Tanjiro, Nezuko Inosuke e Zen’itsu raggiungono il treno Mugen all’interno del quale li attende il pilastro delle fiamme, Rengoku Kyojuro. Il gruppo si ritrova ad affrontare uno dei demoni appartenenti alle Lune Calanti che ha preso possesso del treno. |
La Città Incantata di Hayao Miyazaki è, dal 2001, il film d’animazione con i maggiori incassi in patria nella storia del cinema giapponese. O meglio lo era fino a quando, nell’ottobre del 2020, non è uscito Demon Slayer The Movie: Il Treno Mugen che ha riscritto il record nei box office non solo in Giappone ma nel mondo, ricevendo il titolo di film con il maggiore incasso del 2020 (ben 500 milioni di dollari), battendo anche Tenet.
Un rivale temibile come ha affermato lo stesso Miyazaki che non si era mai curato (o almeno non aveva mai rilasciato dichiarazioni simili) di enormi successi come nel caso di Titanic o Frozen 2.
Dopo quasi un anno, in Italia è approdato direttamente su Amazon Prime Video, che detiene i diritti anche dell’anime.
DEMON SLAYER
Demon Slayer è tratto dall’omonimo manga di Koyoharu Gotōge, diventato famoso grazie ad una sapiente miscela di elementi molto classici della tradizione letteraria giapponese: spadaccini, demoni, buddismo e richiami al teatro nipponico antico.
Il film riprende direttamente gli avvenimenti dell’anime, iniziando nell’esatto momento in cui si è conclusa la prima stagione. In procinto del secondo ciclo (in uscita in Giappone questo autunno, mentre per l’Italia non ci sono ancora notizie certe), il film è fondamentale in quanto traspone alcuni dei capitoli dell’opera originale, rendendo le vicende del film canoniche.
Non è raro per gli anime più famosi sbarcare al cinema con un film a loro dedicato, ma alcuni scelgono di cercare di attirare il maggior pubblico possibile creando film che spieghino le dinamiche e i personaggi già conosciuti dagli appassionati.
Demon Slayer intraprende una strada differente e si rivolge ai fan della serie, iniziando nel momento esatto in cui l’ultima puntata aveva lasciato i tre protagonisti e non fornendo nessuna spiegazione di sorta per gli avventori della domenica.
SPADACCINI E DEMONI
L’unico nuovo personaggio che viene introdotto e a cui è dedicato un intero arco narrativo è il Pilastro delle fiamme, Kyojuro Rengoku.
Mentore sopra le righe e con un forte ideale di giustizia, Rengoku ruba la scena non solo grazie alla sua rappresentazione ma anche per merito del forte background che gli è stato fornito.
La storia di Rengoku è immediata e in piena linea con il personaggio e aiuta a conferirgli la credibilità di cui aveva bisogno sia per il ruolo gerarchico che ricopre tra gli Ammazzademoni sia come unico nuovo personaggio introdotto.
Diventa pure il mio erede. Mi prenderò io cura di te.
Una scelta narrativa efficace e non scontata visto che la maggior parte del film è dedicata alle scene d’azione e ai protagonisti, ma che manca totalmente nella controparte villain, ossia il demone approdato nel treno.
Quest’ultimo compare nella prima stagione ma non viene approfondito a sufficienza, facendo mancare uno dei messaggi più importanti dell’opera originale: Tanjiro ha un profondo rispetto per la morte e per la vita, che la vittima sia un demone o un essere umano, il ragazzo non vede il mondo in bianco e nero ma porta rispetto per ogni essere vivente o meno. In Demon Slayer The Movie questa complessità manca, tendendo tra i villain e gli eroi una linea netta tra cattivi e buoni.
IL TRENO MUGEN
Peculiare è la scelta di ambientare l’intero film all’interno di un treno, cadendo in possibili pericoli come il non riuscire a gestire l’intera narrazione in un unico spazio ristretto. Una sfida non facile, quindi, ma che riesce nel suo intento.
Sebbene il treno sia uno dei protagonisti del film – sia come ambientazione che come vero a proprio personaggio – i continui cambi di registri narrativi e registici riescono nell’impresa. Il tutto grazie ad un gioco di equilibri tra quello che succede effettivamente tra i vagoni, l’alternanza tra interni ed esterni che rendono il tutto più dinamico e la dimensione onirica che è il vero fulcro della prima parte, oltre che la vera chicca del film.
Il treno così come viene evidenziato nei primi minuti appare come un moderno mezzo sconosciuto a Tanjiro e Inosuke che vengono dalle montagne e non hanno mai visto una locomotiva a vapore (NB la serie è ambientata ad inizio del ‘900). Da attrazione e mezzo tra i più veloci e innovativi del XX secolo diventa ben presto una trappola mortale che limita i movimenti e da cui è impossibile scappare prima che si giunga a destinazione. Tuttavia, ben presto, diventa un ring per le scene d’azione che sono il fiore all’occhiello dell’intera serie.
Assieme ai combattimenti, Demon Slayer è famoso per le sue animazioni curate che miscelano i disegni 2D e la computer grafica utilizzata per ricreare in modo realistico i paesaggi, i cambiamenti atmosferici e il treno stesso. L’armonia di queste due differenti tecniche conferisce un ulteriore tassello di complessità che rende una bella storia anche un film piacevole da guardare.
Demon Slayer The Movie è un ottimo film d’animazione, con una storia semplice ma d’effetto grazie anche alle tecniche miste utilizzate per realizzarlo. L’introduzione del Pilastro delle fiamme, le scene oniriche ben rappresentative dei quattro personaggi e i combattimenti riescono ad immergere al meglio lo spettatore nella storia di Tanjiro e dei suoi compagni spadaccini.
TITOLO ORIGINALE: Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba – The Movie: Mugen Train REGIA: Haruo Sotozaki SCENEGGIATURA: Koyoharu Gotōge INTERPRETI: Natsuki Hanae, Akari Kitou, Yoshitsugu Matsuoka DISTRIBUZIONE: Toho Aniplex, Dynit (Italia) DURATA: 116′ ORIGINE: USA, 2020 DATA DI USCITA: 16/10/2020 |