“Don’t panic.”
(da “Hitchicker’s Guide To The Galaxy”, qui conosciuta come “Guida Galattica Per Autostoppisti”, di Douglas Adams)
La caciara aumenta di intensità, amplificandosi mano a mano che l’episodio procede e poi svanisce nel nulla, sparendo quasi come Dirk che, ignaro di ciò che lo aspetta dall’altra parte, si tuffa nel lago per tornare nella realtà e portare a compimento il proprio piano. Considerato che la puntata in questione precede il finale, la serie ha deciso bene di potare con ampie forbici qualsiasi ramo o germoglio di trama che potesse avere anche solo una parvenza di staticità e di lontananza dal tema centrale verso il quale la storia sembra invogliata a mantenere il focus.
Come direbbe il buon Carlo Lucarelli di Fabio de Luigi: “un raptus, un momento di follia“.
La puntata si apre con un breve flashback utile sia per poter ricollegare l’identità del bambino ad un personaggio già precedentemente apparso nella stagione (Project Moloch), sia per rendere veritiere le supposizione presentate in maniera rapida ed indolore da Dirk nello scorso finale di episodio. Dal momento che lo spiegone di Dirk aveva fatto scoprire tutte le carte, la serie si prende una piccola pausa dalla risoluzione definitiva e coglie quindi l’occasione per ricapitolare il pellegrinaggio di ogni singolo personaggio secondario comparso in scena.
Lo spettatore, infatti, incontra nuovamente:
- Tina e Farah
Le due, dopo essersi riprese, iniziano uno scontro a fuoco con il Mago ed Hobbs (soggiogato mentalmente). L’esito di tale scontro è difficile da inquadrare considerato che tutti e tre i personaggi della fazione dei good guys, ossia Farah, Sherlock e Tina, risultano riversi a terra privi di senso e con svariate pallottole nel corpo. Non una situazione idilliaca, quindi.
Il Mago, dal canto suo, pare essere esploso. A questo fatto c’è però da fare un appunto: presentato come il vero villain della stagione, pensare che il Mago venga eliminato definitivamente in maniera tanto geniale quanto pacchiana risulta leggermente fuori dalle corde della narrazione. È certo che questa eliminazione risulta coerente con la svolta della trama (posizione di maggiore importanza conquistata da Suzie) e soprattutto è possibile che per il Mago non fossero stati pensati sviluppi ulteriori. E quindi, puff. - Ken
Ken ha preso ormai stabilmente controllo di Black Wing e sembra incarnare le vesti del capo in maniera sublime, se non fosse che la situazione nella quale riversa BW non sia proprio delle migliori: l’invasione da Wendimoor risulta essere solo la ciliegina sulla torta. Nonostante ciò la serie si prende qualche minuto anche per far rivivere allo spettatore il ri-incontro, seppur a distanza, tra Bart e Ken. Ed in sottofondo, quasi impercettibile, una sensazione di addio tra i due è percepibile. A cosa sia dovuta, però, sarà da valutare nella prossima puntata probabilmente - Panto e Bart
I due weirdo “affrontano” un commando di Black Wing comandato da Priest, insolitamente più pacato e calmo di quanto si è dimostrato in passato (tanto da esplicitare, se ce ne fosse bisogno, l’entità e i “poteri” del personaggio di Bart), e lasciano la dimensione reale per approdare a Wendimoor dove ad aspettarli altro non c’è che la morte e la devastazione più totale. In pochi attimi (e la scena arriva a poca distanza dalla sparatoria prima citata che ha coinvolto Tina e Farah) Panto e Silas muoiono, così come i loro genitori ed amici. Bart, incolume alla distruzione stessa, sembra “redimersi”: mette da parte la persona che cercava di essere, non uccidendo, e riabbraccia il suo vero io, accendendo la motosega che quasi svogliatamente si era portata appresso fino a quel momento. - Black Wing e Priest
Come si faceva menzione poc’anzi, Priest si comporta in maniera completamente diversa dal solito allontanando da sé i soliti metodi violenti ed abbracciando piuttosto la via diplomatica. I risultati sono quanto meno discutibili ed è sicuramente da tenere in considerazione il desiderio di rivalsa (sia verso Bart, sia verso Ken) che il personaggio di Priest potrebbe portare in scena nel finale di stagione.
In tutto ciò, Dirk e la sua allegra compagnia di amici raggiungono il portale per tornare nella realtà e quindi cercare di recuperare the boy, prima che Suzie riesca effettivamente a farlo uccidere prendendo così effettivamente controllo di Wendimoor. Anche se, considerata la moltitudine di morti di questa puntata, esattamente su chi vorrebbe regnare Suzie? I morti non versano contributi e non possono venerare. Ai posteri l’ardua sentenza.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Little Guy, Black Hair 2×08 | 0.26 milioni – 0.07 rating |
Trouble Is Bad 2×09 | 0.28 milioni – 0.07 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.