Daredevil: Born Again 1×09 – Straight To HellTEMPO DI LETTURA 4 min

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recensione Daredevil: Born Again 1x09Finisce così questa prima stagione di Daredevil: Born Again. mentre la seconda stagione è già annunciata per il 2026, si possono intanto tirare alcune somme.
Sicuramente il ritorno di Matt Murdock e soci è stato accolto con grande entusiasmo sia da parte dei fan storici che dai nuovi arrivati, e si è rivista una bella atmosfera dark che mancava da tempo in casa Disney/Marvel. Certo, errori non ne sono mancati (coff coff, “With Interest“, coff coff), anche se forse il difetto maggiore è stata la scelta di minutaggio per cui (soprattutto alla fine di questo episodio) questa prima stagione non è stato nient’altro che un enorme re-coming of age per i due co-protagonisti principali.
Sia Matt Murdock che Wilson Fisk, infatti, alla fine della puntata non fanno nient’altro che riprendere i rispettivi ruoli, in un escalation di violenza che vede coinvolta tutta la città di New York. “Straight To Hell” appare abbastanza prevedibile da questo punto di vista, dal momento che non fa che seguire la naturale evoluzione dei due verso il rispettivo “inferno personale” (da qui il titolo). E tuttavia non mancano le sorprese e i plot twist pure in questo episodio “di raccordo” che non fa altro che anticipare quanto probabilmente si vedrà nella prossima stagione.

FRANK + MATT + KAREN = EPICITÀ


Frank Castle: “Nothin’ in this world a good cup of coffee can’t fix!”

Il plot twist sicuramente più significativo (e più atteso dai fan) non può che essere il ritorno in azione di Frank Castle (Jon Bernthal) nel ruolo del Punitore, ritorno che off screen era già stato anticipato sia da spoiler che dall’annuncio di uno speciale in arrivo nei prossimi mesi. Anche se, va detto, il suo coinvolgimento e la sua entrata in scena rappresentano un bel buco di sceneggiatura. Soprattutto se preceduto da un’altra scena “discutibile”: la fuga di Matt dall’ospedale dopo essersi accorto dell’attentato ai suoi danni da parte di Buck (Arty Froushan). Va bene, infatti, il potenziamento dei sensi, ma qui si va decisamente verso la “vedenza. Mentre, per quanto riguarda il ritorno di Frank, bastano poche battute di Karen Page (Deborah Ann Woll, altro gradito ritorno dello show) per risolvere ogni dubbio.
Nonostante questi difetti però è grandioso rivedere i due vigilanti uniti che combattono in spazi sempre più claustrofobici, il tutto sempre non dimenticandosi delle due morali diametralmente opposte. In questo particolare episodio, inoltre, la regia preferisce fare a meno dei soliti piani-sequenza (o comunque li limita un po’ di più) preferendo una rappresentazione più cruda e splatter, coerente comunque con lo spirito dei fumetti originali.

IL DOMINIO DEI FISK


Non sono, però, solo questi tre personaggi ad essere protagonisti di un re-coming of age. L’episodio è un’escalation di violenze continue che portano ad un vero e proprio “colpo di stato” da parte di coniugi Fisk. In particolare Wilson che crea un black-out intenzionale sulla città “liberandone” il lato peggiore solo per poi imporre la legge marziale con le sue forze armate libere di spadroneggiare a piacimento. Anche in questo caso gli autori mettono in luce le implicazioni sociali di questa vicenda con una vena quasi satirica (grazie anche alle solite “false” interviste ai cittadini).
Bisogna poi dare atto a Dario Scardapane di essere riuscito a mettere in ottima luce sia la forza fisica che la psicologia sempre più minacciosa di Wilson Fisk che crescono di pari passo, soprattutto nella scena dell’uccisione del commissario Gallo (Michael Gaston).
Sono però soprattutto i comprimari a fare la differenza in questa puntata. I character interpretati da Michael Gandolfini e Zabryna Guevara scelgono qui da che parte stare, e senz’altro le loro scelte avranno delle conseguenze per la prossima stagione.

CI SI PUÒ DEFINIRE…


…soddisfatti. Lo scenario delineato alla fine di “Straight To Hell” è quindi una sorta di Civil War in salsa Disney+. Le due fazioni dei “buoni” e dei “cattivi” sono delineate, non rimane che aspettare il 2026 per vedere come si evolverà il loro scontro.
Nel frattempo, il season finale è sicuramente promosso sia dal punto di vista “action” che da quello dell’evoluzione dei personaggi. Rimangono ancora dei vuoti da colmare, soprattutto per quanto riguarda la sorte di Pointdexter (Wilson Bethel), protagonista di una scena iniziale francamente inutile e ridondante. E lo stesso vare anche per la dottoressa Heather Glenn (Margarita Levieva), character che ancora, e nonostante tutto, non convince affatto per la sua evoluzione narrativa e, anzi, continua ad essere scritto e rappresentato con una superficialità disarmante.
La cosa certa è che, da questo punto in poi, ci sarà sicuramente molta più azione, soprattutto dopo la meravigliosa scena post-credit che vede un redivivo Frank Castle pronto più che mai a spargere sangue e perpetrare la propria giustizia.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Ritorno di Frank Castle e Karen Page
  • Frank Castle più incazzato che mai!
  • Wilson Fisk e Vanessa padroni di New York
  • Critica sociale e battaglie al buio
  • Scena post-credit finale
  • Scena iniziale abbastanza inutile
  • Heather personaggio che deve ancora trovare un po’ un senso in questa mini-serie

 

L’anarchia e il caso esplodono a New York mentre Matt Murdock e Wilson Fisk tornano ad essere finalmente ciò che realmente sono: Daredevil e il Kingpin. Da segnalare il ritorno sempre gradito di Frank Castle/The Punisher e di Karen Page. A conti fatti, una stagione non perfetta ma più che buona.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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