Your Honor 1×01 – Part OneTEMPO DI LETTURA 5 min

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Don’t tell anyone. Not ever. I can do this. I can keep you safe if no one ever hears about it. You understand? Adam, this is the rest of our lives.”

Kvodo è una serie tv israeliana in onda dal 2017 dove la vita dell’abile giudice Micha Alkoby viene bruscamente cambiata dall’incidente (e dalla successiva fuga) causato dal figlio ai danni di uno dei membri di una delle famiglie più criminali della città. Una serie tv già portata in scena con oltre venti puntate e che Showtime, consapevole forse dei prodotti di livello che Israele già in passato gli ha fornito (Homeland), ha deciso di adattare. Per farlo ha scelto due volti ben noti al mondo della serialità e del cinema: Bryan Cranston (che interpreta il giudice Michael Desiato) e Michael Stuhlbarg (il gangster Jimmy Baxter).
Si tratta di una scelta molto oculata trattandosi di due attori (che già hanno lavorato insieme in Trumbo) in grado di cucirsi addosso alla perfezione sia il ruolo di villain, sia il ruolo di eroe. Cranston, risulta superfluo citarlo, è stato in grado di portare in scena questa duplice sfaccettature con il personaggio di Walter White; dal canto suo Stuhlbarg si è ritrovato nel 2017 a recitare per tre film candidati agli Oscar (Call Me By Your Name, The Shape Of Water e The Post) regalando ottime performance in ruoli diametralmente opposti (si pensi a Call Me By Your Name e The Shape Of Water). Ed è ovviamente da tenere in considerazione anche la presenza dell’attore nel mondo seriale con personaggi iconici come Arnold Rothstein (Boardwalk Empire) o rappresentazioni tanto simili alla realtà (Richard Clarke in The Looming Tower). Due grandi attori, quindi, in due ruoli che si ritroveranno a fare i conti a causa del fatale ed involontario scontro fra i propri figli: un incidente violento e mortale che fa coincidere la vita delle due famiglie unendole indissolubilmente tramite un filo fatto di terrore, paura e dolore.
Terrore è ciò che prova Michael quando, recatosi nella centrale della polizia per “fare la cosa giusta” realizza quanto sarebbe costato a lui e al figlio consegnarsi in maniera tanto candida e pura. Paura è il sentimento che permea gli ultimi venti minuti circa di puntata: Michael fa dietro front, costringe il figlio a fare lo stesso e lo ammonisce dicendogli di fare silenzio e celare la verità a chiunque. Solo così c’è una chance di poterla fare franca.
La pulizia dell’auto e l’eliminazione della prove è meticolosa e dettagliata quanto frenetica e rapida: Michael, giudice imparziale e uomo retto, si fa piegare dalla paura di veder morto il figlio correndo verso l’illegalità più bieca ed incivile.
Dall’altra parte della staccionata c’è la famiglia Baxter, sospinta da un dolore ora carico di lacrime ma che presto si troverà a reclamare sangue, vendetta e morte. L’annuncio in televisione di Jimmy non è un semplice monito, bensì una promessa che scava nel profondo l’animo di Michael, visibilmente colpito dalle parole del gangster. Ovviamente, visti i nove episodi di cui è composta la stagione, è importante avere un filo conduttore che porti allo scontro tra le due famiglie e, in tal senso, Adam si è lasciato alle spalle il grosso dei dettagli relativi all’incidente.
La costruzione del prologo è letteralmente geniale nonché quasi per intero priva di dialoghi per ben 17 minuti, tanto è il tempo che intercorre per arrivare alla breve sigla della serie. Vengono presentati i due spaccati familiari da punti di vista molto diversi: Adam, completamente solo, con una macchina diroccata e un’aria mesta; il figlio dei Baxter attorniato dall’amore e dalla gioia della propria famiglia, con una moto da poco regalata. Due foto totalmente diverse ma che purtroppo troveranno un loro anello di congiunzione in quel fatidico incrocio stradale dove il giovane di casa Baxter perderà la vita.
Uno degli slogan dei Marine è “Improvise. Adapt. Overcome.” ed è attorno a questo schema che Michael riprogramma la propria vita nel preciso istante in cui realizza chi esattamente era la vittima dell’incidente causato dal figlio. Padre e figlio presi dall’ennesima visione di The Shawshank Redemption, la storia di un uomo incolpevolmente incarcerato (successivamente tenuto ostaggio dal direttore del carcere) che si farà strada in “un fiume di merda e ne uscì pulito e profumato”: presagio di ciò che Your Honor sta preparando anche per la visione del proprio pubblico? D’altra parte “alcuni uccelli non sono fatti per la gabbia, questa è la verità. Sono nati liberi e liberi devono essere”.
La serie incede volentieri attorno alla frenesia di Michael nel tentativo di ripulire l’auto o di disfarsi di felpa, maglietta e stracci sporche di sangue, tuttavia è un incidere preciso e compassato. I dettagli non sembrano voler essere lasciati cadere nel vuoto e con la caccia all’uomo appena iniziata toccherà a Michael ripulire tutto prima che altri dettagli vengano portati alla luce dai Baxter. A repentaglio c’è la sopravvivenza della sua intera famiglia e del loro futuro.

 

Whoever you are… wherever you are… you should know… you will be found.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Bryan Cranston e Michael Stuhlbarg
  • Il giudice ed il suo inattaccabile desiderio di giustizia…fino a quando a repentaglio non viene messa la vita di suo figlio ed il suo futuro
  • Il prologo della narrazione e tutta la parte relativa all’incidente e la reazione di Adam
  • I dettagli sparsi durante la puntata e che potrebbero rivelarsi fatali proprio per il ragazzo
  • Un’ora che vola
  • Finale con musica e ritrovamento dell’inalatore
  • Incedere frenetico ma dettagliato attorno a Michael e alle sue…pulizie
  • Molta preparazione, molti dettagli ancora da ordinare correttamente, ma c’è grande speranza attorno al prodotto di Showtime

 

Your Honor: l’ennesima serie tv in cui Bryan Cranston si ritrova a capo di una famiglia sull’orlo di una crisi.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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