House Of Cards 4×04 – Chapter 43TEMPO DI LETTURA 3 min

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Ogni tanto le serie TV sono ancora in grado di sorprendere chi ne consuma più della pasta a pranzo. Quando ci approcciamo ad una nuova stagione, il più delle volte, sappiamo già cosa aspettarci. Siamo diventati capaci di prevedere l’andamento di un determinato momento narrativo, comprendiamo appieno la lingua di un determinato show, conoscendone le sfumature della sua scrittura.
Guardando i primi tre “capitoli” di questa quarta stagione di House Of Cards, non stavamo facendo altro che tirare le somme su alcuni risvolti che avevano preso il via nella scorsa stagione. Dopo aver raggiunto l’apice del potere, il castello di carte di Frank non poteva che iniziare a sgretolarsi. Come, se non partendo proprio dalla sua colonna portante? Ed eccoci pronti ad assorbire un nuovo ciclo di 13 episodi fatto di schermaglie tra coniugi, soliti intrighi politici, fino ad arrivare ad un nuovo punto B da cui partire l’anno prossimo.
E invece ad un tratto BANG BANG BANG.
Nel quarto episodio. “Dramatics, Your Honor” di nuovo davanti ai nostri occhi (pensate che il vostro recensore era già pronto ad una sottile disamina su come la politica venga trattata con grande autenticità in The Good Wife, scegliendo una strategia narrativa di consumo, e come in House Of Cards, con una narrazione più raffinata, l’aspetto politico colga sfumature di maggior fantasia).
L’episodio si divide a metà, con la seconda parte come un grottesco what if in cui lo show che si dispiega ai nostri occhi ci mostra una distopica realtà senza Frank Underwood. Saltano gli schemi: le sottili schermaglie che si potevano dipanare con Claire subiscono un’improvvisa prevaricazione da parte della first lady per abbandono del campo da parte dell’avversario.
Come poi capita quando un fattaccio avviene in una serie (e non parliamo del ferimento del presidente, quanto dell’omicidio del povero Meechum, pur sempre uno dei personaggi storici dello show) ci riscopriamo a costruire ciò che era avvenuto poco prima, gli indizi che ci erano stati lanciati dai sadici sceneggiatori e ci ritroviamo a pensare “come ho fatto a non capirlo prima?”. Capire un qualcosa che effettivamente non si poteva immaginare e che una mano disegnata sul muro non poteva assolutamente lasciar intendere.
House Of Cards è/era una serie il cui profilo lo si poteva tracciare a grandi linee anche dopo aver visto la prima stagione. Uno dei piaceri segreti dello spettatore è/era proprio quello di veder autorealizzare alcune previsioni (Frank presidente, ma anche l’omicidio di Russo, in quella sequenza così lenta). Come immaginare però che tutte le attenzioni rivolte a Meechum fossero così “motivate”? Come pensare a risolvere il conflitto Claire/Frank semplicemente mettendo quest’ultimo fuori gioco? Alzi la mano poi chi vedeva nella storyline di Lucas Goodwin un binario parallelo che ci avrebbe accompagnato per tutta la stagione, come fu per la riabilitazione di Doug lo scorso anno.
C’è poi un altro particolare che conferma House Of Cards come una serie di fantascienza nascosta. Spesso, infatti, cataloghiamo in questo genere anche quel tipo di narrazioni che presentano una realtà alternativa, non per forza piena di macchine strane o alieni. La realtà parallela, in cui dopo G.W. Bush la storia presidenziale americana ha preso una strada diversa, presenta un grottesco parallelismo con la storia passata. Parallelismo che tutto il popolo USA si augura di non dover rivivere. Ogni riferimento ad un attentato datato 1963 è puramente casuale.
A questo punto è realmente difficile prevedere uno sviluppo per i prossimi 9 episodi. La crisi estera che sembrava porsi così sullo sfondo, evidentemente tanto sullo sfondo non starà. L’immagine inetta di Donald pone un ottimo contrasto con quella superomistica di Frank, ma quanto avrà modo di durare? Per fortuna il prossimo episodio non dovrà farsi attendere.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Risvolto impensabile e sorprendente
  • RIP Meechum e anche RIP Lucas
  • Si apre un altro House Of Cards
  • Addio macroscopica prevedibilità
  • L’intera sequenza della sparatoria
  • I servizi al TG
  • Risvolti interessanti in politica estera
  • Niente

 

La sequenza decisiva della sparatoria da sola merita un’intera benedizione.

 

Chapter 42 4×03 ND milioni – ND rating
Chapter 43 4×04 ND milioni – ND rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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