New Girl 6×17 – RumspringaTEMPO DI LETTURA 6 min

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Si deve crescere, prima o poi, e lo devono fare ad un certo punto anche i personaggi delle serie tv, o almeno quelli delle serie tv alla New Girl. Lo hanno fatto i protagonisti di Friends, quelli di Dawson’s Creek, quelli di Beverly Hills; insomma ad ogni ruolo spetta un storia, una vita, un’evoluzione. La stessa sorte tocca ai nostri coinquilini che in un modo o nell’altro si trovano di fronte ad un futuro pieno di punti di domanda, intrappolati tra la voglia di fare scherzi e quella di diventare uomini e donne. Non è un caso che la più adulta in assoluto di New Girl sia Reagan, che non riesce a capire molte delle stranezze di questo microcosmo.
La Deschanel, a poco a poco, ha fatto virare le esistenze dei suoi personaggi – e quindi Schmidt e Cece si sono sposati e poi toccherà a Winston e a Aly -, e ora rende “in carriera” Schmidt e Jess. Sarà un cambiamento rapido e indolore? Sicuramente no. Nulla è semplice da accettare per la nostra protagonista.
Un incontro intorno ad un tavolo, come ne abbiamo visti tanti in New Girl, per dare una buona notizia, per far capire agli altri che è arrivato il momento.


“Ding, ding, ding”


Ci sono grandi notizie nel loft. Grandi cambiamenti. Dopo matrimoni, San Valentino, giorni del Ringraziamento e pranzi di Natale è arrivato il momento di festeggiare i traguardi lavorativi. Da una parte Schmidt dall’altra Jess. L’uomo, dopo tanti sforzi, è diventato il presidente del marketing (non televisivo e non radiofonico) della costa ovest, lei, dopo tanti sogni e tanto lavoro, è riuscita a realizzare il suo sogno, diventare Preside. La Peter Pan in gonnella viene però presa dall’ansia, caratteristica normale per il personaggio. Basta un blazer troppo stretto per temere di non essere in grado di ricoprire il ruolo, forse idea troppo “telefonata” ma sono proprio scene come questa a disegnare il suo personaggio – non a caso solo alla fine troverà un capospalla a sua misura.
La povera Jess è tormentata dal pensiero del domani e così, di notte, usa il suo kit da lavoro per aggiustare la giacca fino a confezionarne una con tre maniche. Taglia e cuci, cuci e taglia, ma la tensione di Jess non sembra attenuarsi, anzi. Come in passato, anche questa volta, è Nick a correre in suo soccorso. “Rumspringa” è il tour che Miller organizzava per Schmidt, teso per qualche esame, ed è proprio questa la soluzione a cui pensa il ragazzo per tranquillizzare l’amica: portarla a bere per dimenticare.
Nick è sempre Nick e lo capiamo un po’ meglio quando lo vediamo piccolo in un asilo vuoto; chi non sarebbe strano? Con una camera da bambino, nonostante sia un adulto, poco aderente alla realtà e poco avvezzo alle regole del vivere comune, il nostro è un completo disastro, ma fa sempre di tutto per i suoi amici, si prodiga per alleviare i loro disagi. Così per calmare Jess e non farle pensare al primo giorno di scuola, la risposta è Solvang, paese danese in cui si allestisce una festa dell’artigianato.

“When did it become a crime to rhyme all time?”

Con questo slogan Nick tenta di conquistare Jess, ancora troppo sobria per divertirsi veramente.
Tutto cambia quando i personaggi restano chiusi all’interno di una distilleria di acquavite, luogo in cui si “sposta la festa” quando gli stand chiudono. E’ proprio dentro quella prigione alcolica che la dinamica tra la coppia più amata (Jess e Nick) dal pubblico mostra il suo profilo migliore: l’indole incredibilmente (e stranamente) positiva di Nick si scontra con l’angoscia di Jess (godibile il momento in cui la ragazza stacca l’uccello di un orologio a cucù), l’atteggiamento infantile dell’uomo fa a pugni con quello adulto di lei. Mentre la prima pensa solo al fatto che non sarà presente al primo giorno di lavoro, l’altro pensa ad alleggerire l’animo dei suoi due amici. Si scontra la dinamica della prigione tout court con quella della follia comica: sono intrappolati ma la mente è libera di andare, sono costretti a urinare nelle bottiglie ma nel frattempo si ubriacano. A tenere insieme i disagi dell’uno (che inizia a dare di matto quando scopre che la sua ragazza ha ragione a definirlo infantile) e quelli dell’altra c’è Schmidt, che risolve i problemi scassinando la porta alla MacGyver col filo di ferro che ingabbia il tappo di una bottiglia.
Un’altra scena importante è quella all’interno della macchina in cui i due si parlano con sincerità, l’uno dà forza e sostegno all’altra, (che aveva ricoperto lo stesso ruolo nell’episodio in cui Miller ha presentato il suo libro) che a sua volta tranquillizza l’amico con parole giuste.
Ma c’è anche un altro “ding, ding, ding”, altrettanto forte per l’economia dell’esistenza del loft, ed è la notizia del ritorno di Rhonda (stagione 5) – la moglie di Winston, colei che ha fatto capitolare per scherzo uno dei personaggi più riusciti dello show – per firmare le carte del divorzio. Sarà difficile però. Rhonda adora gli scherzi e quindi si prende gioco in tutti i modi di Winston e Aly. Il personaggio della odiosissima moglie che arriva da lontano rompe tutti gli schemi, portando un’ironia che fa a cazzotti con quella dello show: lo scherzo terribile in cui dice a Winston di avere avuto un figlio da lui (ma in realtà è uno dei piccoli pazienti del cugino di Rhonda), quello in cui firma con l’inchiostro simpatico le carte del divorzio, quello di pessimo gusto in cui ingloba nel progetto anche Winston, Alys e Cece.
Interessante è il personaggio di Aly, che si dimostra essere una grande giocatrice nello “scherzi a parte” alla New Girl: se prima risulta una “perdente” agli occhi di Rhonda perché non ama gli scherzi, poi è lei la vincente poiché batte la Signora dei giochi. Solo nel finale di questa storyline esplode tutta la folle cattiveria di quel pagliaccio senza rispetto per niente e per nessuno e ad esplodere è anche lo sgomento della coppia che non sa cosa le toccherà in futuro.
Alla fine di “Rumspringa” le pedine si rimettono a posto, nessuno è troppo cresciuto, i nostri personaggi sono ritornati nella loro dimensione di sogno e irrealtà e hanno riportato anche gli spettatori in quella dimensione, a quando tutto è iniziato (il rapporto ritrovato tra Nick e Jess), a quando ogni componente del gruppo era pronto ad aiutare e sorreggere l’altro.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il rumspringa
  • Il blazer di Jess
  • La dinamica tra Jess e Nick
  • Lo scherzo di Aly nello scherzo di Rhonda
  • Rhonda
  • Il finale di stagione troppo vicino

 

“Rumspringa” è un buonissimo episodio con un piccolo grande problema: il personaggio di Rhonda, che potrebbe dare origine ad un circolo vizioso in grado di far sorridere una volta, diventando poi stancante. E poi c’è un grande fantasma: il finale di stagione.

 

Operation: Bobcat 6×16 2.13 milioni – 0.9 rating
Rumspringa 6×17 2.29 milioni – 1.0 rating

 

 

 

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