Mr. Robot 1×10 – Eps1.9_zer0-day.aviTEMPO DI LETTURA 9 min

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(saluto alla stagione da parte di Italian Subs Addicted)

Partiamo dal finale e dalla schermata in codice binario con la quale si chiude la puntata. Un bestemmione potrebbe essere echeggiato nella vostra stanza per come si è interrotto l’episodio ma, ad una più attenta lettura, tutti quegli 1 e 0 hanno un significato ben preciso perché compongono una frase. Un sito di traduzione da codice binario ad alfabeto è molto utile in tal senso: “be sure to stay tuned after the credits“. Il messaggio dei santi sottotitolatori, volutamente criptico, è in realtà un invito a partecipare al “End Of World Party” organizzato dal CEO della Evil Corp. Se non lo avete visto fermatevi e guardate il bellissimo piano sequenza di 3 minuti post crediti e poi continuate a leggere.
“Eps1.9_zer0-day.avi” è un season finale atipico che ha disatteso ogni aspettativa ma è esattamente in linea con l’impostazione voluta da Esmail per la serie e quindi non ci si deve meravigliare per l’imprevedibilità narrativa dimostrata, al contrario, bisogna gioirne. Durante la visione di questa puntata si ha la sensazione di guardare un episodio di congiunzione tra un prima e un dopo, una sorta di passaggio tra la prima e la seconda stagione, niente di più e niente di meno. D’altronde anche l’impostazione iniziale dell’episodio fa subito capire che non ci troviamo di fronte al classico season finale d’azione dove viene mostrato per filo e per segno il tanto agognato attacco hacker alla Evil Corp, tuttavia siamo anche distanti dalla definizione di “filler” perché, all’apparenza, potrebbe sembrare che non sia accaduto nulla, ma in realtà è successo di tutto.
Noi, esattamente come Elliot, ci destiamo nella macchina di Tyrell dopo 3 giorni dall’attacco che ha cancellato tutti i dati all’interno dei server, back-up compresi, e siamo completamente disorientati. Ci sono veramente tanti punti interrogativi che emergono sin da subito e certamente, direte voi, con il cliffhanger della scorsa puntata, sarebbe stato molto interessante vedere il ruolo ricoperto da Tyrell in questa operazione ma, probabilmente, questa è una storia che ci verrà spiegata nella prossima stagione e, quindi, per ora va lasciata nel dimenticatoio.
La domanda da porsi a questo punto, però, non è “come sia avvenuto l’attacco”, perché comunque si era già dibattuto a lungo su questo, piuttosto il quesito fondamentale deve essere: “e ora come reagirà il mondo?”. È su questo aspetto che Sam Esmail vuole porre l’accento e lo fa utilizzando tre differenti punti di vista: quello mediatico (quotidiani, telegiornali), interno (Angela) e soggettivo (Elliot). A livello mediatico l’impatto ha un’eco enorme e coinvolge tutti i paesi occidentalizzati e non, come è giusto che sia, il tutto mentre il popolo, dotato della mascherina che ricorda tanto “V Per Vendetta”, manifesta gioia ed aumenta il numero di estimatori della Fsociety. La distruzione dei database del più grande conglomerato al mondo ha un’importanza enorme e, come avviene anche in questi giorni con la crisi cinese nella finanza, c’è un effetto domino che coinvolge tutto e tutti. Mission accomplished.
Il perché di tanta rilevanza di Angela è stato fino ad ora uno dei (tanti) punti cruciali su cui si poteva riflettere. A parte aver assecondato Dark Army, permettendo di hackerare la All-Safe ed essere un punto di riferimento per Elliot (almeno nei primissimi episodi), il character di Portia Doubleday non è mai assurto agli onori delle cronache nonostante fosse spesso al centro dell’attenzione. La proposta della scorsa puntata di lavorare per Evil Corp aveva fatto subito insospettire, tuttavia era passata quasi in secondo piano poiché la concentrazione era massima e totalmente rivolta a Mr. Robot. Il perché di Angela in Evil Corp ora diventa più chiaro e permette anche di fare più di qualche supposizione circa la vera motivazione della sua assunzione, ma su questo torneremo più tardi, quando avremo chiare tutte le situazioni. Esmail sfrutta quindi l’inserimento di Angela per mostrare il dramma interno che si consuma tra dipendenti e i capi dell’azienda, un panico generale che dilania chiunque perché tutti sanno che non c’è rimedio a quanto è accaduto e il suicidio in diretta tv è fortemente esplicativo in tal senso. Il tutto per dare ancora più enfasi alle conseguenze dell’attacco.
Infine c’è l’ormai consueto punto di vista soggettivo di Elliot che coincide anche con il nostro punto di vista. Esattamente come lui, sappiamo veramente poco di quanto accaduto e siamo molto più interessati a scoprire che fine abbia fatto Tyrell piuttosto che come si sia svolto l’attacco a Evil Corp. Questo è un tocco di classe di Esmail, l’ennesima presa di distanza dai classici stilemi sceneggiativi per risultare totalmente diverso da tutti i suoi simili, e noi apprezziamo. Improvvisamente abbiamo anche noi il chiodo fisso di ritrovare Tyrell e tutto passa completamente in secondo piano trasformando la puntata in una ricerca spasmodica di un qualsivoglia indizio, sia una pen-drive all’interno di un paio di occhiali da sole o qualche criptica frase detta da Joanna Wellick. Inutile dire che il tutto scaturisce nell’immenso trip mentale da applausi che in un primo momento fa “resuscitare” Mr. Robot, mentre successivamente ci porta nei meandri della mente di Elliot, trascinandoci con lui fino ad una Times Square deserta in cui avviene uno dei monologhi più belli di sempre che merita di essere riportato. Il tutto ovviamente coadiuvato da una regia impeccabile (sempre di Esmail) che arriva a mostrarci per la prima volta come Elliot appare agli occhi degli altri mentre parla con il suo alter ego: brividi.

Is any of it real? 
I mean, look at this. 
Look at it! 
A world built on fantasy! 
Synthetic emotions in the form of pills, 
psychological warfare in the form of advertising, 
mind-altering chemicals in the form of food, 
brainwashing seminars in the form of media, 
controlled isolated bubbles in the form of social networks. 
Real? You want to talk about reality? 
We haven’t lived in anything remotely close to it since the turn of the century. 
We turned it off, took out the batteries, snacked on a bag of GMOs
while we tossed the remnants in the ever-expanding dumpster of the human condition. 
We live in branded houses trademarked by corporations 
built on bipolar numbers jumping up and down on digital displays, 
hypnotizing us into the biggest slumber mankind has ever seen. 
You have to dig pretty deep, kiddo, before you can find anything real. 
We live in a kingdom of bullshit, a kingdom you’ve lived in for far too long. 
So don’t tell me about not being real. 
I’m no less real than the f*cking beef patty in you eat.

Nella spasmodica ricerca di Tyrell c’è tempo anche per un breve ma intenso dialogo con Joanna Wellick, uno di quelli estremamente freddi, interlocutori, ma proprio per questo mastodontici. Sono state dette più cose senza parole che con, chiaro sintomo di una recitazione e di uno script veramente impeccabile. C’è da notare che fino ad ora si è sempre avuta una traduzione per le frasi dette in scandinavo ma quel “Hvis du har gjort ham noget, så slår jeg dig ihjel.” è rimasto intraducibile per scelta, fino ad ora: “If you have done something to him, I will kill you“. Così, giusto per farvelo sapere.
Come si diceva, “Eps1.9_zer0-day.avi” è un episodio che deve e vuole fare da ponte tra le due stagioni. Non è un reato e nemmeno una scelta discutibile, semplicemente un modo di fare serie che difficilmente si è visto fino ad ora e la scena post titoli di coda ne è la prova. Il piano sequenza è strutturato per dare il definitivo scossone e per offrire un quarto punto di vista sull’attacco della Fsociety, il tutto, semplicemente, grazie alla presenza di White Rose, presenza che fa scatenare una serie di ragionamenti ed ipotesi per via del ruolo fondamentale che ha avuto. Due sono le possibili spiegazioni che possono dare un senso a tutto questo: Evil Corp (Phillip Price) e Dark Army (White Rose) hanno un accordo oppure Dark Army (White Rose) sta facendo il triplo gioco con Fsociety e Evil Corp.
Il CEO di Evil Corp, Phillip Price, è parso fin troppo sereno nei vari dialoghi con Angela, impossibile spiegare quella serenità con quel “Except, of course, I have the full weight of the biggest conglomerate in the world behind me. You’ll come to realize that when you have that, matters like this, they tend to crack… under that weight“. Il drink sorseggiato con White Rose fa propendere per la prima ipotesi, quella che vede Evil Corp e Dark Army alleati ed il perché è presto detto: profitto. Tutto alla fine si riduce sempre a quello perché, come si diceva nel pilot, “There’s a powerful group of people out there that are secretly running the world. I’m talking about the guys no one knows about, the guys that are invisible. The top 1% of the top 1%, the guys that play God without permission“. Price e White Rose sono due di questi. Perdendo i dati e facendo ricadere la colpa su Fsociety, il prezzo delle azioni di Evil Corp è calato drasticamente e, come tutti i migliori investitori sanno, quando il prezzo crolla è il momento di acquistare. Ipotizzando un possibile back-up fatto da Dark Army, una volta ripristinate le informazioni, le azioni schizzerebbero in alto generando profitti giganteschi, ovviamente sia per White Rose che per Price. Se così fosse saremmo all’alba di una rivoluzione epocale.
Ad ogni modo Sam Esmail ha studiato, fatto i compiti a casa e ingannato tutti. Se la distruzione del più grande conglomerato del mondo risultava un’utopia, poi trasformatasi in realtà, è solo perché “the top 1% of the top 1%” lo ha voluto. E’ questo che vuole dirci Esmail. Ora ha un’altra stagione per spiegarlo e ingannarci ancora.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Assenza di Tyrell, croce e delizia
  • Salto temporale di 3 giorni: scelta audace e molto più introspettiva di quanto si potrebbe pensare
  • Dialogo Joanna-Elliot
  • Monologo Mr. Robot a Times Square
  • Piano sequenza finale, incontro White Rose-Price e relative elucubrazioni a riguardo
  • Visione esterna di Elliot mentre parla con Mr. Robot
  • Assenza di Tyrell, croce e delizia

 

Che sia un season finale atipico non c’è alcun dubbio, che divida il pubblico nemmeno. Sam Esmail, penna e regia di questo piccolo capolavoro, esprime tutto sé stesso, sviando ogni aspettativa e sorprendendo per audacia e scelte narrative. Si parlerà molto a lungo di questo finale, sicuramente per i prossimi 9 mesi.
Nel frattempo, è stato trovato su YouTube un filmato alquanto curioso, ve lo riportiamo in via eccezionale subito qui di seguito.

 

 

Eps1.8_m1rr0r1ng.qt 1×09 1.32 milioni – 0.5 rating
Eps1.9_zer0-day.avi 1×10 1.21 milioni – 0.5 rating

 

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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