“HAP AND LEONARD FANS. Help us be renewed. We have no idea what SUNDANCE wants to do, but we would like them to know what we would like them to do. Write them directly and tell them you need your HAP AND LEONARD NOW.”
Tweet di Joe Lansdale del 17 aprile 2018, 1.12, ora italiana.
Quanto trascritto sopra non lascia dubbi riguardo lo status sospeso in cui versa la serie gioiellino della piccola emittente Sundance. Entrambi i recensori hanno sempre accolto i rinnovi per la seconda e terza stagione con modalità festosa, segno per cui non è mai stato scontato il rinnovo per una serie i cui ascolti sono quelli che sono.
Allo stesso tempo, però, sarebbe anche innegabile l’ingiustizia della cancellazione di uno show che ha letteralmente nero su bianco la possibilità di andare avanti per molto. Le prove per cui le avventure di Hap e Leonard sono ben lungi dall’essere al capolinea risiedono proprio nella mole di libri che il buon vecchio Joe ha sfornato successivamente Two-Bear Mambo, solo il terzo capitolo della saga dei due pseudo-detective del Texas Orientale.
Come si suol dire, chi vivrà vedrà, certo l’amarezza del finale di “Monsoon Mambo” si muove su un doppio binario: se la morte di Florida è beffarda e tragica, la voce femminile fuori campo sembra tirare delle conclusioni, quasi definizione totale di un piccolo percorso del personaggio di Hap. Come a dire che una sottospecie di series finale questa volta si è tentato di inserirlo (al contrario dei due leggeri cliffhanger alla fine delle prime due stagioni). Come se questa volta le speranze di un prosieguo fossero meno luminose.
Il finale della terza stagione mette in scena uno degli archetipi della letteratura lansadliana: il fiume, l’alluvione, il fango e tutto lo schifo che ne deriva. A voler trovare una pecca a questo eccezionale blocco di episodi, si potrebbe puntare il dito sulla mancanza dell’atmosfera piovosa e fredda che caratterizza invece l’intero romanzo. Ovviamente tale scelta è giustificatissima dal bisogno di portare avanti un’indagine e una storia in soli sei episodi, oltretutto le atmosfere assorbite da un’opera letteraria sono estremamente soggettive, esperienza che non si può provare nuovamente con una trasposizione “oggettiva”, poiché sensorialmente percettibile da tutti. Questo finale sembra voler essere una rappresentazione monografica della descrizione climatica dell’intero libro. Se ci si pensa, nella seconda parte di episodio, o meglio nella resa dei conti finale, non succede granché. La mattanza deriva dalla rottura di uno stallo da cui i protagonisti non si sono mai veramente mossi. Ciò che deve colpire e su cui l’attenzione si deve focalizzare è proprio l’agente atmosferico, ovvero l’alluvione con conseguente esondazione del fiume Sabine. Vogliamo spingerci a dissertazioni sulla natura matrigna e sulla piccolezza delle vicende umane al suo confronto? No, grazie.
Potrebbe forse passare inosservata, tuttavia merita una particolare riflessione la prima porzione di episodio, in cui probabilmente accade ancora meno. Degna di applausi, tuttavia, la carica di tensione che si accumula. I due protagonisti sono feriti e traumatizzati dallo scontro avvenuto nel precedente episodio (tale conseguenza psicologica è stata mostrata lungo tutta la stagione, tramite flashforward), rivelando, con alcune inquadrature e pochi dialoghi, tutta l’umanità e tridimensionalità che Joe Lansdale ha saputo donare ad Hap e Leonard. Il senso di vergogna, di paura e di rivalsa traspare perfettamente nei primi minuti di episodio. Si può arrivare a dire che la caratterizzazione dei personaggi, oltre a quella dell’ambiente in cui vivono, è completa.
Alla Sundance il compito di capire se questo è un elemento utile per creare un’ulteriore base di partenza, oppure se anche basta così.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Mambo No.5 3×05 | 0.19 milioni – 0.06 rating |
Monsoon Mambo 3×06 | 0.17 milioni – 0.04 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.