONI


La docuserie si sviluppa, quindi, su questo doppio binario. Da un lato, la presentazione delle varie nazionali (in pratica i primi quattro episodi sono pressoché verticali). E, dall’altro, la narrazione dell’Olimpiade stessa, dalla fase a gironi fino alle inevitabili semi-finali fino alla finale che vede gli USA conquistare l’oro e la Francia prendersi comunque un meritato argento.
In questo modo la narrazione scorre abbastanza fluidamente, senza diventare troppo ripetitiva. E ovviamente le varie fasi di gioco sono mostrate soprattutto dal punto di vista della suspence, creando così un climax emotivo fino alla finale che appare, così, sofferta nonostante il suo esito abbastanza scontato.
Soprattutto per questi motivi, Court Of Gold si dimostra una buona docuserie che merita certamente una visione da parte degli appassionati di pallacanestro. I quali troveranno dell’ottimo materiale di discussione su quale sia, in effetti, la nazionale più forte o i giocatori migliori, a prescindere dal risultato finale.

…THEM ALL!


 Episode 1 1×01
 Episode 2 1×02 recensione Court Of Gold docuserie
 Episode 3 1×03 recensione Court Of Gold docuserie
 Episode 4 1×04 recensione Court Of Gold docuserie
 Episode 5 1×05
 Episode 6 1×06 recensione Court Of Gold docuserie

Le ultime Olimpiadi estive a Parigi viste in un “dietro le quinte” inedito che mostra paure, sensazioni ed emozioni dei “giganti” del basket mondiale, alle prese con la corsa alla medaglia d’oro. Una sfida che è sia personale ma, soprattutto, collettiva.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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