Dunque, questo è il terzultimo episodio di sempre di una serie TV, anzi, il terzultimo episodio di quello che è un universo narrativo che va oltre le cinque discutibili stagioni di questo spin-off. Sempre che non si inventino poi un qualcosa sui Grim Bastards o su Abel che va al college, per continuare a spremere quello che era un contesto televisivo assolutamente apprezzabile, dopo la fine di Sons Of Anarchy, e che ora è stato irrimediabilmente annacquato da questa sottospecie di soap opera dalla direzione narrativa totalmente confusa.
L’ottavo episodio (su dieci) continua coerentemente a mostrare sottotrame insulse, personaggi con cui è praticamente impossibile empatizzare, funerali cringe e – cosa di primaria importanza – famiglie sfasciate. Le famiglie sfasciate in Mayans MC sono importantissime.
EZ ASSOLUTAMENTE NON VA PARAGONATO A JAX
Continua la parentesi sull’odiosissimo personaggio. La fidanzata alla fine gli dice “you are losing me“, una delle frasi assolutamente più meta che potessero essere espresse nell’intero show. Il punto è che finora la lente di ingrandimento su Ez ha puntato dal lato sbagliato. Come poter continuare a fare paragoni con l’idealismo di Jax? Buona parte di SoA gioca sul dualismo shakespeariano tra il giovane ragazzo con una visione che insegue il fantasma del padre e chi ha soffocato la possibilità di mettere in pratica quelle idee: ovvero Clay. Finora si è guardato il tutto dal punto di vista sbagliato. Ez è un giovane Clay che mente, uccide, fa uccidere, si copre, per una voglia particolare di rivalsa personale. Per primeggiare e sopraffare gli altri.
Il momento di immensa ipocrisia al funerale di Creeper è ciò che ha fatto accendere la lampadina a chi scrive. L’arroganza di arrivare a prendersi la colpa in maniera ideale, quando in realtà la colpa è anche effettiva e materiale, non poteva non richiamare agli omicidi di John Teller, oppure a quello di Donna.
Per gran parte della serie madre si desidera vedere Clay morto, allo stesso identico modo si prova lo stesso desiderio per il giovane protagonista di questo spin-off. Che gli ultimi due episodi regalino almeno questa gioia.
SITUAZIONI DI FAMIGLIA A POCHI EPISODI DAL FINALE
A conclusione di una serie tv è normale che alcune sottotrame vedano la loro naturale chiusura, spesso con stravolgimenti degni di nota, altre volte anche no. In questo episodio, per esempio, si pensa bene di spendere una buona fetta di minutaggio per un confronto, probabilmente decisivo, tra papà Reyes e Miguel Galindo. Puntate e puntate di costruzione di personaggi, di scoperte di segreti, storie clandestine, uccisioni di madri, per poi giungere al più classico dei “quello non era mio padre ma c’è stato per me, tu invece mi hai abbandonato”. Così, completamente estrapolato dal contesto.
Non sarebbe una cosa strana immaginare che tutta questa parte di storia termini così, senza che i fratelli Reyes (tutti e tre) abbiano un qualche tipo di confronto. O meglio, potrebbero averlo, qualcosa potrebbe succedere, ma Miguel è ormai troppo in disparte nelle trame che contano affinché questo succeda con un senso vero. Ma non è detto che succedano cose con un senso vero.
Per quanto riguarda la storia inerente Gilly, sarebbero necessari più elementi a sostegno della memoria del recensore per commentare il tutto. Comunque, che sia abbastanza irrilevante al terzultimo episodio è sotto gli occhi di tutti.
RISOLUZIONI CHE HANNO RESO INUTILI TANTE SOTTOTRAME
Discorso a parte lo merita il tragico epilogo della bromance (come si dice al femminile?) tra Letty e Hope. Abbastanza logico, visto il personaggio, il suicidio di Hope, anche perché spalle all’autostrada non serviva tantissima fantasia per capire cosa stesse per succedere. Inevitabilmente Letty diventerà pedina importante per le dinamiche della storia, visto questo ennesimo lutto. Viene però da chiedersi quanto servisse il quantitativo di minutaggio a loro due dedicato, visto poi come è andata a finire.
Nota a margine per il membro dei SoA che per contrastare Isaac e salvare le due ragazze, come diversivo, spara a tutte le altre presenti nel club. Coerente.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Mancano due soli episodi al finale di questo infelice spin-off. Purtroppo anche i passi in avanti che erano stati fatti per delle drastiche risoluzioni sono state annacquate dalle solite inutili sottotrame.
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.