Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Fd, Fb, e Vl) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa quarta stagione di Fear The Walking Dead. Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.
Fb: Sarà che personalmente non apprezzo la strategia di mostrare una morte importante per poi procedere a ritroso, mossa che secondo me vanifica ogni tipo di scossone provato nel momento fatidico, non vi sembra che questo episodio smorzi incredibilmente l’impatto emotivo causato dalla (doverosa) dipartita di Nick, rendendolo, di fatto, un evento del tutto inutile?
Vl: Sì e no. Nel senso che in generale in questa stagione si intravede molta meno importanza attribuita ai protagonisti. Di conseguenza, anche dopo l’evento fatidico, nei flashback Nick continua ad avere un ruolo marginale, così come quello avuto finora da Madison. Quindi è come se il tutto non venisse sminuito semplicemente perché c’è poco da sminuire. Madison, Nick, Alicia forse un po’ meno, sono personaggi che sono stati mostrati sullo sfondo, scegliendo di caratterizzare di più i nuovi arrivati. Nick che muore, ripensandoci a mente fredda, è solo una diretta conseguenza di questo ricambio. Rivederlo in qualche scena non fa perdere né aggiunge smalto alla sua morte.
Poi era stato chiesto a proposito dell’inutilità: sì, tutto inutile. Ma proprio tutto.
Fd: La morte di Nick è stata shoccante li per li ma poi, alla luce di tutto ciò che viene costantemente mostrato, è abbastanza evidente che è letteralmente inutile. È come se, nel momento in cui si è decisa la sua morte (per volere dell’attore, va ricordato), si fosse deciso di mettere il personaggio in panchina, esattamente come accadrebbe se un giocatore di calcio a metà campionato dicesse ad allenatore e presidente che ha già firmato un contratto con una nuova squadra e non rinnoverà il contratto a fine stagione. Ovvio che non ci sono motivazioni per mantenere il focus su di lui però allora andava gestita meglio la dipartita.
Fb: Tralasciando l’odio per il personaggio di Naomi/Laura, assolutamente condivisibile, e in generale l’odio per la serie, non vi sembra che sia praticamente impossibile empatizzare col personaggio nonostante i discorsi strappalacrime sulla figlia, sulla sua polmonite e via dicendo?
Vl: Non avendo mai visto Dharma&Greg non riesco ad accodarmi all’astio per l’attrice. Il personaggio però mi lascia completamente indifferente, quello sì. Viene da chiedersi poi come la figlia trasformata in zombie sia stata capace di seminare il panico in un luogo pieno di gente senza lasciare sopravvissuti. Ci sta l’effetto sorpresa, ma qui si parla di una specie di sicario zombie infallibile.
Fd: Questa è la nuova Cagna Maledetta. Lo dico qui ed ora. Altro che Lori Grimes…
Fb: Oramai la pretesa di oggettività quando si parla di Fear è mera utopia, a maggior ragione quando si parla della protagonista, quantomeno ideale, della serie. Si è parlato più volte della trasformazione di Madison da madre timorosa a guerrigliera cinica e spietata, praticamente sempre in termini negativi. Secondo voi, questa sua calma olimpica misto saggezza che gli autori vogliono appioppare al personaggio non sta sfiorando il ridicolo?
Vl: Sta sfiorando il ridicolo, ma conferma quanto detto nella prima risposta. Il nuovo team creativo dello show probabilmente non aveva apprezzato il lavoro compiuto sui personaggi principali. L’impressione è che si stia andando verso un graduale ricambio. La calma zen di Madison sicuramente è una forma di temporeggiamento prima di togliere di mezzo anche lei. Ma non per una qualche esigenza creativa, è che non sanno proprio cosa farle fare/dire.
Fd: Lo sviluppo di Madison è paragonabile allo sviluppo di Nick: entrambi sono passati attraverso quasi tutti gli spettri emozionali possibili ed immaginabili, fino a diventare completamente diversi rispetto a ciò che erano prima. Poi siamo liberissimi di cercare un qualsiasi significato nascosto ma è abbastanza semplice concordare sulla “gestione mala” del suo character. Character che i bookmaker danno per morta a breve.
Fb: Terminata la visione, e fatta eccezione per il colpo di scena finale (che 90 su 100 si rivelerà un finto colpo di scena) l’impressione è quella di aver assistito ad un episodio completamente inutile. Tra retorica spicciola, piante che germogliano a caso per dare corda ai discorsi motivazionali di Victor e sequenze completamente prive di pathos poiché già sappiamo che quel personaggio non morirà, credete che il “momento buono” di Fear sia già giunto al termine?
Vl: Hai detto tutto tu. Anche se il cosiddetto “momento buono” forse non è mai iniziato. La spinta innovativa dal punto di vista stilistico è stata sopraffatta dalla saturazione che gli spettatori (o almeno noi) avevano avuto per quel finale deludente e insopportabile dell’ultima stagione di TWD. Avessero aspettato qualche settimana forse l’insofferenza anche per FTWD sarebbe stata minore.
Fd: E se invece morisse veramente? Perchè a questo punto io mi aspetto anche questo colpo di scena in cui, dopo aver speso puntate sopra puntate per tridimensionalizzare il character di John, gli showrunner fanno harakiri. Non sarebbe una novità.
Fb: Qualche recensione fa si parlava di “copia di Negan” riferendosi al nuovo villain di stagione. Ora, a quattro puntate da quell’infelice accostamento, possiamo dire che questi nuovi cattivi, in realtà, fanno abbastanza cagare?
Vl: Sì. Sono dei fancazzisti che si appostano fuori dagli accampamenti e scappano se gli dici che hai iniziato a fare coltivazioni. Boh.
Fd: Fuoco fatuo.
Fb: Come nella precedente recensione, concludiamo con una domanda secca. Davvero ritenete che valga la pena continuare a recensire un telefilm come Fear The Walking Dead, uno show che, al pari della serie madre, punta a stupire lo spettatore con poche ma buone puntate mirate per poi deluderlo costantemente con episodi imbarazzanti come questo “Just In Case”?
Vl: Mettiamoci nei panni di chi invece potrebbe apprezzare questo show. Quanto potranno essere insopportabili queste nostre pseudo-interviste? Forse sarà il caso, finita la quarta stagione, di fermarci.
Fd: Sto rispondendo a queste domande con estrema fatica in quanto non mi ricordo assolutamente quando accaduto. E ho visto la puntata 3 giorni fa. Quindi direi che il tasso d’inutilità è elevatissimo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Laura 4×05 | 2.46 milioni – 0.9 rating |
Just In Case 4×06 | 2.31 milioni – 0.8 rating |
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.
Ehi Vl, guardo le puntate solo per poi venire a leggere la recensione. Ergo non smettete pls.