Hunters 1×09 – The Great Ole Nazi Cookout Of ’77TEMPO DI LETTURA 5 min

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“Yup, that shit really happened!”

Inizia subito con il botto questo episodio di Hunters, prendendosi non poche libertà d’interpretazione e di satira con un mockumentary che ricostruisce la riunione dei servizi segreti americani appena finita la guerra e l’inizio dell’Operazione Paperclip, evento storico realmente accaduto da cui partono tutte le vicende di questo show.
Una scena di forte impatto che ricorda vagamente lo spot ironico all’inizio di “At Nights, All Birds Are Blacks”, come ulteriore prova dell’eclettismo registico dello show che ricerca sempre la commistione fra linguaggi diversi (spot, anime…) come solo una serie pop sa fare!
La riunione è ricostruita in maniera volutamente esagerata nei modi e nelle parole ed è un chiaro atto d’accusa nei confronti delle istituzioni americane. Non si sa quanto questa sia veritiera (è improbabile che nella realtà le cose siano andate veramente così), ma l’accusa giunge forte e chiara allo spettatore riuscendo così a diventare verosimile. Tutto questo se si tiene a mente la storia americana e i noti metodi a stelle e strisce di “esportazione della democrazia”. Per cui lo show rappresenta un duro atto d’accusa mostrando come, in definitiva, gli USA non siano poi tanto diversi da quegli stessi nazisti che dichiarano di combattere. Concetto che viene ribadito anche dal dialogo, purtroppo molto condivisibile, tra Biff (Dylan Baker) e Millie (Jerrika Hinton) in macchina per cui il nazista si rivela, ancora una volta, il personaggio più “umano” e carismatico della serie, anche in questa occasione.
Per il resto, tutto l’episodio è una lenta preparazione allo “scontro finale” fra i Cacciatori e i nazisti. Seguendo gli indizi rilasciati dal precedente “The Jewish Question”, infatti, si è finalmente compreso il piano di bio-terrorismo operato dagli scienziati nazi (comunque ribadito in una scena abbastanza ridondante tra Sister Harriet e l’amica scienziata) grazie al famigerato miele di mais. Ma per contrastare un piano del genere ci vuole un contro-attacco di tutto rispetto e persone dotate di grande sangue freddo e sprezzo del pericolo. Persone come Lonny Flash, quindi, vero e proprio protagonista-mattatore della puntata!
Il character, interpretato da un inedito Josh Radnor, si era già fatto valere nelle precedenti puntate come specialista nei travestimenti, ma sempre relegato al ruolo di “spalla comica” della situazione. In questo episodio il suo potenziale viene finalmente sprigionato. Dapprima grazie all’accoppiata con Sister Harriet (con cui si crea una chimica molto azzeccata), che rivela un ulteriore elemento del suo passato rendendolo un personaggio ancora più tridimensionale, poi con la grande prova “attoriale” all’interno della fabbrica, la vera chiave di volta per la vittoria dei Cacciatori e per il ritmo generale della puntata, sempre in bilico tra suspense drammatica e umorismo da b-movie.
L’ex Ted di How I Met Your Mother si rivela così uno dei personaggi meglio riusciti dello show, con tanto di frecciatine ironiche agli attori della New Hollywood che, all’epoca, andavano per la maggiore (Dustin Hoffman e Richard Dreyfuss). Praticamente il trionfo dei b-movie e dell’estetica tarantiniana (a cui Hunters si rifà di continuo) rispetto al cinema mainstream. Nello sfolgorante scontro finale però anche tutti gli altri characters del gruppo dei Cacciatori danno il loro contributo suddividendosi in maniera più o meno equa il minutaggio che è loro concesso. Da segnalare l’incontro-scontro fra Jonah e Travis, entrambi giunti ormai al culmine dei rispettivi percorsi di formazione e rappresentanti, di fatto, l’eterna lotta fra Bene e Male, con tutti gli interrogativi etici e morali che essa comporta. A tal proposito, è giusto sottolineare come la presenza di Millie come “deus ex machina” della situazione sia forse un po’ troppo forzata e prevedibile (per un personaggio che nell’episodio, a parte arrestare Biff non è che abbia poi un ruolo preponderante) e forse sarebbe stato meglio lasciare che Jonah capisse da solo la scelta migliore da fare. Così la tensione drammatica rischia di venire “smorzata” un po’ troppo presto.
Ma si tratta solo di piccoli difetti in un episodio che è un concentrato di adrenalina e suspense continua fino al climax finale che presenta come dessert una bella “grigliata di nazisti al gusto mais”, sempre di tarantiniana memoria. Il climax però non si ferma alla “grigliata finale”, ma prosegue fino all’ultimo minuto con l’abile cliffhanger che lascia un mistero sulla sorte di Meyer (uno straordinario Al Pacino) e della famigerata Colonnello (un’altrettanto straordinaria Lena Olin). Si presuppone che la loro sorte e, si spera, qualche indizio in più sul loro (ancora) misterioso passato verrà rilasciato nell’ultimo episodio stagionale. Lo stesso per quanto riguarda Sister Harriet (Kate Mulvany) la cui storyline presenta ancora molti segreti da rivelare e che, in questo episodio, appare un po’ sottotono (sempre tralasciando le scene in coppia con Lonny).
Episodio costruito molto bene dal punto di vista del ritmo narrativo e dell’azione, in cui è veramente impossibile annoiarsi. E manca ancora una puntata alla fine che, come Alessandro Borghese docet, potrebbe “confermare o ribaltare completamente la situazione”. Ci sono quindi tutti i presupposti per procedere nella visione!

“Dreyfuss can kiss my ass right in the crack.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Mockumentary iniziale
  • Grigliata di nazisti al gusto mais!
  • Scontro finale Jonah-Travis
  • Discorso di Biff in macchina (purtroppo molto condivisibile)
  • Lonny Flash e Sister Harriet
  • Cliffhanger finale
  • Colpo al cuore nel finale…
  • Ancora troppi misteri dietro la figura di Meyer e Sister Harriet
  • Intervento finale di Millie un po’ troppo forzato

 

Una puntata che lascia col fiato sospeso dall’inizio alla fine. Si parte con un mockumentary molto realistico per finire con una grigliata di nazisti ad opera di un inedito Lonny Flash e una lotta fra Bene e Male che non si esaurisce con l’episodio ma lascia molti interrogativi che saranno (forse) risolti nel season finale.

 

The Jewish Question 1×08 ND milioni – ND rating
The Great Ole Nazi Cookout Of ’77 1×09 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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