Luna Nera 1×02 – LiberTEMPO DI LETTURA 3 min

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Le potenzialità ci sono, la loro effettiva messa in atto decisamente meno.
Nella prima recensione di questa nuova serie Netflix, si era a lungo disquisito su tutti quei temi e quegli elementi che, ad una prima occhiata, rendevano Luna Nera già carica di forti significati su più fronti. A partire da un cambio di genere tra i prodotti made in Italy, con il passaggio al fantasy, continuando con il punto di vista primario dato alla compagine femminile, per finire con una trama che sembra avere molto margine per dar vita ad una storia intrigante.
Gli elementi narrativi, infatti, si pongono al primo posto tra i pregi di Luna Nera: ambientata in un XVII secolo davvero ben rappresentato, e con protagonisti assoluti elementi quali scienza e fede, due fazioni che a lungo nel corso della storia (ma anche in tante altre serie tv a partire da Lost in poi) sono state contrapposte ed in perenne lotta tra loro, la serie ispirata ai romanzi di Tiziana Triana basa il suo plot essenzialmente su questa diatriba, in un periodo storico in cui la parte razionale veniva sempre meno, indipendentemente dal credo. A portare avanti questa trama, spiccano anche i personaggi che, sulla carta, potrebbero rendere tutto il contesto altamente interessante: una congrega di streghe segreta, in attesa della “prescelta”, non sarà di certo una storia mai vista, ma ha quel che basta per catalizzare l’attenzione e rendere il tutto estremamente interessante anche in chiave futura.
A tal proposito, infatti, in “Liber” sono proprio le scene “di racconto” che creano un background ottimale e che spiegano il contesto di tale congrega, che rappresentano la parte più alta di questo secondo episodio. Le interazioni tra Tebe e Ade e tutta la loro conversazione riguardo il potere, il Libro dei Regni e la storia delle Città Perdute aiutano ad avere una prima conoscenza di fondo della storia e sono utili nel creare aspettative e curiosità future. Purtroppo però, la parte positiva si ferma qui.
Tutti i restanti elementi che compongono la puntata si dimostrano invece un insieme di patetici accorgimenti messi velocemente insieme per raggiungere il prima possibile un determinato obiettivo. Purtroppo i primi a mostrarsi come punto debole dell’intero show sono proprio i personaggi, partendo dai due protagonisti: due figure blande che non suscitano il minimo coinvolgimento, coadiuvato da performance sicuramente non da ricordare. A questo si unisce una scrittura che fa perdere buona parte di quella potenzialità che risiede nella trama in sé, con molte, troppe situazioni che vengono gestite in modo quasi imbarazzante.
In primis non può che essere menzionato il grande amore immediatamente scoppiato tra Ade e Pietro, con i due finora incrociatisi mezza volta e già presentati come una sorta di Giulietta e Romeo. Ma anche i rapporti di amicizia non vanno meglio; tutta la situazione che si viene a creare tra la stessa Ade e Persepolis ha contorni quasi da cartone animato, con le due ragazze che passano dall’odiarsi e tirarsi i capelli a migliori amiche nel giro di due minuti.
Nonostante tutto, però, la parte peggiore della puntata deve ancora arrivare e si manifesta sul finale. Con l’unico scopo del ritrovamento del libro, la scena che viene presentata davanti la ex casa di Ade ha dell’incredibile, con uno scontro armato alquanto pessimo e soprattutto con l’oggetto del desiderio quasi dimenticato e abbandonato dopo la colluttazione. Un espediente estremamente povero per far finire il libro nelle mani degli antagonisti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Una trama con il giusto potenziale per favorirne la curiosità
  • Background della congrega delle streghe e presupposti futuri sotto questo punto di vista
  • Tutto il contorno storico
  • Dialoghi estremamente poveri e portatori di zero pathos 
  • Rapporti tra i protagonisti che cambiano e si sviluppano dal giorno alla notte senza alcun progresso consistente
  • L’intera sequenza finale: dal duello all’assurda dimenticanza del libro

 

La storia ha sicuramente il suo perché ma per ora tutto ciò che le gravita intorno dà vita a più di un punto a sfavore. Ma è solo il secondo episodio, rimaniamo in attesa di svolte future.

 

Omen 1×01 ND milioni – ND rating
Liber 1×02 ND milioni – ND rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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