Marvel’s Inhumans 1×07 – 1×08 – Havoc In The Hidden Land – …And Finally: Black BoltTEMPO DI LETTURA 4 min

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“È tempo di distruzione!” è il grido di battaglia proferito dalla Cosa dei Fantastici Quattro. Qualcosa è indubbiamente andato storto nella corretta comprensione del battle cry, perché vista la disastrosa condotta degli episodi in questa prima (e al 99% ultima) stagione, Scott Buck ha preso quella citazione come sua linea di condotta per Marvel’s The Inhumans (e sfortunatamente anche Marvel’s Iron Fist).
Alla fine di questi due episodi – rocambolesco e sciancato season finale soprattutto – la domanda che ci si pone è senza dubbio “perché?”. Ma non quel perché con un tono di ironia fatto per strappare una risata, ma quel perché fatto con serio interesse nel risolvere un dubbio. Nel corso dei suoi otto episodi, la serie non ha preso una decisione azzeccata che fosse una, dimostrando un perverso gusto per il trash e per delle decisioni narrative che sarebbero risultate fuori luogo anche in una rappresentazione del teatro dell’assurdo. Tutto è stato fatto così male che ogni elemento che va a formare gli organi e l’ossatura della serie, dalla regia con riprese dei combattimenti fatte come un copia-incolla per evidenziare l’incapacità generale alle interpretazioni pessime degli attori, si è dimostrato di discutibilissima qualità. “Havoc In The Hidden Land” si sbizzarrisce in voli pindarici tra Terra e Luna con altrettante discussioni filosofeggianti sul nulla ed un faccia a faccia stupidissimo tra Maximus e Black Bolt feat. Medusa che porta solo vantaggi al fratello rivoltoso, in “…And Finally: Black Bolt” invece emerge nuovamente una CGI deplorevole unita a tanti riempitivi utili solo ad arrivare ai fatidici 40 minuti. Tutti i personaggi, dal primo all’ultimo, si dimostrano delle bandiere che si muovono con il vento e che ostentano una caratterizzazione e un volere che però non gli appartiene, allo stesso modo non ci si può aspettare altro da un popolo che, con dei sovrani del genere, accetta di buon grado ogni cambiamento senza ribellarsi.
Forse per motivi di contratto o anche solo per non gettare tutto il lavoro di anticipazione fatto da Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., la serie si è fatta lo stesso: anche se non aveva più nulla da dire già in partenza. Questo ha dato vita ad una serie costruita con enorme controvoglia da parte di chiunque, contribuendo a creare il primo vero passo falso del Marvel Cinematic Universe. Qualcuno potrebbe avere da ridire e citerebbe nomi di serial poco riusciti come Marvel’s Luke Cage e Marvel’s Iron Fist (il cui showrunner è lo stesso maledetto Buck), ma almeno quelli avevano il pregio di essere un tassello di un piano studiato per dar vita ad una mitologia tutto loro. Marvel’s Inhumas, invece, sembra una serie fatta tanto perché qualcuno aveva detto che, prima o poi, si sarebbe fatta. E per di più, con un budget così basso da far sembrare ricca sfondata la Germania sotto la repubblica di Weimar.
Questo ha dato vita ad una serie di decisioni così sbagliate che la serie ha deturpato stuprato tutto ciò che rappresentavano gli Inumani, che nei fumetti hanno una caratterizzazione tutta loro e leggendoli si può veramente capire per cosa si possono differenziare rispetto agli altri; il serial invece si è impegnato solo per valorizzare l’idea che fossero effettivamente dei mutanti tarocchi e low-cost. Scott Buck sembra anche non aver capito le dinamiche basilari di un telefilm qualsiasi dato che:
  • canna completamente ogni tipo di tempistica;
  • introduce personaggi che non rappresentavano né minacce, né valori aggiunti;
  • prende svolte narrative che non portano a nulla;
  • avvilisce ogni tipo di climax costruito in ritardo.
Per fare qualche esempio, “…And Finally: Black Bolt” avrebbe dovuto essere il riscatto dei personaggi e il loro ritorno alla ribalta, specialmente per Freccia Nera, visto il titolo. Ed invece in un unico episodio si concentrano più cose che in precedenza non sono state fatte (e se sono state fatte, lo si è fatto male). Il rapporto tra lui e Medusa è sempre stato un elemento centrale nelle storie, oltre che molto approfondito dagli autori e necessario per la caratterizzazione dei singoli membri della coppia reale; qui invece è ridotto a romanzetto senza lodi ma con molta infamia: il risultato è una profondità della coppia reale pari a quella di un foglio di carta A4 . La lotta con il fratello Maximus, poi risolta a vino e tarallucci, e pure il finale in sé della serie è si una rivisitazione di un passaggio che ha luogo nelle storie, ma arriva con largo anticipo rispetto i tempi e rappresenta anche la vigliacca e codarda scelta di presentare un season finale che funge anche come series finale: un finale aperto che non sa né di carne, né di pesce.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Lockjow
  • Tutto

 

Si potrebbero dire tante cose come commento finale a queste due ultime puntate e sull’andazzo generale della prima (e speriamo ultima) stagione di Marvel’s The Inhumans. Si è scelto però di citare un famoso filoso e saggio del Marvel Universe, in quanto detentore di una frase in grado di riassumere in maniera breve ed esaustiva il pensiero di recensori e spettatori riguardo questa serie:

“Che sviluppo rivoltante.” 
(Ben “La Cosa” Grimm)

 

The Gentleman’s Name Is Gorgon 1×06 2.05 milioni – 0.5 rating
Havoc In The Hidden Land 1×07 1.96 milioni – 0.5 rating
…And Finally: Black Bolt 1×08 1.95 milioni – 0.5 rating

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