Mad Men 7×04 – 7×05 – The Monolith – The RunawaysTEMPO DI LETTURA 5 min

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Mad Men 7x04 - 7x05 - The Monolith - The Runaways

Il monolite è Don. Don che torna come il figliol prodigo alla SC&P, con la sottile differenza che nessuno lo voleva indietro, non era l’elemento indispensabile che tutti pensavano.
Non potrebbe dirglielo più chiaro Bert Cooper: Non ci servi, stavamo meglio prima, ti stiamo solo facendo un favore perché un po’ ci fai pena. Nessuno vuole un genio quando si parla di affari, la creatività è molto potente e poetica allo stesso tempo, ma negli affari ci vuole rigore, certezza, pragmatismo. Se Don vuole fare il genio che lo faccia nel reparto creativi, non tra i soci dove ogni giorno si prendono importanti decisioni per mandare avanti l’agenzia e per rinnovarsi puntando sul futuro. L’introduzione dei computer sembrerebbe voler dire questo a tutti i dipendenti, clienti, avversari della SC&P: l’agenzia si tiene al passo coi tempi e il computer non poteva certo mancare, ma in realtà siamo così sicuri che ci sia questa voglia di cambiamento? Semplicemente il cambiamento è nell’aria, da circa dieci anni, è il 1969 e mai anno fu più tumultuoso per la società umana e cambiare è il must del decennio. Quanto sono pronti in realtà tutti a cambiare? Fare spazio ai computer nell’agenzia, in un momento dove tutti stanno già abbastanza stretti e non perdono tempo di rivendicare il loro posto di lavoro tramite uno stipendio o un divano, è un simpatico paradosso. Fare spazio quando in realtà si sbuffa nel concedere una seconda possibilità a Don, fare spazio all’innovazione quando in realtà ciò che si vuole davvero è rimanere ancorati al buon caro vecchio metodo lavorativo di Lou, metodico e prevedibile. Non è certo rischioso come Don, Lou è la certezza che la SC&P vuole: sapere di poter dormire la notte sotto materassi di soldi per poi posizionare qualche computer qua e là. Fare spazio ai computer quindi, ma non scommettere su di essi: è qui che si vede benissimo l’antitesi di quegli anni, quando Don propone a Cooper di accaparrarsi come clienti la società di computer (“The apple is right there”, ammiccamenti…) questi non lo vuole nemmeno sentire, dimenticando che è Don quello che ha sempre anticipato i tempi.
Lo stesso Roger parla di open mind: comprende i tempi che cambiano e l’esigenza dei giovani di cambiare vita, di cambiare quella vita che hanno vissuto perché insegnata dai loro genitori. Ma ci sono anche altri modi di vivere e Roger fa solo finta di capire, ma non realizza veramente ciò di cui la figlia ha bisogno, non realizza che si trova lì perché da bambina non ha mai ricevuto per il compleanno una semplice giornata al parco con il padre.
Il monolite è Don, rappresenta esattamente l’elemento estraneo di Kubrick, che incuriosisce e spaventa allo stesso tempo, perché non lo si conosce o perché non lo si vuole conoscere veramente: nessuno vuole sapere nulla di Dick, a tutti basta Don.
Mad Men 7x04 - 7x05 - The Monolith - The RunawaysNel successivo “The Runaways” non riesco a non vedere un parallelismo tra il matrimonio di Don e quello di Betty: infelici, entrambe. Don e Megan sono chiaramente arrivati al capolinea e il threesome segna ormai la fine della loro storia. Non ho mai amato il personaggio di Megan, tutt’altro, e non ho mai visto qualcosa di veramente serio nella storia con Don dove si sono ritrovati sposati un po’ a caso, perché a Don in quel preciso momento serviva una tata. Non si è esentato dal tradirla infatti e quando ha deciso di smettere con le donne lo ha deciso per sé stesso, per riprendere in mano la sua vita (distrutta dal lavoro, che se avesse avuto il lavoro non gliene sarebbe fregato nulla del suo matrimonio) non certo per rispetto nei confronti di Megan, stessa Megan che comunque conoscendo il vecchio Don, si immaginava tranquillamente un tradimento ma, anche lei, preferisce la California e il suo lavoro. Non sembrano poi così lontani i tempi in cui Don tradiva Betty, che non ci ha pensato due volte a chiedere il divorzio, in un’epoca dove una donna divorziata era vista come una donna della peggio specie. Sembrerebbe inutile fare un paragone tra Betty e Megan, anche perché i tempi si sono evoluti molto velocemente ed inoltre sono due fasi diverse della vita di Don, ma in un momento difficile per Betty da parte dei fan di Mad Men voglio invece gridare a gran voce la bellezza e la coerenza di questo personaggio: infantile, psicolabile, viziata e burbera, Betty non ha certo bisogno di nascondersi dietro una patina di gentilezza, non ha paura di rispondere al marito che le vieta di esprimere opinioni politiche e non ha paura di divorziare. Non mi sembra un caso che abbiano scelto Betty e non la sicuramente molto più emancipata e moderna Megan per trattare l’argomento politica e donne. Megan è un fake, è quello che Don ha voluto vedere in un momento della sua vita, ma ora che cavalca di nuovo l’onda non ha più voglia di una donna che non fa chiaramente per lui.
Episodio molto denso, che racchiude Betty e Sally, la pazzia di Ginsberg e soprattutto la rivincita di Don sui soci con astuzia e ingegno, che sono poi le doti che hanno fatto arrivare Don esattamente dov’è. E la scalata e appena iniziata.

 

PRO:

  • Don e Dick: Don vede se stesso nel giovane ragazzo dei computer
  • Introspezione dei personaggi
  • Soundtrack
  • “The apple is right there”
  • Il personaggio di Betty
  • “The Runaways”, episodio bellissimo
  • Rivincita di Don sui soci
  • Scena finale di “The Runaways”
CONTRO:
  • Peggy: troppo assente in questa stagione, storyline imbarazzanti e irrisorie per un personaggio principale come il suo

 

Episodi bellissimi dove “The Runways” accelera gli eventi e cambia lo stato delle cose, d’altronde manca poco al termine di questa prima parte.

 

Field Trip 7×03 2.02 milioni – 0.7 rating
The Monolith 7×04 2.14 milioni – 0.9 rating
The Runaways 7×05 1.86 milioni – 0.6 rating

 

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