Narcos: Mexico 3×06 – La JefaTEMPO DI LETTURA 3 min

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Narcos Mexico 3x06 RecensioneCon “La Jefa” Narcos: Mexico si avvia verso l’ultima metà di quella che è stata annunciata come stagione conclusiva dello show, iniziato nel lontano 2015 con il suo gemello colombiano. Infatti Narcos, nonostante il cambio titolo di facciata, può essere intesa come un’unica grande storia, con protagonisti che entrano ed escono dai propri territori, permettendo cameo vari che strizzano l’occhio allo spettatore.
Si assiste quindi all’incursione colombiana del cartello di Cali, che in questo episodio chiude ufficialmente i ponti con i narcos colombiani, preannunciando quindi la fine di un sistema ben organizzato.

CALI OUT


L’evento principale de “La Jefa” è sicuramente quello che riguarda il buon vecchio Pacho Herrera. L’accordo stretto solo un episodio fa tra Amado e il cartello dei fratelli Rodriguez Orejuela ha avuto vita breve. Amado, che per un breve lasso di tempo è stato il signore della droga più potente al mondo, vede sgretolarsi i suoi piani all’avanguardia sull’organizzazione del cartello di Juarez. La causa è l’interruzione della fornitura da parte dei suoi amici colombiani.
Oltre a questo si aggiunge l’affascinante pianista cubana a distrarre il boss di Juarez, che ha abbassato la guardia trascurando i tumulti messicani tra i suoi ex-soci. Amado ha commesso infatti l’errore di sottovalutare Tijuana, con Benjamin fuori dai giochi, senza pensare che c’è una nuova Jefa nella famiglia Arellano Felix: Enedina. Entra quindi in gioco un nuovo cartello, di Norte del Valle, che si occuperà di rifornire il circolo virtuoso di Juarez.

TIJUANA BRUCIA


Tijuana attualmente non è l’oasi felice che si era presentata nei primi episodi di questa stagione. L’assassinio del cardinale Posadas ha reso il clan degli Arellano un’organizzazione scomoda al paese, avendo toccato il potere più grande sulla faccia della Terra: la Chiesa. Ciò significa che l’esercito dà la caccia e monitora qualsiasi movimento, braccando ogni singolo membro del cartello. In più, la crescente figura di Amado ha estromesso gli Arellano. Prima dagli accordi con i colombiani di Cali e poi dal Norte del Valle, mettendo in una posizione scomoda il cartello di Tijuana.
A comandare in questo periodo buio però c’è una figura inaspettata, Enedina, sorella di Benjamin e Ramon, che è cresciuta di puntata in puntata ed ha preso le redini da quando Benjamin è stato esiliato. In questa situazione di crisi gli Arellano puntano a fare cassa, riscuotendo con la forza ogni credito e minacciando con forme di rappresaglia i clan rivali di Juarez e Sinaloa. Una nuova guerra, promessa da Miguel Angel Felix Gallardo nel season finale della scorsa stagione, sta sorgendo.

BETTER CALL WALT


Finalmente passa all’azione l’agente della DEA Walter Breslin, personaggio purtroppo non paragonabile ai suoi colleghi Peña e Murphy per presenza scenica, ma che comunque si sta riuscendo a ritagliare un posto nel cuore degli spettatori. Walt è adesso volontario americano tra le fila dell’esercito messicano. Si trova in prima linea contro il cartello di Tijuana e vede finalmente nascere quelle opportunità che ha piantato con pazienza.
Prima con Victor Tapia, poliziotto che si fa domande e, provato dall’ennesimo assassinio gratuito di una ragazza innocente, decide di infiltrarsi come talpa di Breslin all’interno della cerchia dell’anello debole di Amado: suo fratello, Vicente Carrillo. Dall’altro lato, invece, l’agente della DEA si fa trarre in inganno da Manny. Il giovane corriere di Ramon fornisce infatti informazioni false sulla posizione del boss di Tijuana, tendendo quindi una trappola all’esercito. Stavolta infatti Walt viene tradito dal suo informatore pagando il prezzo di diverse vite, ottenendo però l’arresto di Francisco, fratello maggiore degli Arellano Felix.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le contaminazioni con la serie originale
  • Tanta azione, valore aggiunto
  • La Jefa Enedina Arellano Felix
  • Episodi storici come l’assassinio di Colosio
  • Il lato investigativo dello show
  • Nulla di rilevante

 

Narcos: Mexico prosegue la sua narrazione su più linee, che iniziano a convergere verso le prossime puntate. Ogni storyline è ben definita e riceve lo spazio che merita, l’azione c’è ed è avvincente, i personaggi sono ben caratterizzati e lo spettatore viene sempre più coinvolto.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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