Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 5×19 – Option TwoTEMPO DI LETTURA 5 min

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Proprio nel momento in cui, nella scorsa recensione, ci si lamentava di storylines che si sono sgonfiate nel corso di questa quinta stagione, lo show fa ricredere tutti sfoderando “Option Two”, episodio la cui sequenza finale permette di prendere diversi piccioni con una fava. Ma andiamo con ordine.
La creatura Marvel Studios/ABC è in rotta di collisione con il season finale e meno episodi mancano alla conclusione della stagione, più la lotta del Team Coulson si fa intricata e drammatica. Da una parte, rendere il crono-enigma sempre più disfattista e cupo man mano che ci si avvicina al finale di stagione è cosa buona e giusta, poiché fomentare l’hype dello spettatore in vista di questo appuntamento non è solo l’abc del buon showrunner, ma è anche segno di una scrittura coscienziosa; insomma, imbastire tutto questo mal di testa temporale, per poi non giungere ad una concreta conclusione, scatenerebbe nello spettatore un comportamento da padre civile e moderno. D’altra parte, complicare ulteriormente le cose in una trama già complicata di per sé potrebbe creare l’effetto contrario e, invece di fomentare hype, potrebbe causare solo un consumo abusivo di tachipirina per l’emicrania contratta cercando di raccapezzarsi nel corso della narrazione. Così, con “Option Two”, la serie opta letteralmente per la seconda opzione: temporeggiare senza scadere in una battuta d’arresto nella trama orizzontale.
Analizzando il nucleo della puntata, è chiaro come i 42 minuti di girato siano interamente votati allo scontro del Team Coulson contro i Remorath, scelta che si dimostra vincente per diversi motivi. Vedendo i vertiginosi eventi confezionati nello scorso episodio, bombardare nuovamente lo spettatore con altre teorie cervellotiche sarebbe stato troppo.
Seconda osservazione, visto che è stato utilizzato questo termine, si può notare come tutta questa quinta stagione sia stata molto cervellotica per via di tutti i ragionamenti (degli spettatori e dei personaggi) che riguardavano la ricerca di una possibile soluzione alla rottura del loop temporale. Assistere a qualche episodio maggiormente incentrato sull’azione è altra cosa buona e giusta, poiché questo permette alle menti degli spettatori di rilassarsi ed essere più concentrati sul trimurti finale della quinta stagione.
Nonostante ciò, tra uno spargimento di sangue e l’altro, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. inserisce comunque in questa puntata delle piccole scene che sanciscono un’ulteriore progressione di trama, scene che non occupano la maggior parte del minutaggio o non sono eclatanti come le precedenti, ma che lasciano il segno per la loro cripticità o per il riutilizzo di elementi presenti nelle passate stagioni: caratteristiche, queste, inserite tutte nella sidequest di Daisy Johnson. Arrivati a questo punto, “Option Two” sembra semplicemente una puntata che fa da spartiacque tra il resto delle puntate e l’ultimo rush finale della stagione. Sì, ma anche no. Gli habituè del serial sanno ormai che la creatura di Jed Whedon e Maurissa Tancharoen non riesce a fare una puntata “normale”, e anche quando si palesa l’occasione per confezionare qualcosa di ordinario, la serie non riesce a trattenersi e deve comunque inserire una sequenza che prende in contropiede lo spettatore stupendolo.
Poco ma sicuro, “Option Two” verrà ricordata per i minuti precedenti alla post-credits scene con Daisy, poiché introducono nella serie – in maniera analoga proprio a quella di Quake – il tanto atteso Graviton in un momento e in una maniera del tutto inaspettata, oltre che coreografata in un modo spettacolare e incisivo. La sua introduzione – come si anticipava in apertura – permette di prendere più piccioni con una fava, dato che:
  1. Viene data ulteriore conferma al controllo creativo che lo show ha sugli elementi fumettistici in licenza, in linea con una legge non scritta della serialità: dare allo spettatore quello che vuole, ma non nel modo che vuole lui. Questa filosofia va sicuramente a scapito della fedeltà cartacea, ma su schermo il risultato è una grande resa e una capacità di coinvolgere lo spettatore assolutamente di prim’ordine;
  2. Si conclude una vecchia storyline in sospeso addirittura dalla prima stagione. Difficile dire se il serial intendeva introdurre Graviton proprio in questo momento, ma in entrambi i casi, vanno fatti i sinceri complimenti allo show per essere riuscito a trovare il momento giusto per il suo arrivo;
  3. Tale conclusione, non solo sancisce la fine di un cerchio, ma lascia anche intuire che con questa stagione gli showrunner vogliano proprio chiudere un’era dello show. Con queste parole non ci si riferisce necessariamente ad un series finale, quanto più alla voglia/necessità di chiudere una macro-trama che si è protratta per cento e passa episodi. Qualcuno potrà sicuramente definire l’arrivo di Graviton come puro fan service, ma in realtà è arrivato con un tempismo impeccabile.
  1. Glenn Talbot nei fumetti non diventa Graviton. Anzi, lui e Franklin Hall rimangono due entità ben distinte, soprattutto perché i due non avranno mai occasione di incontrarsi.
  2. Dopo l’introduzione di Talbot potenziato, la telecamera, ad un certo punto, inquadra un contenitore di gravitonium dove le ultime tre lettere sono oscurate dal sangue schizzato sopra di essa, lasciando leggibile solo il resto della scritta: “graviton”.
  3. Quando Daisy parla con Tony Caine riguardo “quello che sta succedendo a New York” si riferisce alla battaglia che i Vendicatori hanno intrapreso contro Thanos, visto che questa 5×19 è stata trasmessa lo stesso giorno in cui in America veniva rilasciato Avengers: Infinity War al cinema. E sì, questo è un tie-in con il terzo capitolo di Avengers.
THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Talbot is Hydra Graviton!
  • Team Coulson VS Remorath
  • Litigi in Casa Coulson
  • Sidequest di Daisy
  • Importanza pressoché nulla data al tie-in con Avengers: Infinity War
  • Qualcuno potrebbe aver da ridire verso il “tie-in” con Avengers: Infinity War


Con “Option Two”, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. riesce a temporeggiare senza congelare del tutto la trama, introducendo poi il tanto atteso Graviton. 42 minuti che permettono di stendere i nervi e riprendere il filo dell’intricata trama, ma che regalano allo spettatore anche momenti di autentico nerdgasm.
Una piccola postilla finale la dedichiamo al tie-in con Avengers: Infinity War. Sicuramente molti rimarranno delusi da un collegamento così distante e semplicemente citazionistico. In realtà, va bene così. Marvel’s Agents Of SHIELD ha già una sua trama di cui occuparsi e visto che i Marvel Studios se ne sono fregati della sua esistenza fino ad oggi è già tanto che la serie abbia dedicato anche solo un paio di secondi alla pellicola dei Fratelli Russo.

All Roads Lead… 5×18 1.67 milioni – 0.4 rating
Option Two 5×19 1.63 milioni – 0.4 rating

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6 Comments

  1. Solo io ho trovato il tie-in come una frecciatina alla divisione cinematografica? Dai, sembra palesissimo! 😀

    Se fosse una frecciatina, hanno fatto bene, perché quelle parole rispecchiano letteralmente la situazione di OGNI fan che si è aspettato un “it’s all connected” ed è rimasto puntualmente deluso.

  2. Ciao Starkiller! Grazie per il commento e complimenti per la citazione a Star Wars 😀

    Ma infatti ERA una frecciatina alla divisione cinematografica 🙂 come per dire: “si, lo sappiamo, ma non ci interessa granché, visto che a voi non interessa di noi…”. Nella recensione ho preferito toccarla piano e dare la stessa importanza che il serial ha dato al tie-in.

    Sai che invece io speravo e mi aspettavo che MAOS non dicesse nulla riguardo Infinity War? Troppo comodo ignorarli per tutto questo tempo e poi farsi vivi quando serve “un favore”. Non ci si comporta così.

  3. Ciao.. se davvero vogliono continuare ad ignorarsi sarebbe un peccato non vedere qualche personaggio scomparire… sarebbe una trovata interessante per lasciare gli agenti impreparati… magari sparirebbe anche il potente Graviton.

    Certo, fa strano che la bambina non abbia previsto l’arrivo di Thanos. Più bello era stato con l’altra veggente inumana che ha parlato di “uomini di metallo”. Ma forse, ancora, non era così separata la situazione.

    In tutto questo, comunque, penso che la soluzione migliore per vedere personaggi di serie TV (inclusa Netflix) a cinema sarebbe quella di cancellare la loro programmazione così da non dover fare i salti mortali per incastrare le storie a cinema con quelle del piccolo schermo.
    È una scelta drastica, ma al momento la vedo come l’unica….a meno di pianificare alla perfezione tutti gli eventi, le riprese, etc.

  4. Grazie! Sono sempre stato un fan di Starkiller, aka Galen Marek. 😀

    In merito al commento di Luca, mi sento in dovere di dire qualcosa. È vero, la bambina avrebbe dovuto/potuto prevedere l’arrivo di Thanos ma, a mio parere, lei – forse – ha deciso raccontare le visioni (disegnandoli) che includono solo e unicamente gli agenti.

    Dulcis in fundo, penso che la situazione di Infinity War sia assai complicata e bisognerà vedere in che modo intaccherà le serie tv Netflix (visto che non sono mai stati così “collegati” all’universo cinematografico, se non inserendo qualche banalissima frase, a differenza di Agents of SHIELD).

  5. Ciao Luca e grazie per il commento 🙂
    Come ha detto Starkiller precedendomi, credo proprio che Robin abbia elargito visioni legate solamente agli agenti SHIELD. Va anche detto che sappiamo proprio poco dei suoi poteri, quindi potrebbe essere tranquillamente uno di quei poteri fuffa e che funziona a metà (esempio, essere invisibile quando si è immersi nell’acqua). Quindi i suoi poteri divinatori potrebbero non essere di così ampia portata e limitarsi alla previsione di un nucleo contenuto.
    Va anche considerato che è una bambina e, solitamente, a quell’età i poteri possono essere si formidabili, ma non controllabili. Magari Robin non sa di Thanos perché non controlla abbastanza il suo potere e quindi non può fare previsioni su tutto. Oppure lo sapeva ma ha bellamente deciso di ignorare tutto e concentrarsi sulla missione del Team Coulson.

  6. Ri-ciao Starkiller e grazie per la doppia risposta (verso di me e Luca) 🙂
    Per il tuo dulcis in fundo, i vertici Marvel Studios continuano ad insistere col fatto che è tutto collegato, quindi credo dobbiamo solo attendere e vedere cosa tirano fuori.

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