Luna Nera 1×06 – LuxTEMPO DI LETTURA 4 min

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Il caso non esiste. Tutto avviene per un motivo, grazie (o a causa) di determinati eventi e situazioni che fanno si che si raggiunga un qualsivoglia fine.
Rifacendoci a questa premessa, dunque, non è assolutamente un caso se Luna Nera assume contorni decisamente più intriganti, dando prova di portare avanti la sua trama con un piano ben studiato e sensato, nell’esatto momento in cui la protagonista perde il ruolo di profeta della serie.
Sulla negatività messa in mostra dai due protagonisti principali si è discorso parecchio nelle scorse recensioni, inserendoli, insieme ai dialoghi poveri di contenuti, come quell’elemento cardine che frenava l’ascesa di Luna Nera. Il finale riesce a dare conferma in tal senso, seppur non in maniera propriamente diretta, bensì con la messa da parte (o comunque il cambio di direzione) almeno per quanto riguarda il character di Ade.
Oltre una pessima recitazione, infatti, ciò che ha sottolineato più e più volte la non riuscita dei personaggi di Pietro e Ade è stata anche una caratterizzazione abbastanza frettolosa e poco convincente. Entrambi hanno subito diversi ed importanti cambiamenti nel corso dei sei episodi, ma non sono riusciti mai a portarli in scena con merito; dall’innamoramento lampo ai caratteri pedanti che i due si portano dietro, il risultato non è stato dei migliori: Pietro si è mostrato anche in quest’ultimo appuntamento estremamente volubile, incapace di prendere una decisione e rimanervi fedele per più di due minuti; Ade ha sottolineato invece la sua assoluta infantilità, con continui comportamenti irritanti su ogni fronte, fino al culmine dell’atto finale.

“Popolo di Serra. Amici. Che cos’è il male? Il male non è un’idea, un’entità astratta, impalpabile, ma è qui in mezzo a noi. Striscia alle nostre spalle, si nasconde tra di noi. E’ il nostro vicino di casa, la vecchia che ci sorride vendendoci il pane, un bambino. O delle donne che hanno scelto di rifiutare Dio e di abbracciare il culto della stregoneria. Guardatele. Guardatele. Sembrano uguali a noi. Ma non lo sono.” 

Con un discorso che sembra uscito da uno dei comizi politici che imperversano i giorni nostri, Luna Nera passa all’azione nella seconda metà del suo primo season finale, capovolgendo tutto ciò che aveva presentato fino a quel momento ma, non per questo, risultando fuori luogo. Il plot twist che regalano gli ultimi minuti infatti, è estremamente ben presentato, tanto da far salire di un’ulteriore asticella la trama, che fin qui era risultato uno dei punti di maggior spessore dell’intera serie.
Quando, in un primo momento, vi è stata la rivelazione dei poteri del piccolo Valente, la sorpresa è stata assoluta da più punti di vista: nonostante i disegni fino a quel momento non ancora interpretati del bambino, nessuno si aspettava una svolta di questa portata con protagonista il fratello minore di Ade; in più, essendo Luna Nera uno show che si è presentato al pubblico con una forte “valenza femminista” e che poneva le donne come protagoniste primarie, il passo avanti fatto da Valente è risultato subito non in linea con quanto millantato fino a quel momento. Questo, ovviamente, finché non è stato presentato il colpo finale: il riconoscimento di Valente come Lux e vera “profeta” della congrega delle streghe, e soprattutto il colpo di scena che ne mostra le sue vere sembianze da donna, danno credito allo show di aver messo in atto un momento finale altamente sorprendente.
Come se non bastasse, quelli che fino a quel momento erano capricci da parte di Ade e che adesso si trasformano in veri e propri attacchi di gelosia, portano la ragazza da tutt’altra parte in un ipotetico futuro, molto più vicina al lato oscuro. Un altro elemento che va a fortificare la parte di storia inerente le streghe in quanto a potenzialità.
Potenzialità che invece sembrano aver perso del tutto i Benandanti, che con la morte di Sante perdono il loro leader e si ritrovano adesso un Pietro che, oltre a non avere il carattere adatto come capo, rimane un personaggio fortemente contraddittorio e incapace quasi sempre di vedere nel mezzo tra il bianco e il nero.
Tutti punti lasciati in sospeso in attesa di scoprire se sarà possibile una seconda stagione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Plot twist sorprendente ed inaspettato
  • La trama si conferma uno dei pochi elementi forti 
  • Colonna sonora spesso fuori contesto
  • Pietro e Ade: dall’inizio alla fine due personaggi (e attori) senza arte né parte

 

Un finale incoraggiante per una serie che, nonostante le innumerevoli e palesi difficoltà, è riuscita comunque a narrare una buona storia.

 

Arma 1×05 ND milioni – ND rating
Lux 1×06 ND milioni – ND rating

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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