Mario 2×00 – Mario Mario MarioTEMPO DI LETTURA 4 min

Non è stato tanto quello comico, uno dei motivi per cui l’anno scorso ho apprezzato Mario. La comicità di Marcello Macchia (in arte Maccio Capatonda) è diventata fenomeno di culto grazie alla Gialappa’s Band, ma soprattutto grazie a YouTube, divenendo uno dei fenomeni più virali e
sottovalutati dell’ultimo decennio. Quindi una parte di me ha gioito tantissimo nell’avere a disposizione 20 minuti settimanali di Maccio, con delle perle da guardare e riguardare compulsivamente. Allora no, non è stato l’aspetto comico quello che mi ha più piacevolmente sorpreso. Ciò che ho apprezzato è stato il come si sia compresa la formula, con pochissimi mezzi e lo sponsor di una birra, per realizzare una serie televisiva come si deve. E non tanto per la storia, che a mio parere è l’elemento meno importante. Ma per il linguaggio usato, per le giuste attese e il giusto ritmo. E poi certo, il particolare di non poca importanza di mostrare una comicità surreale, demenziale ed innovativa, che trova il suo valore proprio nel fatto di non essere apprezzata/compresa da tutti. I comici in Italia, prima sfondano sul piccolo schermo con due-tre tormentoni, dopodiché approdano al grande schermo semplicemente riproducendo gli stessi tormentoni.
Maccio Capatonda, insieme al suo inseparabile team, ha saputo assorbire il linguaggio delle serie televisive oltreoceano che tanto apprezziamo (ricordo l’incipit di un episodio che proclamava: “Previously, on Mario”) e deridere la televisione italiana stessa con azzeccatissime parodie. Non sarà un caso se due delle migliori comedy italiane (l’altra è Boris) prodotte negli ultimi anni hanno come protagonista la TV nostrana, con i suoi paradossi e i suoi intrighi.
Dopo il cliffhanger così ben orchestrato della prima stagione, l’attesa non poteva che essere alle stelle. Ma ecco una prima sorpresa. Un episodio speciale, un’anteprima dove a dispetto della natura del cliffhanger, si compie un grande balzo in avanti. Mario da serio conduttore di Tg, si trasforma in una persona spietata e meschina, ormai totalmente asservito alla sua nuova famiglia. Si potrebbe dire, leggendo tra le righe, di aver creato uno scenario televisivo non molto diverso a certe trasmissioni di TV generalista. Ed ecco il colpo di genio definitivo. La scena si interrompe e dà il via alla seconda parte di episodio che altro non è che un rapido riassunto di tutto l’accaduto nel tempo intercorso. Non ci sarebbe niente di speciale se non fosse che la stagione di cui questo episodio è l’anteprima, è la terza. E la seconda? Chiediamo noi e chiedono anche i fratelli Peluria. La seconda è stata girata in VHS per i pochi fondi disponibili e mai trasmessa, perché troppo brutta (chissà se la faccenda dei fondi non abbia un qualcosa di autobiografico). E di questa noi stiamo vedendo gli spezzoni. Io non saprei come definire una scelta del genere, ma mi lascia piacevolmente sorpreso, nella sua genialità/follia totale. Sicuramente per gli appassionati della prima ora la soluzione non risulta del tutto nuova. Già in “Drammi Medicali”, web-serie che vedeva Elio come co-protagonista, dopo la cancellazione della seconda stagione, si era passati direttamente alla terza. Fatto sta che in un deserto televisivo totale, la possibilità (certo, non sui principali canali) di poter fare ciò che si vuole (tra cui riproporre gag già utilizzate, come quella dell’italiano medio), seppur con poche disponibilità, merita attenzione e ammirazione. E vedere che per realizzare tutto questo si è dovuti ricorrere ad uno sponsor esterno, rende il tutto un po’ triste. Ma per chi sa apprezzare un certo tipo di comicità, godiamoci questa piccola perla, anche se bisognerà aspettare fino al prossimo autunno per l’effettiva seconda (terza) stagione.