New Girl 2×14 – PepperwoodTEMPO DI LETTURA 3 min

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Chi abita in casa con altri ragazzi/e sicuramente si sarà ritrovato parecchio nella puntata di questa settimana di New Girl; la convivenza spesso non è facile, se si è fortunati si trova qualcuno di compatibile con cui condividere i proprio spazi, spesso però accade che ci si ritrova in casa persone completamente inaffidabili e a volte inquietanti, non dimentichiamoci che sono
pur sempre completi sconosciuti finchè poi non si vive tutti insieme. Ma se almeno un po’ci si comprende a vicenda alla fine si diventa come una famiglia, si conoscono le abitudini gli uni degli altri e sì, ci si prende anche parecchio in giro. Così il primo che scopriamo essere vittima dello spetteguless tra coinquilini è Winston e, soprattutto, il suo alzabandiera facile che spesso entra accidentalmente in contatto con gli altri. Questo fenomeno è anche meglio definito come “pogo”.
Ovviamente si scatena una guerra perché ognuno vuole essere messo al corrente del suo difetto più preso di mira dallo scherno, il pogo appunto, e così ne viene fuori che Schmidt ha delle unghie dei piedi molto dure e strane, Jess è considerata una “sotuttoio” e Nick viene visto come il loser della combriccola, ovviamente nel modo più affettuoso possibile, con i ragazzi che gli sfilano di nascosto i soldi dai pantaloni prima di fare la lavatrice.
Jess, alle prese con il nuovo lavoro, riesce finalmente a sentire una sorta di connessione conuno dei suoi studenti che si dimostra effettivamente non tanto male come scrittore e corre subito a vantarsene con i suoi amici; una volta letto il racconto, Nickinizia le paranoie e le congetture assurde che solo lui sa fare e così si trasforma in Julius Pepperwood, ex poliziotto ed ex marine di Chicago per indagare sul ragazzo. Scoperti gli scarabocchi del signor Edgar (piuttosto lugubri e inquietanti a dire il vero) si autoconvince ancora di più sul fatto che sia un assassino e trascina Jess a casa sua. Dopo maldestri, molto maldestri, tentativi di indagine riesce a persuadere anche Jess delle cattive intenzioni del ragazzo e così lei si ritrova da sola, in una stanza, con un ragazzo che crede uno psicopatico che vuole ucciderla, che le dice anche “mi sono ispirato a lei per il mio racconto, e ho pensato di uccidere il suo personaggio”. E ragazzi credetemi se dico che avrei scommesso 10 euro sul fatto che fosse veramente un serial killer…
Vogliamo parlare poi delle paranoie che ci hanno fatto venire? Un tizio che disegna cervi morti che sanguinano e un tuo amico che ti insinua nel cervello l’idea che ti voglia accoltellare perché tu sei il cervo, in realtà non aiuta di certo la visione oggettiva della situazione. A ben poco è valsa la parola d’ordine “apricots”, anzi forse è servita a far scappare terrorizzato il povero Edgar e Jess una volta giunta a salvare Nick, nel frattempo preso a palate dalla presunta madre poi rivelatosi compagna, ogni malinteso riceve una spiegazione, a parte il sacco (chissà cosa c’era dentro).
Posso dire con una certa soddisfazione che questo episodio è stata una rivelazione sia dal punto di vista delle risate, grassissime, sia dal punto di vista delle storyline che sono riuscite ad amalgamarsi più che bene tra di loro. Gli attori sono sempre più a loro agio nei panni dei personaggi che interpretano e quando interagiscono tra loro riescono ad innalzare il livello dello show e la differenza rispetto ad altri episodi c’è e si vede. Prendete appunti perchè puntate così sono da segnare nella lista dei “best of”. 

PRO:
  • Winston messo in fuga dopo il suo “pogo”
  • Le sopracciglia di Schmidt
  • Julius Pepperwood che si struscia su Jess
CONTRO:
  • Edgar (era inquietante)
  • La storia del tritone e del suo tri-figlio

In conclusione una puntata davvero divertente, si vede l’affiatamento tra gli attori, elemento molto importante affinchè le scene risultino un minimo credibili. Ma il bello di New Girl è che, per quanto assurdi possano sembrare questi personaggi e i loro atteggiamenti, non sembrano mai surreali, anzi sono perfettamente in linea con il loro essere ed è merito, senza dubbio, anche degli attori.

VOTO EMMY

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