House Of Cards 4×06 – Chapter 45TEMPO DI LETTURA 4 min

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La parabola di Frank Underwood sta per concludersi. Se già la scorsa stagione rappresentava la caduta del neo Presidente degli Stati Uniti d’America, la corrente ne mostra la vorticosa discesa.
Considerando come le prime due stagioni abbiano rappresentato il punto massimo del potere di Underwood, le ultime due sono la calata a picco: Frank è passato da essere l’artefice e motore propulsore della politica a essere totalmente inutile nella scena nazionale e non. La sua forte presenza, così imponente da renderla necessaria in tutti i primi ventisei episodi, contrasta con la sua invece totale assenza in questa prima parte di stagione. Assenza, comunque, che non ha pesato sulla riuscita degli episodi e nell’economia della serie con una trama pronta a snodarsi su più binari, nessuno dei quali sembra portare al Presidente.
Insomma, lo avevamo già capito lo scorso anno: Frank Underwood non è poi questo gran stratega politico. Abilissimo nei sotterfugi e nell’agire dal basso senza mai preoccuparsi di sporcarsi le mani in prima persona ma totalmente incapace di detenere il potere conquistato. Curioso come colui che ha gestito l’ex inquilino della Casa Bianca e ha tenuto in pugno tutta la stampa e il Congresso abbia fallito nell’ingraziarsi l’opinione pubblica, calando a picco con tutta la barca. Da Frank Underwood a Frank Blufferwood.
E mentre affonda, nel mondo dei coscienti, Claire sta prendendo piede conquistandosi il potere che il marito non è riuscito a tenere in pugno. Frank, incosciente come non mai, si sta rendendo conto che sta perdendo tutto e che l’ultimo pezzo che si è staccato, ovvero sua moglie, ha sancito definitivamente la sua caduta politica. Ed eccola lì Zoe Barns, non a caso nelle vesti di Claire: le due donne che hanno contribuito alla sua ascesa, Zoe in qualche modo ne rappresenta l’inizio e Claire la fine. La scena tra Francis, Zoe e Peter Russo potrebbe essere scambiata come rappresentazione on screen dei sensi di colpa di Underwood. Tuttavia sappiamo che non c’è spazio per un rimorso di coscienza nell’animo corrotto del Presidente e che quello che sta venendo a galla non sono sensi di colpa sotto le mentite spoglie delle sue innocenti vittime ma è la consapevolezza di aver perso o di star perdendo senza avere la facoltà di poterlo impedire.
Il parallelismo messo in evidenza è, ovviamente, quello con Claire. Claire Underwood così come il marito ha lavorato nelle retrovie, dietro le quinte, aspettando pazientemente di entrare in scena. Sicuramente più abile del marito: affabile e ponderata per i più ma sfoderando il pugno di ferro all’occorrenza. Vedi, per esempio, la povera Jackie: usata e gettata nell’immondizia dagli Underwood che ormai la tengono in pugno. Sfruttata dal marito prima e dalla moglie poi, il personaggio di Jackie ha avuto il suo perché dimostrandosi un valido elemento nel corso delle stagioni; ci ha messo un po’ a ingranare, ma alla fine, lo scorso anno ha avuto il suo momento. Sicuramente più funzionale di Remy che invece dopo anni rimane ancora poco interessante on screen, utile solamente a Claire che può ricattare Jackie per la relazione con lo stesso Danton.
La First Lady è sicuramente la protagonista indiscussa dell’episodio e dell’intera prima parte di stagione. Ha preso le redini della serie dimostrando di poter reggere da sola un episodio, senza bisogno della presenza dell’ingombrante protagonista. In realtà pur essendo così divisi, i coniugi Underwood non sono mai stati così uniti, pur senza condividere la scena e l’inquadratura: se da una parte Frank sta lottando contro la morte, dall’altra Claire sta cercando di non affondare politicamente con lui. Ed è esattamente questo che li accomuna, quest’istinto di sopravvivenza; non guarderebbero in faccia nessuno pur di rimanere aggrappati al potere o pur di scalare vette sempre più alte (come nel caso di Claire, decisamente sprecata come First Lady). La lealtà politica verso sè stessi e nessun altro, l’arrivismo, l’egoismo e la sete di potere fanno di Frank e Claire due perfette rette parallele: divise ma unite più che mai dalla cattiva politica. E ora che Francis si è ripreso il suo posto nella stanza ovale vedremo se sono pronti a incontrarsi o, se invece, inizieranno a farsi la guerra su fronti opposti.

“Stay with me. It’s us against them.”

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Claire Underwood 
  • Claire e Viktor
  • Scene oniriche tra Frank, Zoe e Peter Russo 
  • Ritorno dell’alleanza politica Claire-Francis
  • Ritorno di Raymond Tusk non poi così incisivo 
  • Remy Danton debole come personaggio

 

“I can’t do it, Francis. I can’t come back and be First Lady.”

 

Chapter 44 4×05 ND milioni – ND rating
Chapter 45 4×06 ND milioni – ND rating

 

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