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Ci sono serie che passano intere stagioni senza sapere dove si sta andando, altre invece sono capaci di procrastinare fino all’inverosimile situazioni e avvenimenti con il solo scopo di creare cliffhanger che facciano parlare durante le pause. Poi, c’è Outlander. Innegabilmente, il modo di raccontare e di sviluppare la storia di Outlander è influenzato da un sentiero già tracciato dai romanzi di Diana Gabaldon, tuttavia, non si può negare come l’avanzare dello show targato Starz sia diverso dalla norma e, da un certo punto di vista, più propenso ad un procedere più immediato.
Come anticipato qualche episodio fa, gli episodi che stanno attualmente andando in onda hanno dato il via ad una terza fase di questa terza stagione: lanciando uno sguardo al recente passato, la season premiere appare come un ricordo ben lontano e sbiadito, un racconto che sembra appartenere a tutt’altra serie rispetto a quanto mostrato nelle ultime due puntate.
Non è solo l’ambientazione ad essere cambiata, ma l’intera percezione della storia e del suo sviluppo; dopo le prime due fasi di stagione che hanno analizzato rispettivamente prima la vita da separati nel tempo e nello spazio dei coniugi Fraser e poi un riavvicinamento organico e ben rappresentato tra i due, questo ultimo scampolo di stagione sta dando vita ad un ritorno al passato vero e proprio, trascinato da disavventure, intrighi e problematiche di ogni tipo che Jamie e Claire si apprestano ad affrontare insieme.
“Heaven And Earth” riprende esattamente da dove ci si era lasciati la settimana precedente, con quel colpo inaspettato (ovviamente valido solo per i non lettori) che vedeva Claire prendere forzatamente il largo; l’episodio, così come il precedente, rimane racchiuso perlopiù in una bolla che si manifesta attraverso il viaggio in nave, distante dalla storyline principale, lasciando quasi dimenticare che la rotta verso la Giamaica ha uno scopo ben preciso, ossia recuperare il giovane Ian.
Naturalmente, anche in questi episodi più “a sé stanti” Outlander non perde mai davvero la propria rotta, ricollegandosi a fatti accaduti nel recente passato e che inevitabilmente si rivelano meschine conseguenze ancora tutte da affrontare. Le accuse che aspettano Jamie all’arrivo in Giamaica vengono solo presentate, un accenno dei problemi che attenderanno l’Highlander appena toccherà terra che sa di anticipo per quello che potrebbe essere uno dei filoni di storia che aspetta i protagonisti nei prossimi episodi.
Mentre si aspetta la svolta che darà ufficialmente il via a questa nuova storyline, però, in questo episodio ci si prende un’ulteriore pausa, seppur inframmentata dalla scoperta sul mandato d’arresto nei confronti di Jamie; il resto dell’episodio è perlopiù una lente d’ingrandimento su Claire e sulla sua professione di medico, sempre attuale in qualsiasi epoca si trovi, evidenziata da quei tratti forti e tenaci che la contraddistinguono. Anche per Claire, tuttavia, il finale funge da motore vero e proprio dell’episodio, con l’ennesimo colpo di scena rilegato agli ultimi secondi che sa di promessa di vero movimento futuro.
Paradossalmente a quanto detto ad inizio recensione, dunque, nonostante la propensione di Outlander a lasciare rarissimamente punti morti nella trama, “Heaven And Earth” continua la pausa intrapresa della scorsa puntata: non propriamente puntate filler, ma più episodi di preparazione; un procedere al rallenty che non smorza l’entusiasmo in quanto sa molto più di “promessa” nei confronti dei prossimi avvenimenti. Dopotutto alla fine della stagione mancano solo tre puntate e l’odore del “colpo grosso” inizia ad aleggiare nell’aria.
Come anticipato qualche episodio fa, gli episodi che stanno attualmente andando in onda hanno dato il via ad una terza fase di questa terza stagione: lanciando uno sguardo al recente passato, la season premiere appare come un ricordo ben lontano e sbiadito, un racconto che sembra appartenere a tutt’altra serie rispetto a quanto mostrato nelle ultime due puntate.
Non è solo l’ambientazione ad essere cambiata, ma l’intera percezione della storia e del suo sviluppo; dopo le prime due fasi di stagione che hanno analizzato rispettivamente prima la vita da separati nel tempo e nello spazio dei coniugi Fraser e poi un riavvicinamento organico e ben rappresentato tra i due, questo ultimo scampolo di stagione sta dando vita ad un ritorno al passato vero e proprio, trascinato da disavventure, intrighi e problematiche di ogni tipo che Jamie e Claire si apprestano ad affrontare insieme.
“Heaven And Earth” riprende esattamente da dove ci si era lasciati la settimana precedente, con quel colpo inaspettato (ovviamente valido solo per i non lettori) che vedeva Claire prendere forzatamente il largo; l’episodio, così come il precedente, rimane racchiuso perlopiù in una bolla che si manifesta attraverso il viaggio in nave, distante dalla storyline principale, lasciando quasi dimenticare che la rotta verso la Giamaica ha uno scopo ben preciso, ossia recuperare il giovane Ian.
Naturalmente, anche in questi episodi più “a sé stanti” Outlander non perde mai davvero la propria rotta, ricollegandosi a fatti accaduti nel recente passato e che inevitabilmente si rivelano meschine conseguenze ancora tutte da affrontare. Le accuse che aspettano Jamie all’arrivo in Giamaica vengono solo presentate, un accenno dei problemi che attenderanno l’Highlander appena toccherà terra che sa di anticipo per quello che potrebbe essere uno dei filoni di storia che aspetta i protagonisti nei prossimi episodi.
Mentre si aspetta la svolta che darà ufficialmente il via a questa nuova storyline, però, in questo episodio ci si prende un’ulteriore pausa, seppur inframmentata dalla scoperta sul mandato d’arresto nei confronti di Jamie; il resto dell’episodio è perlopiù una lente d’ingrandimento su Claire e sulla sua professione di medico, sempre attuale in qualsiasi epoca si trovi, evidenziata da quei tratti forti e tenaci che la contraddistinguono. Anche per Claire, tuttavia, il finale funge da motore vero e proprio dell’episodio, con l’ennesimo colpo di scena rilegato agli ultimi secondi che sa di promessa di vero movimento futuro.
Paradossalmente a quanto detto ad inizio recensione, dunque, nonostante la propensione di Outlander a lasciare rarissimamente punti morti nella trama, “Heaven And Earth” continua la pausa intrapresa della scorsa puntata: non propriamente puntate filler, ma più episodi di preparazione; un procedere al rallenty che non smorza l’entusiasmo in quanto sa molto più di “promessa” nei confronti dei prossimi avvenimenti. Dopotutto alla fine della stagione mancano solo tre puntate e l’odore del “colpo grosso” inizia ad aleggiare nell’aria.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Secondo episodio di fila della stagione meno accattivante del solito, ma dopo quanto fatto finora e con delle più che allettanti premesse verso gli ultimi episodi, non ci si può certo lamentare.
The Doldrums 3×09 | 1.49 milioni – 0.3 rating |
Heaven And Earth 3×10 | 1.23 milioni – 0.2 rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.