Arriva dall’ennesimo adattamento di un romanzo la nuova serie di casa Showtime. Fellow Travelers (Compagni di Viaggio per gli spettatori italiani) ha esordito sul network lo scorso 27 ottobre, mentre nel resto del mondo si è accomodato nel palinsesto di Paramount Plus.
Descritto come un historical romance political thriller, la miniserie composta da sette episodi è ispirata all’omonimo romanzo del 2007 di Thomas Mallon. L’adattamento televisivo porta invece la firma di Ron Nyswaner, già produttore per Showtime di serie tv come Ray Donovan e Homeland. Soprattutto il riferimento a quest’ultima serie non è casuale data la caratteristica di political thriller dello show con Claire Danes che risulta uno degli elementi fondanti anche di Fellow Travelers.
TRA AMORE E POLITICA…
I temi principali di Fellow Travelers sono essenzialmente due: amore e politica. Sullo sfondo, infatti, è ben delineato un determinato periodo storico che è quello del Maccartismo, ossia quella corrente politica guidata dal senatore Joseph McCarthy che durante gli anni ’50 in America promuoveva la repressione totale verso qualsiasi persona o elemento legato al comunismo.
Con quest’aria politica sullo sfondo, nel racconto si susseguono anche altri eventi storici importanti. La trama, infatti, segue un percorso lungo quasi 40 anni, seguendo la repressa storia d’amore tra i personaggi di Hawkins Fuller (Matt Bomer) e Tim Laughlin (Jonathan Bailey) dal loro incontro nel 1952 fino al 1986. Con un segmento temporale così ampio, è inevitabile che nel contorno storico si susseguano molti altri eventi. Lo show affronterà dunque, col passare degli episodi, le proteste per la Guerra in Vietnam degli anni ’60, la nascita della sub-cultura edonistica degli anni ’70, fino ad arrivare all’epidemia di AIDS che ha caratterizzato l’America degli anni ’80.
Tutti eventi, quelli appena elencati, che influiranno nella vita dei due protagonisti coinvolti sia a livello politico con il loro coinvolgimento lavorativo, sia personale a causa della loro relazione.
… E TRA PASSIONE E PROIBIZIONE
Come si è detto, in primo piano a livello politico la serie riprende le repressioni del periodo del Maccartismo. Ma oltre a soffocare qualsiasi coinvolgimento comunista, nel piano del senatore McCarthy aveva molta rilevanza la soppressione della comunità gay. Negli anni ’50, infatti, si assiste al cosiddetto Lavender Scare, un sentimento di paura sdoganato nella società contro gli omosessuali, considerati “moralmente depravati” e quindi pericolosi. La relazione tra Hawkins Fuller e Tim Laughlin si sviluppa nel bel mezzo della repressione di McCarthy, mettendo in scena un amore proibito da molteplici punti di vista.
Il pilot svolge un ottimo lavoro di iniziazione della relazione, con i due attori che convincono nei panni dei loro personaggi, soprattutto Jonathan Bailey che ben riesce a rappresentare un Tim più sentimentale e insicuro in contrapposizione al più sfuggente e altezzoso character di Bomer. Con l’episodio che apre la narrazione con i due protagonisti nel 1986, ci si sposta subito dopo indietro nel tempo al momento del loro primo incontro, nel 1952. Tenendo a mente il flashforward iniziale, dunque, il racconto inizia dal passato e sin da subito non si risparmia. Parte fondamentale dell’episodio sono i momenti più intimi tra i due protagonisti, con una rappresentazione sessuale esplicita che sfocia anche in momenti da BDSM. Un racconto che sembra volersi mostrare in maniera completa per raccontare la storia tra questi due personaggi in tutte le sue sfaccettature.
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Fellow Travelers dà voce ad una serie di eventi storici accompagnando nel corso dei decenni la relazione proibita dei suoi due protagonisti. Un duplice obiettivo ben presentato nel pilot che si spera non sfoci in un nulla di fatto nei restanti episodi.
