Cittàgazze
Sin dall’inizio, l’episodio regala grande bellezza visiva: tutto, a Cittàgazze, è in perfetto stile fantasy, in grado di dare piacevoli brividi a chi, per esempio, ha giocato a Diablo o a Zelda. Scenografia e arredamento, perciò, meritano applausi a scena aperta. Mica per niente è un posto in cui si parla in italiano.
Altrettanto avvincente e ben strutturato si rivela il lato sceneggiatura, sempre mettendo tutto in un ottica da videogioco. Si assiste infatti prima ad un’adrenalinica scena di lotta, poi al passaggio di consegne fra Giacomo Paradisi (interpretato da Terence Stamp) e Will, destinato a diventare il nuovo portatore della lama sottile, al modico prezzo di un paio di dita della mano (il “modico” è da intendersi ovviamente in senso sarcastico, ma si sa, nelle favole portatrici di una morale nulla avviene senza sacrificio). La scena in cui il ragazzo impara ad usare i suoi nuovi poteri aprendo e poi ricucendo uno squarcio fra i mondi suscita davvero la meraviglia dello spettatore.
La narrazione non dimentica neanche di avere a che fare con ragazzi adolescenti, come dimostra la scena in cui Will tocca Pantalaimon (cosa considerata molto, troppo intima nel mondo dei portatori di daimon), per cui tutta questa sotto trama risulta promossa a pieni voti.
Mary Malone e dintorni
Per dimostrarsi all’altezza, la sotto trama riguardante la scienziata/ex-suora riserva sviluppi non meno fondamentali: come si scopre, quella che nel mondo di Lyra viene chiamata Dust (polvere) coincide con quella che, nel mondo dell’altra Oxford viene chiamata “Dark Matter” (materia oscura). Non si tratta di cosa umana, ma è composta da “angeli”, costituiti di spirito e materia. A quanto pare, le due cose sono molto meno in antitesi di quanto comunemente si pensi.
Se fin qui la mente di chi ascolta può ancora seguire, pur con qualche difficoltà, abissi e voragini si spalancano quando questi stessi “angeli” parlano della loro influenza nell’evoluzione umana “per progetti di vendetta”. Da qui si potrebbe aprire un interessante discorso sui rapporti tra scienza e fede, presente nei libri che, se ben gestito, potrebbe compensare e fare perdonare certe ingenuità da prodotto giovanile (ad esempio, personaggi che non si capisce bene chi siano, destinati a morire entro pochi istanti dall’entrata in scena) a chi cerca un maggiore approfondimento.
La sceneggiatura, sapiente e un po’ crudele, lascia il discorso in sospeso, riservandosi di elaborare ed approfondire l’argomento nelle prossime puntate.
Lee Scoresby
A degno coronamento di una puntata così ricca e densa, il simpatico esploratore interpretato da Lin-Manuel Miranda ci mette del suo, attraversando splendidi paesaggi aperti, piacevole contrappunto agli ambienti chiusi dove si muovono gli altri personaggi e ritrovando Stanislaus Grumman. Costui ora si fa chiamare sciamano Jopari e, a tempo perso, è il padre di Will. Si crea così un altro punto di contatto fra i due giovani “predestinati” Will e Lyra: sono entrambi figli di padri tremendamente impegnati in missioni universali. Forse Miss Belacqua se ne accorgerà quando le sarà passato l’immenso dolore, condito da senso di colpa, per la morte dell’amichetto Roger.
In conclusione dell’episodio, dunque, tutti sono a caccia, in cerca di qualcosa: Lyra e Will di Lord Asriel, a cui portare la lama sottile; Mrs. Coulter e Carlo Boreal di Lyra; Lee Scoresby e Stanislaus Grumman di Will. Persino le streghe sono ufficialmente entrate in partita contro il Magisterium e si sono messe alla ricerca di Lyra. Si preannuncia, quindi, una seconda parte di stagione in cui non mancheranno adrenalina ed emozioni.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).