Noi stiamo portando avanti una nostra tesi dall’inizio di questa seconda stagione e questi due episodi hanno fugato decisamente ogni dubbio confermando la nostra teoria al riguardo: Graceland ha bisogno di Paul Briggs. Mai come in queste due puntate è parsa così chiara la differenza qualitativa e di interesse che il suo personaggio è in grado di creare se usato correttamente, o anche solo se utilizzato visto che fino ad ora in 5 episodi le scene rilevanti con protagonista Briggs si possono contare sulle dita di una mano. Dimenticata la questione Odin Rossi e superata quella con la vedova Badillo, Briggs, dopo essere passato anche in versione portinaio, viene finalmente riscoperto facendo team-up con Mike e finendo per ricoprire un nuovo ruolo sotto copertura all’interno della polizia di L.A. che profuma già di rivalsa.
“The Unlucky One” è il giro di boa di questa seconda stagione e coincide con la modifica di alcune storyline che fino ad ora non avevano fatto centro nel cuore del pubblico. Parlo principalmente della questione legata allo spaccio di droga negli autobus, ora diventata solo una parte di un più grande business del Cartello di Caza, ma anche e soprattutto delle storyline che coinvolgono tutti i diversi membri di Graceland, a partire ovviamente da Briggs. Dopo aver portato alla ribalta i personaggi di DJ, Paige e Johnny, sembra si sia deciso di ripuntare sul cavallo vincente della scorsa stagione, un cavallo di nome Paul che ha scalpitato in panchina fino ad ora e che non vede l’ora di mettersi in mostra risultando utile per l’operazione. Si ha già il sentore di questo cambiamento sin dalla tortura messa in atto su Lawrence, un modo per fargli fare qualcosa ma anche per renderlo più partecipe nell’operazione di Mike in vista del “grande passo” compiuto in “Los Malos”, quando decide di andare sotto copertura. È passata mezza stagione tra nullafacenza e scene inutili, ora sembra sia giunto il momento del riscatto, noi lo speriamo.
Le storyline che hanno portato alla ribalta Paige e Johnny non sono state dimenticate ma anzi hanno preso una piega diversa e per certi versi migliore che, in questo modo, li rende autonomi ma allo stesso tempo partecipi della missione principale. Ciascuno di loro svolge a modo suo un ruolo che è stato od è tuttora rilevante per l’operazione, è produttivo e sicuramente avrà delle ripercussioni importanti su ciascun character. Come non notare già da ora l’evoluzione che ha portato Johnny da macchietta spalla del gruppo a latin lover dell’intera famiglia Solano? Oppure l’effetto che la breve prigionia ha avuto su Paige e sul suo modo di vedere le cose? Queste due storyline, sebbene così diverse, hanno portato ad una diversa crescita dei personaggi ed al contempo ad una nuova direzione per Graceland perchè, ammettiamolo, la versione più dark basata sul traffico di esseri umani ha saputo mostrarci un lato diverso dell’assolata California che difficilmente dimenticheremo.
In tutta questa serie di miglioramenti si rimane abbastanza perplessi circa la quasi totale tabula rasa, che è stata fatta da una puntata all’altra, delle relazioni tra Mike Warren e gli altri coinquilini di Graceland. Con il suo comportamento autoritario ed arrogante il ragazzo di DC non si era fatto amare ma, all’improvviso, praticamente tutti a parte Jakes sono ritornati a comportarsi con lui come se niente fosse, dimenticandosi completamente le settimane precedenti e ripristinando le relazioni che c’erano ai tempi di “Pawn“. Dimenticanza o incredibile professionalità? Non ci è dato saperlo, tuttavia noi votiamo l’opzione n°3: comodità.
Stesso discorso si potrebbe fare parlando della scelta di Mike di rimanere a Graceland. Con che autorità un agente può scegliere di andare e venire? Gli agenti non venivano scelti personalmente dalle proprie agenzie per essere messi lì o all’improvviso non vale più la scala gerarchica ed ognuno può fare il bello ed il cattivo tempo? Anche questa cosa meriterebbe una spiegazione in più, magari nel prossimo futuro la spiegheranno anche, tuttavia per ora ci puzza moltissimo da spiegazione veloce stile “è così e basta”.
PRO:
- Accelerazione della trama principale e cambio di direzione necessario per rivitalizzare il tutto
- Utilizzo corretto di Briggs per la prima volta dall’inizio della nuova stagione
- Effetti di tridimensionalizzazione dei personaggi prodotti dalle nuove storyline
- Improvvisa perdita di memoria dei vari character in relazione all’odio per Mike
- Mike ancora a Graceland senza una spiegazione logico-burocratica
A-Double-P-Y 2×05 | 1.0 milioni – 0.4 rating |
The Unlucky One 2×06 | 1.46 milioni – 0.5 rating |
Los Malos 2×07 | 1.2 milioni – 0.5 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.