Mr. Mercedes 2×02 – Let’s Go RoamingTEMPO DI LETTURA 4 min

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Nella scorsa recensione si riportava come un buon risultato per Mr. Mercedes coincidesse senza possibilità di appello con un buon minutaggio del proprio villain. “Let’s Go Roaming” è la rappresentazione video di tale concezione: il personaggio portato in scena da Harry Treadaway è l’unico che riesce a bucare lo schermo e calamitare l’attenzione dello spettatore. Vuoi perché si è sempre bene o male più attratti dal cattivo che dal buono della storia, vuoi perché Brady risulta il personaggio meglio caratterizzato e più interessante tra tutti quelli trasposti nella serie fino a questo punto.
Lo stesso Bill, l’antieroe della storia, non riesce a convincere totalmente, questo perché proprio come la serie, senza villain non ha quasi senso di esistere. Il lavoro di detective privato che ha deciso di portare avanti con Holly è poco soddisfacente sotto una moltitudine di punti di vista ed uno di questi è sicuramente il fatto che le capacità deduttive dell’ex poliziotto sono oltremodo sprecate. E la mancanza di veri e propri casi di indubbio interesse non aiuta certamente.
Ecco quindi che Brady arriva in soccorso regalando al proprio pubblico una sequenza di scene che idealmente rappresentano la mente addormentata (o momentaneamente spenta) del giovane killer mentre cerca di prendere il controllo sia del suo corpo, sia quello della giovane infermiera Sadie che lo sta accudendo da diverso tempo. Come esattamente avvenga questo particolareggiato e minuzioso controllo di Sadie non è ben comprensibile, tuttavia meglio prenderlo per buono e non porsi troppe domande, proprio come si era detto nella scorsa recensione riguardo al possibile risveglio di Brady dopo il trauma patito.
Da annotare l’interessante costruzione della mente di Brady, alloggiata nel suo personale seminterrato dove era presente il suo bunker tecnologico, ma con alcune piccole accortezze: tra tutte sicuramente la tomba della madre, figura alla quale Brady è indissolubilmente legato; ma da anche la presenza della Mercedes con la quale si è fatto conoscere agli occhi di tutti, mettendosi in mostra per ciò che realmente è, un mostro cruento e spietato.
Giusto per guadagnare ulteriore tempo in scena e concludere la fase di introduzione ecco che Jerome fa ritorno nella propria città Natale. Ma non è un ritorno in grande stile e carico di gioia. O meglio, Jerome ha mentito spudoratamente al proprio padre e la grande festa con la quale viene accolto rappresenta sicuramente un velo di finzione che prima o poi dovrà cadere.
Il rendimento scolastico del ragazzo è notevolmente sotto le aspettative sia del padre, sia del giovane, è quindi giustificabile la bugia, visto e considerato il peso psicologico che Jerome prova sulle proprie spalle, costretto a non poter fallire per non recare dispiacere al padre.
E’ da capire se questo crollo nel rendimento sia soltanto momentaneo e dovuto a qualche sbandata estemporanea oppure se il tentato attentato alla mostra nella quale lui era presente e tutti gli avvenimenti in cui era stato coinvolto lo hanno definitivamente “rotto”. Il confronto tra Bill e Jerome, in cui entrambi colgono la menzogna nelle parole dell’altro, rappresenta un primo accenno di un cedimento da parte di entrambi. Resta da capire quando decideranno di fare i conti con i fantasmi del proprio passato e cercare di risollevarsi, tenendo ben presente che Jerome è giovane e forse più adatto al cambiamento, mentre per Bill il gioco inizia a complicarsi ormai. Specialmente se uno dei fantasmi del proprio passato non è nemmeno troppo un fantasma, ma piuttosto un ricordo che cerca di ritornare prepotentemente in auge.
Due personaggi quindi, quelli di Bill e Jerome, che devono riuscire a fare i conti con il proprio passato per poter organizzare al meglio il proprio futuro. Ed il possibile imminente risveglio di Brady non è sicuramente un qualcosa che possa rendere tutto più semplice.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il controllo di Sadie
  • La rappresentazione della mente di Brady
  • Harry Treadaway
  • Il ritorno di Jerome
  • Completato il percorso introduttivo iniziato nella scorsa puntata
  • Il controllo di Sadie
  • Slowmotion completamente casuali
  • Parentesi medica alquanto trascurata

 

Un secondo episodio che introduce nuovi elementi, ne tralascia altri, ma che in fin dei conti rappresenta una ottima seconda parte introduttiva che fa seguito a “Missed You”.

 

Missed You 2×01 ND milioni – ND rating
Let’s Go Roaming 2×02 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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