“For Beatrice.
When we met, you were pretty,
and I was lonely.
Now I am pretty lonely.”
Il 2019 di Netflix parte subito con il botto presentando uno dei suoi prodotti di punta: la terza (e a quanto pare ultima) stagione di Lemony Snicket’s A Series Of Unfortunate Events.
Non solo perché si tratta di una delle serie più seguite e amate della piattaforma, ma anche perché la stagione precedente aveva lasciato lo spettatore con più dubbi e domande che soluzioni, e soprattutto con una certa ansia legata alla sorte dei due fratelli maggiori Baudelaire (Violet e Klaus). Non poteva, dunque, che iniziare da qui l’episodio “Slippery Slope: Part One”, dove è facile capire cosa sia la slippery slope del titolo.
Si può dire che, in generale, la puntata pecchi di un’irritante prevedibilità, di cui Lemony Snicket (l’ottimo Patrick Warburton) e i suoi monologhi sono i principali artefici. Capita spesso, infatti, che la voce narrante/personaggio in questione spoileri a volte quello che succederà da lì a poco. È pur vero che questo è da sempre stato il tratto principale del personaggio ma, arrivati alla terza stagione, alla lunga i continui commenti fuoricampo possono diventare un po’ troppo ridondanti, pur con tutto il black humour che traspare in essi e che ha fatto la fortuna della serie. Si tratta però di una piccola e in realtà impercettibile nota dolente all’interno di un episodio che riesce comunque ad intrattenere in senso positivo.
Dopo il salvataggio (ampiamente previsto) dei due Baudelaire, infatti, l’azione si sposta sulla cima del Monte Irto (Mount Frough, nella versione originale) dove subito lo spettatore fa la conoscenza delle new entry stagionali.
La prima, già accennata nella precedente stagione, è il personaggio interpretato dall’ottima Allison Williams, di cui si era discusso in merito alla sua identità. Lo spiegone-spoiler di Lemony Snicket in questo caso non lascia dubbi al riguardo: trattasi di sua sorella, un personaggio di cui certamente si sentirà ancora parlare. Per il momento si può solo godere dell’ottima interpretazione della Williams e del plot twist centrale sulla gravidanza del personaggio, cosa che non lascerà sicuramente indifferente lo spettatore, soprattutto dopo averla vista saltare giù da un dirupo e nuotare sotto una lastra di ghiaccio!
Le altre due new entry sono due character particolari che si caratterizzano fin da subito come “malvagi”. Per giunta questi sembrano avere un legame particolare con il Conte Olaf, forse gli unici in grado di spaventarlo sul serio per i loro modi cruenti (e chi ha seguito la storia finora sa benissimo che Olaf non è certo da meno in quanto a malvagità).
La loro introduzione ed entrata in scena è un capolavoro di costruzione scritta e visiva insieme. Entrati quasi di soppiatto nella trama riescono, con pochi dialoghi e una studiata gestualità, a mostrarsi per come sono. La spiegazione di Lemony Snicket poi è la ciliegina sulla torta con cui L’Uomo-con-la-barba-e-senza-capelli e La-Donna-con-i-capelli-e-senza-barba vengono fin da subito inseriti nella narrazione, non dicendo quasi niente di loro ma mostrando fin da subito il loro carisma “malvagio” con i gesti e con l’influenza che esercitano sulle persone (anche l’uso dei nomignoli è un bel escamotage narrativo degno dell’Innominato manzoniano).
Una lode poi va ai loro interpreti Richard E. Grant e Beth Grant (il fatto che si chiamino con lo stesso cognome li rende ancora più perfetti insieme, pur non essendo né sposati né parenti nella vita reale) che dimostrano come il responsabile del casting della serie sia un elemento fondamentale per questo prodotto non avendo (finora) mai sbagliato una scelta.
In generale l’episodio si concentra più sui villains che non sui personaggi positivi, mostrando una crudeltà incredibile, anche per una serie come questa. Dall’arroganza del Conte Olaf nei confronti di Sunny, alle malefatte delle due new entry, fino all’irritante comportamento di Carmencita, pare che nulla venga risparmiato ai tre sfortunati fratelli. Ma d’altra parte è naturale che gli autori debbano cercare di alzare ancora di più la posta dal momento che ci si aspetta grandi cose per il finale di questa serie.
Oltretutto i villain risultano caratterizzati molto meglio dei “buoni” che, ancora oggi, continuano ad essere sempre e solo vittime degli eventi.
Così come, infatti, sono ben riuscite le schermaglie tra gli scagnozzi vecchi e nuovi del Conte e lo strano rapporto che si sta creando tra L’Uomo con gli uncini e Sunny (meravigliosamente descritto, in forma parodica, come Sindrome del Monte Irto), allo stesso modo risultano come una forzatura i continui tentennamenti di Violet e Klaus, perennemente in attesa che qualcuno (o qualcosa) giri a loro favore o li aiuti. In particolare Klaus, anche dopo tutto quello che ha passato e che lo ha portato, nella precedente stagione, a una crescita interiore non da poco, continua spesso a comportarsi in maniera troppo infantile. La serie è quasi al termine e i tre fratelli sono cresciuti e quasi adulti, una loro evoluzione in questo senso sarebbe auspicabile arrivati a questo punto della trama. Soprattutto dopo la shockante rivelazione finale dell’episodio, e la comparsa del trigemino Pantano scomparso (Dylan Kingwell), è bene che i due fratelli maggiori comincino a pensare che potrebbero essere loro stessi gli artefici del proprio destino, altrimenti si rischia una ripetizione narrativa francamente inutile.
Ma essendo questo solo il primo episodio stagionale, e vedendo i plot twist e le continue rivelazioni attorno ai misteri della storia, si può tranquillamente concedere la propria fiducia a Lemony Snicket e ai Baudelaire, in attesa che tutta la matassa di intrighi e congetture venga (forse) svelata.
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The Carnivorous Carnival: Part Two 2×10 | ND milioni – ND rating |
Slippery Slope: Part One 3×01 | ND milioni – ND rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!