Mayans MC 2×05 – XquicTEMPO DI LETTURA 3 min

E’ evidente che l’intero episodio sia stato pensato dagli autori come una lunga preparazione per il trasporto finale di Adelita, tuttavia, la resa finale è veramente deludente.

Partendo subito dalle note dolenti, è da segnalare come nonostante la grande attenzione ai dettagli, risulta poco credibile l’estrema facilità con cui viene rintracciato il rifugio dove la leader dei Los Olvivados viene tenuta prigioniera e la rapidità con la quale viene architettata l’operazione di salvataggio da parte dei Mayans e di Galindo.

Inoltre, il character interpretato da Sarah Bolger risulta ad ora il meno convincente dello show di casa FX: Emily non riesce a bucare lo schermo, è sempre poco carismatica nonostante un buon screentime dedicatole, risultando per lo più fastidiosa e poco convincente, seppur ormai fondamentale nell’economia dello show, essendo diventata il punto di raccordo tra diverse sottotrame importanti.

Va sicuramente meglio invece per Potter e Adelita, senza dubbio i personaggi migliori dell’intera serie e il loro breve ma intenso confronto ne è l’ennesima prova. Infatti, la schiettezza dell’agente nei confronti della ribelle e l’intelligenza mostrata da questa, capace di guardare a tutto tondo le diverse trame politiche in atto, dimostrano come i due character insieme siano un punto di forza della creatura seriale di Kurt Sutter.

E’ da segnalare, inoltre, nonostante gli enormi problemi, come sia evoluto il rapporto tra i fratelli Reyes, i quali nonostante le difficoltà formano ormai un team affiatato, in grado di reggere la scena anche da soli, senza mai annoiare lo spettatore.

L’introduzione della politica messicana Montserrat Palomo, ennesimo tassello della complicata trama sutteriana, è sicuramente molto interessante e fa ben sperare per il futuro, con il coinvolgimento di un’altra figura istituzionale, che già in questa quinta puntata inizia ad agire concretamente, aiutando Alvarez e i Mayans, situazione probabilmente destinata a ripetersi nei prossimi appuntamenti.

Ebbene, dopo ben 50 minuti di preparazione, tattiche e strategie politiche, negli ultimi dieci minuti finalmente si arriva al fatidico spostamento di Adelita, con Potter che conscio dell’ambigua situazione di Galindo cerca di essere il più prudente possibile.

Tuttavia, nonostante sia assolutamente da apprezzare l’intelligenza politica e la scaltrezza strategica che portano Adelita a prendere la decisione di rimanere prigioniera, sicuramente la delusione è tanta sia per quanto riguarda i fatti accaduti (ben pochi) sia per la fase prettamente più action della puntata, praticamente inesistente, nonostante gli elementi presenti facessero ben sperare al riguardo.

L’episodio di per sé non è certamente brutto, con un trama sicuramente difficile da sviluppare visti i tanti personaggi e le relative sottotrame in gioco, tuttavia, con i 60 consueti minuti a disposizione si poteva fare sicuramente meglio.

Giunti a metà della seconda stagione, questo quinto episodio risulta ben al di sotto delle aspettative, soprattutto perché dopo ben 50 minuti di preparazione per il trasferimento del capo di Los Olvidados, a conti fatti non succede molto, salvo l’ennesima dimostrazione di quanto sia intelligente Adelita, una leader nata. La profondità e la mai banale evoluzione della trama orizzontale restano sicuramente i punti forti dello show ideato da Kurt Sutter, tuttavia, alcuni passi falsi, tra cui la poca riuscita di un personaggio come Emily e qualche sbavatura nello sviluppo di questa puntata, non permettono di valutare l’episodio oltre la sufficienza.