Loki 1×02 – The VariantTEMPO DI LETTURA 4 min

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Loki 1x02 recensione the variant la variante marvelRisale a Doctor Strange, nel 2016, la prima menzione al “multiverso” nel MCU. Dopo fugaci apparizioni, attese, e anche disillusioni ecco che con Loki i Marvel Studios hanno deciso di sdoganare in tutto e per tutto questa nuova frontiera della narrazione. Per farlo, Kevin Feige & co., hanno ingaggiato Michael Waldron. Astro nascente come autore sci-fi dopo aver firmato quel gioiello che si chiama “The Old Man and The Seat” nella quarta stagione di Rick and Morty.
Loki è una serie totalmente inedita nel panorama Marvel, che spalanca porte avventurose con uno stile originale. C’è del Doctor Who, c’è dell’Ai Confini Della Realtà, c’è anche un pizzico di Blade Runner a dirla tutta. Dopo l’esplicativo pilota, con “The Variant” la serie si catapulta fin da subito nella distruzione della Sacra Linea Temporale, provocando effetti terrificanti nel multiverso. Se con WandaVision e TFATWS ci si era abituati a partenze slow-burn, Loki fa brutalmente eccezione, lanciandosi nel cuore della narrazione dopo soli 100 minuti. Tantissime domande, numerosi indizi, ma pochissime risposte.

Loki:I’d never stab anyone in the back. That’s such a boring form of betrayal.
Mobius:Loki, I’ve studied almost every moment of your entire life. You’ve literally stabbed people in the back, like, 50 times.
Loki:Well I’d never do it again, because it got old.

BUDDY COP MOVIE IN SALSA MARVEL


La prima metà di puntata è palesemente incentrata nel costruire un legame da buddy-cop movie tra Loki e Mobius. E ci riesce benissimo. Le molte linee di dialogo, con pochi cambi di location e molta introspezione tra i due non annoiano mai. Non annoia perché i personaggi sono interessanti, e si evolvono davanti agli occhi dello spettatore. Mobius in particolare, diventa più “umano” minuto dopo minuto, evidenziando questa trasformazione nei confronti della misteriosa Ravonna Renslayer. La giudice della TVA, interpretata da Gugu Mbatha-Raw (Black Mirror, The Morning Show), non sembra condividere tutto il suo sapere riguardo ai Custodi con i suoi colleghi.
Mentre per Loki bisognerà attendere i prossimi episodi per verificare quest’evoluzione e capire se possa definitivamente scrollarsi di dosso l’etichetta di villain, per Mobius invece è un altro discorso. Owen Wilson sta dimostrando di essere il partner perfetto per un attore carismatico come Tom Hiddleston. I due in coppia hanno un grande feeling e le interazioni tra i loro personaggi risultano sempre efficaci. Vedasi per esempio la scena dell’insalata, che rende uno “spiegone” necessario per aiutare lo spettatore a comprendere un concetto non banale, divertente e funzionale.

NASCONDERSI DIETRO L’APOCALISSE


In quest’episodio Loki fa un’importante scoperta: studiando i file riguardanti i drammatici eventi di Thor: Ragnarok, come un fan che si accinge a un rewatch prima del nuovo sequel, scopre una scappatoia alle regole ferree della TVA. Il Loki Variante (cattivo) si nasconderebbe dunque negli istanti precedenti a un’apocalisse. La spiegazione è semplice, in quanto la deviazione temporale generata collasserebbe in ogni caso a causa dell’apocalisse, che provoca un effetto pari a quello di una carica di reset.
Proprio questo escamotage che porta Loki e Mobius ad esplorare alcuni cataclismi della storia terrestre, offre un divertente siparietto ambientato nella nostrana Pompei nel 79 A.C.. Una scena annunciata dai trailer e purtroppo poco approfondita. Infatti “The Variant” risulta una puntata abbastanza “al risparmio”, in attesa magari di fuochi d’artificio futuri. Non per questo la puntata non è riuscita, anzi. Il saper trasmettere così tante informazioni, visive e non, senza servirsi di grandi mezzi è opera d’ingegno.

Loki:Mihi nomen est Loki.

LADY LOKI (?)


La grande rivelazone di puntata è però quella riguardante la Variante fuggitiva che sta seminando caos e distruzione all’interno della TVA. Se in “Glorious Purpose” Mobius aveva affermato che la Variante era proprio Loki, adesso si scopre che non è il Loki noto a tutti. La Variante, interpretata da Sophia Di Martino, fa la sua comparsa vestita come una versione femminile del dio dell’inganno. In rete è già esplosa la caccia alla teoria, ma sicuramente le risposte non mancheranno in futuro.
Ciò che si può analizzare è la sequenza, girata in maniera sublime, costruendo un climax di tensione, e tanto hype nello spettatore per vedere il volto che si cela sotto il cappuccio. La fotografia è affascinante e impreziosisce la scena elevandola qualitativamente. Loki, colpito dalla rivelazione, decide di seguire la Variante all’interno del portale. Chissà se avrà tradito la fiducia di Mobius, per fuggire come al solito, oppure se la sua fuga sarà in realtà un inseguimento per conto della TVA. Solo alla fine si potrà comprendere se Loki è cambiato come personaggio, perdendo le connotazioni di dio dell’inganno. L’unica certezza è che “nessun cattivo è mai veramente un cattivo, e nessun buono è mai veramente un buono“.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tutte le Loki-Varianti, tra cui Loki-Hulk
  • Proiezione illusoria vs duplicazione
  • La chimica tra Tom Hiddleston e Owen Wilson
  • Fotografia molto curata
  • La scrittura sci-fi di Waldron
  • I dialoghi su temi profondi come il libero arbitrio
  • Bonnie Tyler in un’epica sequenza iniziale
  • Pompei in spending-review

 

Dopo l’avvio preparatorio Loki si lancia subito nel vivo della narrazione, esplorando un universo coeso di cui non si conosceva l’esistenza.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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