per goderti i momenti successivi alla vittoria, i più belli, che ti sei meritato. Non puoi stare sempre con la preoccupazione che qualcosa andrà male, quando succederà te ne occuperai. Messaggio questo indirizzato ad Emma Swan che, come solo le madri possono, riesce subito ad avvertire che tornati a Storybrooke Henry ha qualcosa che non va. E come fu per Tamara nemmeno un anno or sono, in città nessuno le crede, sprecando quel tempo che poteva essere utilizzato nel ritrovare prima Pan. Questi difatti, come già nello scorso episodio avevamo compreso, ha scambiato il proprio corpo con quello di Henry ed oggi finalmente ne comprendiamo la ragione: il suo scopo è scagliare di nuovo la maledizione che quasi trent’anni fa lanciò Regina e trasformare Storybrooke in, appunto, the New Neverland, in cui lui possa avere il dominio di tutto e tutti.
Inoltre, un ulteriore problema è che ormai lo spettatore ha capito la tecnica di Kits&Horo: un cliffhanger finale che verrà rinnegato in qualche modo nella puntata successiva, e quindi si sa già cosa aspettarsi. Insomma, niente di nuovo sotto il sole.
- Il ritorno a Storybrooke. Finalmente.
- Biancaneve che cerca di scappare appena arrivata al Palazzo d’Estate e viene subito scoperta dal Principe.
- L’avvelenamento da Sognombra di Charming: per come è iniziato e per come è finito, non si riesce a vedere un’utilità di tale parentesi nella storia.
- Il ripetersi dell’incredulità di tutti nei confronti di ciò che dice Emma, come l’anno scorso con Tamara. Già visto.
- L’ennesimo dettaglio della infinta battaglia tra Snow e Regina nel tempo che fu. Forse avremmo gradito la continuazione di un altro racconto, da Rumple a Thinkerbell a Adriel, piuttosto che tornare sempre su questa favola.
- Jared Gilmore che interpreta Robbie Kay.
Puntata dunque sufficiente, ma rispetto alle precedenti -che rappresentavano una lenta risalita del serial verso gli arbori- si inizia a notare una fiacchezza nella trama, colpa del costante ripetersi degli eventi da un po’ di tempo a questa parte. Pan è ormai il nemico primo di questa metà stagione, però la sua presenza in campo narrativo sta iniziando a sembrare una forzatura; fino a quando lui sarà presente non avremo un ulteriore avanzamento della storia. E nonostante Robbie Kay sia davvero bravo ad interpretarlo, si sente il bisogno di un cambiamento.
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.