Il quindicesimo episodio della seconda stagione di Chilling Adventures Of Sabrina si prende una pausa dalle peripezie che si alternano a Greendale, sfoggiando l’episodio migliore della stagione (non che ci volesse poi molto) sia in termini di trama, sia in termini di godibilità.
Se da un lato l’ultima parte delle avventure della piccola strega si è tinta, piacevolmente, di toni più dark; dall’altro lato non vi è dubbio però che tutto ciò ha generato non poca confusione nella trama, con un notevole numero di personaggi messi in scena e un rispettivo numero di storyline da seguire.
Ma ecco che finalmente la serie cala l’asso nella manica, regalando cinquanta minuti di intrattenimento in un’unica trama che raccoglie tutti i personaggi e non si disperde in narrazioni secondarie che non interessano proprio a nessuno (sì Theo, qui si parla proprio di te).
WHAT IS THIS, A CROSSOVER EPISODE?
In un’operazione nostalgia dannatamente riuscita solo perché i cuori sono deboli, Chilling Adventures Of Sabrina 2×15 segue le vicende di Sabrina Morningstar, lasciata nel capitolo trentatreesimo in balia del suo destino.
Spedita come offerta di pace in un mondo parallelo, Sabrina Stella del Mattino si ritrova catapultata tra le pareti di un set e circondata da attori, telecamere e addetti ai lavori; tutti occupati nella lavorazione di una famosa serie anni ’90.
SABRINA THE TEENAGE WITCH
Dopo una serie di episodi malriusciti, la serie riesce a catturare l’attenzione dello spettatore giocando la carta del cameo di Caroline Rhea e di Beth Broderick che sostengono l’episodio insieme alla Shipka. Zia Hilda, zia Zelda e le laugh track riportano tutti indietro di un ventennio ricordando una delle sit-com più amate dell’epoca, giocando con la meta-televisione con l’ironia che ha sempre contraddistinto i due personaggi.
Se la presenza delle ziette originali (e di Salem, ovvio) risulta sicuramente una carta vincente, tuttavia non è da sottovalutare l’amara verità per cui l’episodio funziona anche in larga parte per l’assenza di tutti quei personaggi poco interessanti, con delle storyline che hanno appesantito oltremodo la stagione. Un esempio su tutti sono gli amici di Sabrina: Harvey, Roz e Theo sono personaggi poco accattivanti, probabilmente mal scritti, che vivono solo in funzione del character di Sabrina senza che abbiano mai sviluppato un’evoluzione propria o una narrazione particolarmente brillante.
In quest’ultima parte di stagione lo stesso discorso si può fare per personaggi come Nick, Caliban, Prudence e anche per i personaggi meglio scritti della serie quali Zelda e Lilith, totalmente abbandonate in questi ultimi episodi.
Il perché probabilmente è dato dalla scelta di voler arricchire la stagione con più narrazioni possibili, per avere assicurati momenti creepy e colpi di scena ad ogni episodio. Scelta che non ha certamente giovato.
I GATTI CONQUISTERANNO IL MONDO
Sabrina Morningstar: “Salem? You’re the head writer?”
Salem: “Why the heck do you think I get the best lines?”
Il trentacinquesimo capitolo delle avventure di Sabrina Spellman & Sabrina Stella del Mattino si colora della presenza del personaggio più atteso da tutti fin dalla messa in onda del pilot: Salem, la vera star della serie.
E’ piacevole ritrovare sullo schermo l’irrimediabile sarcasmo del gatto nero, qui nei panni dell’Eterno/capo sceneggiatore che dirige perfettamente ogni aspetto della serie, comandando a bacchetta tutti gli addetti ai lavori come fossero suoi schiavi e come solo un gatto è in grado di fare.
L’intreccio costruito è credibile, divertente e nostalgico. Se da un lato l’episodio non affievolisce affatto i toni dark della serie, dall’altro non rinuncia a strizzare l’occhio ai fan mettendo su, in poche ma efficaci battute, un’operazione nostalgica per i telespettatori più grandi.
A voler essere pignoli la voce di Salem non è quella di Nick Bakay né quella di Giovanni Petrucci nel doppiaggio italiano, ma ciò non ha tolto smalto alla gradita sorpresa, che resta comunque la parentesi più piacevole della stagione.
Le taglienti battute di Salem, unite alla bravura di Kiernan Shipka, impacchettano un episodio che si concede il lusso e il tempo di ritrovarsi nella linea comica tracciata dalla serie madre, senza mai dimenticare le sfumature più dark del teen drama più cupo di Netflix.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A un passo dal finale di serie la trama si dispiega, i personaggi sono pronti a sciogliere i nodi e la nostalgia galoppa. Un bel voto in una stagione da dimenticare.
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.