Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Fd, Fb, e Vl) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa quarta stagione di Fear The Walking Dead. Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.
Fd: Come previsto nella recensione precedente, John non è capitolato e non capitolerà, anzi è diventato una buona scusante per portare la storia di nuovo allo stadio.
Vl: E’ una legge non scritta delle narrazioni televisive: se una morte rimane sospesa tra due episodi, raramente avverrà. Soprattutto se poi il malcapitato è un nuovo personaggio anche dotato di un potenziale carisma nei cui confronti è stato girato un episodio monografico. E poi sì, il cerchio si chiude con il ritorno allo stadio…
Fb: Salutare un personaggio come John, in questo momento della stagione e soprattutto in virtù delle potenzialità che il character possiede, sarebbe stato un grosso errore. Poi, come ha già detto il mio collega, se non si vede il morto a fine puntata è davvero difficile si tratti di una reale dipartita, anche perché farlo morire nei primi minuti di questo episodio non avrebbe avuto alcun senso e, anzi, sarebbe stata una conclusione misera per uno dei pochi personaggi decenti dello show.
Fd: Madison continua imperterrita nella sua fase zen come un buddista che viene costantemente preso a calci e reagisce con mezzo sorriso. La recitazione di Kim Dickens sta raggiungendo vette di bidimensionalismo altissime ed è impressionante notare come il suo volto non cambi praticamente mai espressione ed i suoi occhi siano in qualche modo spenti. Did you say “prossima morte importante”?
Vl: Morte importante non credo, almeno per quanto riguarda la sparizione misteriosa nel “presente”. Tanto la stanno tirando per le lunghe, considerando anche la morte dell’altro protagonista (anche lui abbastanza apatico nei flashback) che sicuramente si troverà in un qualche stato di prigionia. Che poi possa schiattare una volta ritrovata, invece, è una possibilità che vedo più vicina. Soprattutto considerando il lavoro di rinnovamento verso cui sta puntando il nuovo team creativo.
Fb: In precedenza non avevo contemplato questa ipotesi, ma lo scambio di battute tra Madison e Laura/Naomi ha un che di sospetto. Quell’accenno alla “tua” morte, arrivato in seguito ai timori circa la salute dei figli – uno dei quali sappiamo già non essere finito bene – lascia ben sperare circa la doverosa dipartita del character, giunto chiaramente alla fine della sua utilità scenica.
Fd: Quante sono le possibilità che “presente” e “passato” chiudano il gap con il prossimo midseason finale?
Vl: Abbastanza alte, ma ciò non vuol dire che non verrà aperto un nuovo filone con cui sbomballarci per i prossimi 8 episodi.
Fb: Altissime. Si chiuderà una fase e se ne aprirà un’altra, presumibilmente inutile quanto la precedente.
Fd: La morte di Mel arrivata per mano di Alicia è dura, veloce e tutto sommato poco d’impatto se si pensa al valore del villain. Ennesima occasione sprecata o ci siamo levati un altro character di basso borgo?
Vl: Beh il tutto si gioca all’interno di una dinamica di scontri violenti e improvvisi, basti pensare all’inaspettata esplosione. Lo straniamento di Alicia che si trova quasi a combattere su più fronti fa poi il resto, portandola quindi a sferrare un colpo decisivo e improvviso. Ricordiamoci poi che Mel avrà modo di ricomparire nei flashback, secondo questo strano sistema già adottato con Nick.
Fb: Io invece l’ho trovata coerente. Nel senso, alla fine in questo telefilm la “morte d’impatto” sostanzialmente non esiste. Morisse Victor, Alicia, morissero tutti in un’esplosione, credo che nessuno ci resterebbe così male. Dunque, vada per le morti dure, veloci e anonime: nessuno è indispensabile, tutti possono morire in qualsiasi istante e non necessariamente in grande stile. A parer mio questo è l’unico aspetto da non trascurare in serie di questo genere. Un po’ come accadeva in The Walking Dead eoni fa, quando ancora la serie non faceva cagare.
Fd: Ho un dubbio sul piano d’attacco della carovana: che senso ha l’assedio di un posto con centinaia di zombie se poi non si riesce nemmeno ad entrare all’interno per derubare le provviste?
Vl: Ho un dubbio su questa prima metà di stagione. Che senso ha?
Fb: Sono zombie da riporto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Comunque “The Wrong Side Of Where You Are Now” segna un nuovo series low come ascolti.
Just In Case 4×06 | 2.31 milioni – 0.8 rating |
The Wrong Side Of Where You Are Now 4×07 | 1.97 milioni – 0.6 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.