Dirk Gently’s Holistic Detective Agency 2×08 – Little Guy, Black HairTEMPO DI LETTURA 3 min

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“I don’t understand nothing that is happening and I love it.”

Sarebbe troppo facile appropriarsi della sopracitata frase di uno dei Rowdy per farne il manifesto degli spettatori. Soprattutto di quelli che conoscono Dirk Gently solo per il lavoro televisivo della BBC America. La verità è che dopo 16 episodi totali, Dirk Gently’s Holistic Detective Agency si conferma più che mai una serie che non lascia nulla al caso dal punto di vista della trama generale. Tutto è costruito per filare al meglio, tanto è vero che “Little Guy, Black Hair” ha l’enorme pregio di unire le trame di Wendimoor e di Black Wing, rivelando il famoso boy come uno dei tanti progetti interni all’organizzazione (più specificatamente Project Moloch).
Se tutto quanto è armonioso e deve combaciare, perché allora vi è l’impressione di caos perenne? Perché sembrano tutti quanti buttarla in caciara costantemente, tramite dialoghi surreali, gesti impensabili (Todd e Amanda che mostrano il dito medio alla folla) e momenti di altissima adrenalina? Fondamentalmente per due motivi.

  • La caciara nelle piccole cose
    Innanzitutto ogni singolo dialogo o inquadratura è delirante, se ci si sofferma a pensarci. Tutto questo non uscendo dal seminato. Per avere un’idea più chiara di ciò, basta concentrarsi su un momento di secondaria importanza, almeno per l’attenzione dello spettatore: quando Farah e Tina interrogano un Bob ancora in stato catatonico, pur liberato dal vincolo ipnotico del televisore acceso ma scollegato dalla corrente, sotto l’incantesimo del Mago e di Suzie (ecco, appunto). La tensione drammatica che porta alla ricerca del collega scomparso, così come i postumi di una evidente situazione di pericolo, sono intervallati da alcuni improbabili versi prodotti da Bob. Versi che dopo averli ascoltati un po’ di volte verrebbe voglia di riprodurli in loop di fronte ad una qualsiasi persona che sta chiedendo un qualcosa di serio e vederne i risultati.
    Come non citare, poi, il bellissimo ingresso in retromarcia da parte dei Rowdy e Dirk, con tanto di fuga, ma solo dopo un epico duello con delle forbici. Quando poi Silas riconosce Dirk – possibile momento risolutivo – Todd pensa bene di tramortirlo. Insomma, accade tutto velocemente, senza che chi segue possa permettersi di farsi delle domande. Il tutto però, come dimostra lo spiegone di Dirk, per condurre ad una soluzione che è stata inevitabilmente pensata dall’inizio.
  • Un universo in cui tutto è possibile
    Il senso di caos che pervade Dirk Gently’s Holistic Detective Agency, come ripetuto tante volte, è riscontrabile anche nella pressoché infinita gamma di soluzioni narrative verso cui ci si può appoggiare. I viaggi nel tempo della prima stagione lasciano lo spazio, in questo caso, ad un mix tra realtà onirica e dimensioni parallele. Addirittura, all’interno della casa, gli uomini di Black Wing fanno riferimento al pocket universe, ovvero un universo di dimensioni molto ridotte, “appoggiato” al nostro, come fossero due bolle di sapone. Chiunque sia avvezzo al mondo di Doctor Who avrà una certa familiarità con la materia.
    Oltre a questo incontro tra dimensioni parallele reali e oniriche, si torna in maniera trionfale a quella Mona Wilder che aveva avviato Dirk verso questa nuova indagine. La vasta gamma di projects chiusi all’interno dei vari laboratori. Questa enorme varietà di soggetti dalle varie sfumature sovrannaturali (fantastico il richiamo al pupazzetto di Black Wing di qualche puntata fa, nella descrizione del Project Lamia) apre senz’altro a diverse possibilità per il futuro della serie. Come detto, poi, non essendoci limiti nell’universo narrativo in cui tutto è ambientato, è assolutamente impossibile prevedere a cosa si arriverà.

Rimane da comprendere come sia possibile che il nome di Dirk Gently sia finito in una profezia interna ad un mondo per cui tre generazioni significano l’intera storia. Verosimilmente i due episodi rimanenti di stagione tenderanno a chiarire questo, oltre agli scontri decisivi contro un temibile terzetto di villain composto dal Mago, da Suzie e da Mr. Priest.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il dito medio di Todd e Amanda
  • La fuga
  • Lo spiegone di Dirk
  • Interrogatorio a Bob
  • Cliffhanger finali
  • Duello al patibolo
  • Il personaggio di Dirk continua a risultare leggermente fuori contesto

 

E alla fine lo si può urlare a gran voce: “everything is connected”.

 

This Is Not Miami 2×07 0.28 milioni – 0.09 rating
Little Guy, Black Hair 2×08 0.26 milioni – 0.07 rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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