Glee 5×07 – 5×08 – Puppet Master – Previously Unaired ChristmasTEMPO DI LETTURA 4 min

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Un detto popolare ci ricorda che nella vita ci sono solo due certezze: la morte e le tasse; applicando lo stesso concetto a Glee, possiamo dire che in questo show le certezze sono due, solitamente adorate dai fans, ma un po’meno dalla critica: la puntata di Natale e il Blee Show.
Da quando Blaine Anderson è entrato a far parte del cast di Glee nella seconda stagione ha immediatamente fatto
breccia nel cuore di tutti: fans, colleghi e soprattutto autori. Non è un mistero che Darren Criss sia nella rosa dei favoriti di Ryan Murphy che ogni anno trova un modo per renderlo protagonista di almeno un episodio per serie. Il problema non sta nel fare di Blaine il protagonista, anzi trovo che si meriti un po’di spazio in più, dato che ultimamente era stato spesso ingiustamente messo da parte. Il punto in cui si incentra la mia critica è dato dalla trama inverosimile che è stata costruita per metterlo al centro della puntata. Forse sono troppo severa nel mio giudizio ma penso che questo episodio sia nato dal tentativo di voler mettere insieme in una sola puntata The Fox, l’ultima immancabile hit trash del momento, degli inquietanti pupazzi di peltro ed esibizioni musicali random che non sapeva in che altro puntate mettere.
Tutto inizia con Diva Blaine che si lamenta dell’incompetenza dei suoi compagni del Glee club che si rifiutano di ascoltare le sue idee vincenti, supportato dal sempre più insopportabile e arrogante Jake. Il loro mini delirio di onnipotenza è però sostituito da un delirio vero e proprio causato da una perdita di gas nell’aula di musica che li porta ad isolarsi in un fantastico mondo musicale in cui tutto va come dicono loro. Fortunatamente la sindrome da burattinaio creepy di Blaine viene intercettata e fermata da Sue: anch’essa vittima delle allucinazioni da gas e alle prese con ben altri problemi professionali e sentimentali. La preside più pazza d’America si trova infatti ad un bivio cruciale: mantenere la propria autorità e ottenere una valutazione eccellente all’ispezione scolastica o guadagnare femminilità per conquistare il bel sovraintendente scolastico? Alla fine superSue riesce a salvare la situazione: sfodera la sua femminilità nascosta, supera l’ispezione brillantemente e sistema la perdita di gas mettendo fine ai deliri musicali in aula canto. Anche Blaine mette fine alle sue fantasie da burattinaio e placa la sua anima da dive ricongiungendosi con gli altri.
Nessun lieto fine per Jake: si prende un bello spavento da sospetta gravidanza adolescenziale e un bel cazziatone dalla seducente Bree che all’improvviso si riscopre umana e un po’troppo moralista e un sonoro rifiuto di riappacificazione da Marley, giustamente ancora troppo ferita.

Altro punto fermo dello show amato dai fans e di solito garanzia di qualità è la puntata natalizia. in un telefilm come Glee dominato dai buoni sentimenti, il Natale non può che essere un evento sacro da celebrare in modo tradizionale, con decorazioni, sentimentalismi e le carols tanto adorate dagli amanti del Natale come me. Poichè Glee è difficilmente prevedibile, quest’anno parecchi spoiler avevano sconvolto i Gleeks annunciando la mancata realizzazione dell’episodio e del conseguente cd natalizio. Molti (io compresa) ci rimasero male, vedendo violata questa tradizione musicale, tuttavia, ogni tanto certe decisioni per quanto dolorose, sono le più sagge e andrebbero seguite. Invece , forse in seguito alla pressione dei fans, gli autori hanno deciso di regalarci comunque il tanto atteso episodio festivo con risultati decisamente disastrosi. Sarà che io sono particolarmente legata al Natale, ma ho veramente odiato questa puntata. L’unica punto a favore è la distinguibilità rispetto a tutti gli altri Christmas Special: Previously Unaired Christmas si farà senz’altro ricordare, ma non certo per buone ragioni.
Non so se Ryan Murphy aveva accidentalmente mischiato i copioni di Glee con quelli di American Horror Story, ma il clima era decisamente poco sacro e decisamente molto molto profano. L’episodio si apre con un inedito disclaimer di Sue che preannuncia i tratti scandalosi che caratterizzeranno Previously Unaired Christimas.Tra Lima e New York è sfida all’atmosfera meno natalizia, ma sicuramente la Big Apple si aggiudica il titolo di Natale più imbarazzante della storia. Tra babbi natali alcolisti e imbroglioni, una Lady Santa(na) che intrattiene i bambini raccontando dei suoi trascorsi saffici e Kurt che limona il sostituto di babbo natale corazzato di addominali d’acciaio, a New York va in onda la fiera del trash.  Anche il McKinley non è da meno: poichè  una normale gara di decorazione di alberi di Natale sembrava troppo tradizionale, con la scusa di aiutare Kitty, mettono in scena una natività decisamente troppo pop e poco artistica assolutamente non necessaria. A ciò si aggiunga una totale assenza di avanzamento della trama orizzontale e una scelta di canzoni decisamente penosa e si otterrà la ricetta per rovinare quello che era un piacevole e atteso appuntamento annuale.

PRO:

  • Le performance musicali di Jake e Blaine.
  • La fine (?) del rapporto Jarley, ormai diventato una barzelletta.
CONTRO:
  • Assoluta mancanza di alcun tipo di senso logico in entrambe le puntate.
  • Natale fin troppo trash.
  • Avvenimenti buttati a caso senza motivazioni e conseguenze.

Una doppietta di puntate davvero sconfortante che porta gli spettatori a rimpiangere sempre di più il Glee delle prime stagioni e a chiedersi se questa stagione e la prossima annunciata avranno mai un senso.

VOTO EMMY

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