A dire la verità il concetto di deus ex machina è assolutamente dominante, se si va ad osservare poi come terminano le varie storie. Switch che lascia la sua forma fisica per divenire un essere esclusivamente della quarta dimensione è effettivamente il “deus” della situazione, in quanto è lei che richiama i time monsters e permette così il successo dell’intera operazione di annullamento della catena di apocalittici eventi.
Ma dalla “machina” non arriva solo Switch. A dir la verità, ciò che effettivamente diviene funzionale a garantire a David una vita normale è la redenzione dello Shadow King. Lo strano incontro tra padre, figlio e i due Farouk diviene quindi l’elemento scatenante di tutto quanto. Ma il “colpo di scena” che permette tutto ciò è l’effettiva proposta di pace da parte del Farouk più anziano prima, la presa di coscienza della sua versione più giovane poi. Versione più giovane che a tutti gli effetti si fa una maratona degli episodi precedenti di Legion grazie a degli occhiali speciali. Non erano queste sicuramente scelte narrative improbabili, ma neanche facilmente pronosticabili.
In questo caso specifico si vanno a scomodare addirittura i Pink Floyd. “Mother” è il brano di chiusura della prima facciata del primo dei due dischi costituenti la celebre opera rock “The Wall”, del 1980. Legion sembra solo sfiorare la tematica narrata da Roger Waters e company nel celebre album. Si tratta comunque di una storia di isolamento e alienazione, da parte del protagonista Pink (ispirato in parte al fondatore dei Pink Floyd, quel Syd Barrett il cui nome è stato utilizzato per uno dei personaggi principali). Se nel testo della canzone si fa riferimento ad una madre maniaca del controllo e iperprotettiva, la ricerca finale di David è quella di trovare nei genitori proprio protezione e cura che gli erano stata precluse a causa del loro abbandono.
La riconciliazione simbolica avviene proprio grazie a questo particolare duetto del brano dei Pink Floyd in cui la madre rende meno inquietante il senso di protezione asfissiante narrato da Roger Waters nella canzone, stravolgendone quindi il significato.
“Hush now baby, baby don’t you cry,
Mama’s gonna check out all your girlfriends for you,
Mama won’t let anyone dirty get through
[…] Mama’s gonna keep baby healthy and clean
[…] You’ll always be a baby to me.”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Si chiude una serie che senza allungare troppo il brodo ha senz’altro aggiunto qualcosa al ricco repertorio televisivo degli ultimi anni. Con la valutazione finale si vuole premiare lo stile sempre innovativo e accattivante, mantenuto anche in questo ultimo episodio, ma soprattutto la chiusura di una terza stagione che, forse più delle altre, è riuscita a mantenere alta l’attenzione dello spettatore.
Chapter 26 3×07 | 0.28 milioni – 0.1 rating |
Chapter 27 3×08 | 0.36 milioni – 0.1 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.