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In fase di stesura della sceneggiatura, forse, gli addetti ai lavori si sono resi conto del livello di distruzione e di morte messi in mostra durante il settimo episodio e, con occhio critico, hanno ben pensato di ravvedersi. Come? Annullando tutto quello che avviene nel frenetico finale del ventisettesimo capitolo con il più banale dei loop temporali (di cui già si può dubitare della genuinità narrativa dal momento che viene annullato). Nel giro di mezz’ora, quindi, tutto viene ribaltato: Prudence, Zelda, Hilda e ogni singola strega della congrega si ritrovano tratte in salvo da una Sabrina nuovamente in toto convinta di ciò che deve essere compiuto per salvare amici, famiglia e reame. Ebbene sì, reame: Sabrina decide bene di sfruttare il loop a proprio vantaggio suddividendosi (con la propria copia che sta viaggiando nel tempo) tra famiglia-amici ed Inferi. Inutile sottolineare, ma ci penserà il buon Ambrose a farlo, la fragilità della realtà che si sta andando a delineare con due Sabrine vive e vegete nello stesso momento.
Una svolta narrativa che fa piangere i fan di Fringe, Quantum Leap e tanti altri serial che dalla tematica temporale hanno tratto il proprio personale beneficio. L’apice del disgusto viene raggiunto però quando Sabrina si espone con la fatidica frase “è come Ritorno Al Futuro, ma con la magia”.
Brividi lungo la schiena, piccola pausa vomito. E poi si può riprendere la visione di questo finale della terza parte. O di questa prima parte della seconda stagione. Insomma, di questa puntata.
Non arrovellatevi troppo su dove abbiate visto una ambientazione simile alla realtà in cui Sabrina viene catapultata, quella dove i pagani hanno vinto sia contro la congrega di streghe, sia contro Caliban, perché noi di RecenSerie abbiamo la risposta. Evidentemente in fase calante di idee, la squadra della sceneggiatura ha deciso di prendersi qualche ora di svago, per rinfrescarsi la mente e trovare il fatidico coniglio nel cappello. Questa realtà doveva essere spaventosa, nauseante ed horror al punto giusto. Qualcuno probabilmente avrà acceso la PlayStation e fatto partire l’ultimo gioco rimasto dentro lo slot dei CD. Quale era? The Last Of Us. Ecco quindi che agli sceneggiatori si sarà accesa la fatidica lampadina: degli zombie floreali. Genio e sregolatezza in una sola trovata.
Con una puntata di circa un’ora e mezz’ora rivolta, come detto, al semplice annullamento di quanto avvenuto nell’episodio precedente, Chilling Adventures Of Sabrina ha tutto il tempo del mondo per concedersi sia la nascita di qualche nuova diatriba tra personaggi (Prudence ed Ambrose), sia la risoluzione di vecchi dissapori (Nick e Sabrina, per esempio).
Nel frattempo a Greendale avviene una vera e propria purga contro i pagani messa in atto sia dal ristretto gruppo di amici di Sabrina, sia dalla congrega capeggiata da una rediviva Zelda (ed una resuscitata Hilda).
Il resto della puntata poco si discosta dalla versione di happy ending che si addice a questo tipologia di serie: la corona degli Inferi viene reclamata da Sabrina (o, sarebbe giusto dire, da una Sabrina), mentre a casa Spellman si può finalmente tornare a tirare un sospiro di sollievo visto e considerato che nessun membro della famiglia (Salem incluso, per fortuna) risulta perito nello scontro.
Come detto ad inizio recensione, però, la nuova realtà creata da Sabrina su basa su deboli pilastri e la fragilità è tutta da additare alla sua scellerata decisione di rompere il loop e, quindi, di incorrere in un potenziale (ma, come si può ben immaginare, sicuro) rischio.
Ma una semplice realtà fragile dal punto di vista spazio-temporale non può sicuramente essere sufficiente per concludere questa terza parte di Chilling Adventures Of Sabrina: (l’ormai ex Padre) Blackwood decide bene di liberare dall’uovo la strana creatura catturata durante gli episodi di questa stagione ed utilizzata da Sabrina proprio per tornare indietro nel tempo.
Una svolta narrativa che fa piangere i fan di Fringe, Quantum Leap e tanti altri serial che dalla tematica temporale hanno tratto il proprio personale beneficio. L’apice del disgusto viene raggiunto però quando Sabrina si espone con la fatidica frase “è come Ritorno Al Futuro, ma con la magia”.
Brividi lungo la schiena, piccola pausa vomito. E poi si può riprendere la visione di questo finale della terza parte. O di questa prima parte della seconda stagione. Insomma, di questa puntata.
Non arrovellatevi troppo su dove abbiate visto una ambientazione simile alla realtà in cui Sabrina viene catapultata, quella dove i pagani hanno vinto sia contro la congrega di streghe, sia contro Caliban, perché noi di RecenSerie abbiamo la risposta. Evidentemente in fase calante di idee, la squadra della sceneggiatura ha deciso di prendersi qualche ora di svago, per rinfrescarsi la mente e trovare il fatidico coniglio nel cappello. Questa realtà doveva essere spaventosa, nauseante ed horror al punto giusto. Qualcuno probabilmente avrà acceso la PlayStation e fatto partire l’ultimo gioco rimasto dentro lo slot dei CD. Quale era? The Last Of Us. Ecco quindi che agli sceneggiatori si sarà accesa la fatidica lampadina: degli zombie floreali. Genio e sregolatezza in una sola trovata.
Con una puntata di circa un’ora e mezz’ora rivolta, come detto, al semplice annullamento di quanto avvenuto nell’episodio precedente, Chilling Adventures Of Sabrina ha tutto il tempo del mondo per concedersi sia la nascita di qualche nuova diatriba tra personaggi (Prudence ed Ambrose), sia la risoluzione di vecchi dissapori (Nick e Sabrina, per esempio).
Nel frattempo a Greendale avviene una vera e propria purga contro i pagani messa in atto sia dal ristretto gruppo di amici di Sabrina, sia dalla congrega capeggiata da una rediviva Zelda (ed una resuscitata Hilda).
Il resto della puntata poco si discosta dalla versione di happy ending che si addice a questo tipologia di serie: la corona degli Inferi viene reclamata da Sabrina (o, sarebbe giusto dire, da una Sabrina), mentre a casa Spellman si può finalmente tornare a tirare un sospiro di sollievo visto e considerato che nessun membro della famiglia (Salem incluso, per fortuna) risulta perito nello scontro.
Come detto ad inizio recensione, però, la nuova realtà creata da Sabrina su basa su deboli pilastri e la fragilità è tutta da additare alla sua scellerata decisione di rompere il loop e, quindi, di incorrere in un potenziale (ma, come si può ben immaginare, sicuro) rischio.
Ma una semplice realtà fragile dal punto di vista spazio-temporale non può sicuramente essere sufficiente per concludere questa terza parte di Chilling Adventures Of Sabrina: (l’ormai ex Padre) Blackwood decide bene di liberare dall’uovo la strana creatura catturata durante gli episodi di questa stagione ed utilizzata da Sabrina proprio per tornare indietro nel tempo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un finale che ristabilisce ordine prima di gettare nuovamente caos creando una realtà spazio-temporale atipica e a livello logico insostenibile. Ma insomma, stiamo pur sempre parlando di una serie tv con magie e streghe dai buffi nomi, la logica probabilmente non sta di casa.
Chapter Twenty-Seven: The Judas Kiss 2×07 | ND milioni – ND rating |
Chapter Twenty-Eight: Sabrina Is Legend 2×08 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.