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In tempi di guerra una delle azioni più vili ed immorali che poteva essere compiuta era sparare sulla croce rossa: secondo un tacito accordo stretto da entrambi gli schieramenti era previsto che nessuno sparasse ai soccorritori della parte avversa che andavano a recuperare i feriti sul campo.
Sparare significava andare a colpire, probabilmente mortalmente, delle persone completamente disarmate, innocue e impegnate nel salvare vite umane in un contesto dove il valore di una di esse precipitava verso lo zero assoluto.
Coloro i quali si macchiavano di questa colpa venivano disprezzati come individui umani, prima ancora che come soldati. Oggigiorno, questa metafora ha assunto un valore meno offensivo e grave, ovviamente.
Perché questa lunga e prolissa filippica? Perché RecenSerie si ritrova nella fastidiosa posizione di dover andare a criticare un episodio, “Unbelievable”, di una serie, Ghosted, già bistrattata e trattata in malo modo dai suoi stessi produttori e creatori. Non una facile posizione, quindi.
Con un finale già andato in onda (“Hello Boys”) ed un futuro già segnato (la cancellazione), la serie targata FOX continua ad andare in onda come previsto. Una lunga passeggiata verso il patibolo, ecco un’ulteriore metafora che potrebbe essere accostata a questa temeraria riproposizione seriale, settimana dopo settimana.
La puntata risulta completamente distaccata dalle precedenti sotto molteplici aspetti, presenta sviluppi inconsistenti e difficili da ritenere validi e credibili e decide di non prendere minimamente in considerazione l’aspetto sci-fi che tanto aveva fatto sperare nelle precedenti puntate. Difficile comprendere come, a questo punto della narrazione, si riuscirà a ricollegarsi a quel falso winter finale che era stato sciaguratamente distribuito da Amazon e successivamente caricato nel magico mondo dell’Internet.
Nemmeno Craig Robinson ed Adam Scott riescono a reggere sulle proprie spalle lo show in questa puntata, per nulla supportati dai molteplici personaggi secondari (alcuni, con un potenziale narrativo immenso ma che rimarrà segreto, introdotti in questi nuovi episodi). Barry, in particolar modo, viene accantonato malamente come spalla tanto da risultare un ectoplasma superfluo alla narrazione, proprio come succedeva nei primissimi episodi quando ancora doveva essere calato all’interno dello show.
La puntata preferisce soffermarsi in toto sulle relazioni umane strette all’interno dello show fino a questo punto (mettendo in disparte un avvistamento che avrebbe scosso nel profondo Mulder e Scully, probabilmente) e cancellando dalla mente degli spettatori (quelli interessati a questo genere di parentesi) la possibilità di vedere Max e Annie alle prese con una loro personalissima relazione. Vengono quindi accantonati con un banalissimo dialogo tra i due personaggi tutti i palesi accenni a questa possibilità, disseminati in questi quattordici (quindici a dire il vero) episodi.
Una parentesi inutile, quindi, che va a rimettere il freno a mano ad uno sviluppo di trama mai ufficialmente iniziato e che probabilmente vedremo, ma che soprattutto annichilisce l’elemento della serie che fino a qui teneva banco: le maldestre, genuine e paradossali risate che lo show riusciva a far sorgere nei propri spettatori. Insomma, della trama orizzontale di Ghosted non è mai interessato a nessuno dal momento che mai è esistita, ma la comicità era un elemento importantissimo ed in “Unbelievable” viene cancellato dalla lavagna degli elementi narrativi da proporre in scena.
Qualcosa di assurdo. Ma considerato il trattamento ricevuto dalla FOX, non bisognerebbe rimanere colpiti poi più di tanto.
Sparare significava andare a colpire, probabilmente mortalmente, delle persone completamente disarmate, innocue e impegnate nel salvare vite umane in un contesto dove il valore di una di esse precipitava verso lo zero assoluto.
Coloro i quali si macchiavano di questa colpa venivano disprezzati come individui umani, prima ancora che come soldati. Oggigiorno, questa metafora ha assunto un valore meno offensivo e grave, ovviamente.
Perché questa lunga e prolissa filippica? Perché RecenSerie si ritrova nella fastidiosa posizione di dover andare a criticare un episodio, “Unbelievable”, di una serie, Ghosted, già bistrattata e trattata in malo modo dai suoi stessi produttori e creatori. Non una facile posizione, quindi.
Con un finale già andato in onda (“Hello Boys”) ed un futuro già segnato (la cancellazione), la serie targata FOX continua ad andare in onda come previsto. Una lunga passeggiata verso il patibolo, ecco un’ulteriore metafora che potrebbe essere accostata a questa temeraria riproposizione seriale, settimana dopo settimana.
La puntata risulta completamente distaccata dalle precedenti sotto molteplici aspetti, presenta sviluppi inconsistenti e difficili da ritenere validi e credibili e decide di non prendere minimamente in considerazione l’aspetto sci-fi che tanto aveva fatto sperare nelle precedenti puntate. Difficile comprendere come, a questo punto della narrazione, si riuscirà a ricollegarsi a quel falso winter finale che era stato sciaguratamente distribuito da Amazon e successivamente caricato nel magico mondo dell’Internet.
Nemmeno Craig Robinson ed Adam Scott riescono a reggere sulle proprie spalle lo show in questa puntata, per nulla supportati dai molteplici personaggi secondari (alcuni, con un potenziale narrativo immenso ma che rimarrà segreto, introdotti in questi nuovi episodi). Barry, in particolar modo, viene accantonato malamente come spalla tanto da risultare un ectoplasma superfluo alla narrazione, proprio come succedeva nei primissimi episodi quando ancora doveva essere calato all’interno dello show.
La puntata preferisce soffermarsi in toto sulle relazioni umane strette all’interno dello show fino a questo punto (mettendo in disparte un avvistamento che avrebbe scosso nel profondo Mulder e Scully, probabilmente) e cancellando dalla mente degli spettatori (quelli interessati a questo genere di parentesi) la possibilità di vedere Max e Annie alle prese con una loro personalissima relazione. Vengono quindi accantonati con un banalissimo dialogo tra i due personaggi tutti i palesi accenni a questa possibilità, disseminati in questi quattordici (quindici a dire il vero) episodi.
Una parentesi inutile, quindi, che va a rimettere il freno a mano ad uno sviluppo di trama mai ufficialmente iniziato e che probabilmente vedremo, ma che soprattutto annichilisce l’elemento della serie che fino a qui teneva banco: le maldestre, genuine e paradossali risate che lo show riusciva a far sorgere nei propri spettatori. Insomma, della trama orizzontale di Ghosted non è mai interessato a nessuno dal momento che mai è esistita, ma la comicità era un elemento importantissimo ed in “Unbelievable” viene cancellato dalla lavagna degli elementi narrativi da proporre in scena.
Qualcosa di assurdo. Ma considerato il trattamento ricevuto dalla FOX, non bisognerebbe rimanere colpiti poi più di tanto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Tutto questo accanimento verbale e poi la votazione finale rispecchia una “salvezza”? Ebbene sì: la puntata scorre comunque in scioltezza senza annoiare la visione. E, soprattutto, il voto rispecchia l’unico briciolo di affetto che alla serie sembra essere rimasto e sul quale fare affidamento: quello di casa RecenSerie.
The Article 1×13 | 1.13 milioni – 0.4 rating |
Unbelievable 1×14 | 1.00 milioni – 0.4 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.