Legion 2×03 – Chapter 11TEMPO DI LETTURA 3 min

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“Keep your eyes up for a cow.”

Non potrà certo stupire l’inserimento delle introduzioni didascaliche in episodi non linearissimi come quelli di Legion. Assolutamente azzeccato in questo caso l’approfondimento sulla tematica del contagio, ad inizio episodio. Non tanto per l’influenza psichica che il monaco infonde alle persone, inducendole a battere i denti, quanto per la dimensione di Legion stessa.
Lo scenario dentro cui si muove lo show, visti anche i poteri del protagonista, punta interamente sulla distorsione percettiva, sia da un punto di vista della narrazione, sia dal punto di vista scenico vero e proprio, grazie alle scene oniriche e psichedeliche, ormai parte integrante della serie. Il contagio di cui si parla all’inizio dirotta piano piano il suo vero significato, rivelandosi un discorso sull’influenza psichica, effettivo oggetto narrato da Legion. Interessante quindi questo momento diversivo presente negli ultimi episodi, non certo un espediente mai utilizzato (basti pensare alla voce narrante del recente Lemony Snicket’s A Series Of Unfortunate Events). Lo spettatore, che comunque si sforza di comprendere quanto narrato, vede aggiunta, sotto forma di spiegazione esplicita, l’aggiunta di metafore, allegorie e altre immagini disturbanti. Ah, e poi la sindrome contagiosa che si vede tra le cheerleader – quella forma di spasmo – dà il via a una sequenza che ricorda tantissimo il celeberrimo “La Febbra“.
Se la 2×01 poteva aver gettato lo spettatore nello sconforto, costringendolo a un enorme sforzo di memoria abbinato alla comprensione dell’episodio stesso, la 2×02 ha invece riposto tutto in una strada più lineare. La linearità di cui si parla, ovviamente, è costituita sempre da distorsioni nella percezione dello spettatore, continuamente stuzzicato da stimoli visivi e percettivi che rendono difficoltoso seguire il corso degli eventi. La 2×03, in questo senso, sembra come prendersi una pausa dall’avanzamento di trama, per regalare al pubblico una nuova immersione nei poteri di David e in David stesso. Non che la fuga e il suicidio del monaco non vadano considerati come avanzamenti di trama, tuttavia la grande porzione di minutaggio riservata al salvataggio dei personaggi principali ha molto di trama verticale. Trama verticale che taglia a metà l’episodio, lasciando in sospeso alla prossima settimana il viaggio all’interno della mente di Syd. Godibili quindi i momenti nei labirinti mentali, palesi scelte di ri-definizione del personaggio principale, dei suoi poteri e in generale anche della dimensione “multi-astrale” che la serie ha come ambientazione.
Ad un insieme di complicazioni spazio-temporali (certo, in Legion mancava anche l’elemento del paradosso temporale, grazie molte…) corrisponde anche un alleggerimento del clima tra personaggi. Molti momenti e battute di David stesso, nel relazionarsi con i suoi compagni, ma anche con le sue visioni telepatiche, danno da pensare quasi a un clima da commedia, pur inserito nel peggiore degli incubi.
Se ci si pensa bene, poi, di fronte ai virtuosismi scenici, la trama che si va delineando (o che forse si era definitivamente delineata lo scorso episodio) non comporta particolari complicazioni. Il villain principale appare come ridimensionato, non certo inerme, ma posto più a fianco del protagonista che in opposizione; vi è l’elemento abbastanza comune della “profezia”, con la Syd del futuro; viene inserita poi la misteriosa setta di monaci, la cui importanza verrà poi rivelata nei prossimi episodi. Tenuta bene in mente l’ossatura della missione che protagonista e altri personaggi dovranno poi portare avanti, è possibile concentrarsi sia su preziosismi vari che su sotto-trame minime, ovvero quelle che potranno poi lasciare spazio a colpi di scena (ad esempio, chi sarà così pericoloso in futuro da portare Syd a comunicare con il David passato, chiedendo di aiutare Farouk?).
Il gradimento di Legion continua a dipendere da ciò che si cerca. Se il cosa si racconta assume una prevalenza sul come, l’insieme di particolarità sceniche potrebbe anche risultare di troppo. Se invece si rimane affascinati dal come, Legion è la serie che non dovrà finire mai.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Syd di nuovo formato gatto
  • Scene claustrofobiche con luci lampeggianti
  • Dimensione più “verticale” dell’episodio
  • Dialoghi più leggeri da parte di David
  • La mucca
  • Scene interne ai labirinti mentali
  • La scoperta delle feci
  • Citazione iniziale a “La Febbra”
  • Nulla degno di nota

 

H. U. R. R. Y.

 

Chapter 10 2×02 0.43 milioni – 0.2 rating
Chapter 11 2×03 0.38 milioni – 0.2 rating

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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