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Mad Men 7×08 – SeveranceTEMPO DI LETTURA 4 min

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Mad Men 7x08 - Severance

The End of an Era.
Don Draper è tornato, più incasinato di prima.
Nel corso degli anni passati a tu per tu con i pubblicitari della AMC se c’è una cosa che abbiamo imparato bene è che la pace non è di questo mondo: non si ricorda un personaggio che abbia conciliato vita terrena e un’accettazione di sé stesso. E questa condizione di insoddisfazione emerge più che mai nella premiere, che dà il via a questa seconda tranche di stagione, l’ultima della serie.
Insoddisfazione che emerga da Joan, tanto per cominciare: bella, ricca da fare schifo, seducente e riempita di complimenti; eppure quando esce dall’incontro di lavoro insieme a Peggy è distrutta, c’è qualcosa che manca nella sua vita, realizzazione professionale o meglio ancora una realizzazione personale. Tutto quello che ha ottenuto nella vita non lo deve esattamente alla sua prorompente bellezza, ma a come l’ha sempre sfruttata, senza mai indietreggiare per dignità. Basti pensare a come è divenuta socia, ecco da lì è iniziato il cambiamento di Joan, che da segretaria tuttofare dell’azienda, dispensatrice di consigli e buona amica -soprattutto per Don- è diventata un’insopportabile riccona dell’alta borghesia che farebbe di tutto pur di non rinunciare al suo denaro e alla posizione che ha acquisito; non a caso era una delle prime a scagliarsi contro Don e votare per estrometterlo (Don che era stato l’unico a pregarla di non vendersi pur di diventare socia…).
Ma altrettanto insoddisfatta è anche Peggy, forte donna in carriera fiera delle proprie idee e indipendete, ma in quanto donna non sfugge certo al desiderio di essere desiderata, di piacere come riesce a fare Joan. La scusa di qualche bicchiere di troppo è ottima per celare i suoi desideri più nascosti ovvero partire, fare una frivolezza per la prima volta nella vita senza preoccuparsi del suo lavoro, che ormai le riempie le giornate senza che lei se ne accorga. Le due figure femminili di Madison Avenue si scambiano una serie di battute taglienti che, più che mettere in cattiva luce l’altra, tirano fuori tutta la frustrazione di loro stesse.
Insoddisfatto è Roger, quando sente il bisogno di denigrare la cameriera; insoddisfatto è Peter quando vede solo altro lavoro da svolgere; insoddisfatti sono i clienti sempre alla ricerca di una vendita in più. L’unico che sembra accettare il corso degli eventi -che bisogna ammettere gli è anche particolarmente favorevole- è Ken Cosgrove. Gli è andata pure meglio di quanto si aspettasse: suocero in pensione, licenziamento per opera dell’azienda e contestuale rivincita: segni di vita non vissuta. Felicità che Don non riesce a comprendere, per lui il lavoro è tutto: non ha nessuno da cui tornare a casa la sera, non ha amici, parenti o semplici rapporti sociali di convivenza nella società civile. Gli unici rapporti che intrattiene sono con uomini che devono sborsare soldi alla sua azienda, o con donne per le quali è lui a dover sborsare dei soldi. Dopo il suo iniziale cambiamento nelle prime battute dello scorso anno, Don ora è sprofondato nel baratro più che mai e lo percepiamo dalla cameriera che crede di conoscere ma che in realtà non ha mai visto, dai ritardi sul lavoro e dal modo disinvolto e quasi privo di interesse con cui scherza sulla sua infanzia. Ad aggiungersi a tutto ciò c’è la morte di Rechel, notizia che cade come un macigno nella vita di Don e che lo spinge a tornare nuovamente da quella silenziosa cameriera. Ma in realtà, per quanto voglia girare, Don è sempre stato e sarà sempre come in quell’ultima bellissima scena finale, al bancone, solo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Frustrazione, insoddisfazione, confusone e sconfitta: Mad Men e tutti i suoi bellissimi personaggi
  • Soundtrack
  • Don e la sua miserabile condizione
  • Scene tra Peggy e Joan
  • Siamo entrati negli anni ’70: avete visto forse qualche baffo?
  • L’insopportabile Ava di Grey’s Anatomy ce la ritroviamo ormai ovunque (da Will Gardner a Don Draper)
  • L’episodio soffre la divisone della stagione in due annate

 

Forse c’è da dire che ci si sarebbe aspettati qualcosa di più da questo ottavo episodio. Non sembra essere una continuazione della settima stagione perché pare re introdurci le vite dei personaggi (e poi Waterloo aveva tutte le sembianze di un finale di stagione); ma non sembra nemmeno una premiere. Forse l’idea di dividere l’ultima stagione, non fu delle migliori.

 

Waterloo 7×07 1.94 milioni – 1.2 rating
Severance 7×08 2.27 milioni – 0.8 rating

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