Un antico proverbio recita così: “a fare del bene ai somari si prendono calci“. Si sa, i proverbi alla fine hanno sempre un fondo di verità applicabile nelle varie situazioni della vita. In questo caso, il suddetto proverbio ben si presta invece a rappresentare la parabola di Lord John Grey.
Una concatenazione di eventi, quella che riguarda questo personaggio, iniziata tante stagioni fa, ma sempre legata a doppio filo con il destino di Jamie e Claire. In questo episodio, arriva l’epilogo più rappresentativo del proverbio citato, in un turbinio di situazioni che rendono la puntata degna delle peggiori telenovelas.
SALVATE IL SOLDATO JOHN
Non è la prima volta che Lord Grey corre in aiuto dei coniugi Fraser o di qualsiasi membro della loro famiglia. Sin dall’inizio, il suo amore non corrisposto verso Jamie ha portato l’uomo a nutrire un forte affetto verso la famiglia Fraser. Un legame che si è sicuramente rafforzato quando John ha preso in carica la crescita di William, crescendolo con amore e guidandolo con i più sani principi. Nel corso delle stagioni, poi, infiniti sono stati gli interventi di John in favore dei protagonisti di Outlander, con Brianna subito unitasi al coro quando chiese all’uomo di sposarla per protezione.
Un elenco, questo, utile per ricordare in maniera approssimativa la disponibilità sempre presente di Grey e, quindi, sottolineare in maniera perentoria quanto ingiusto è apparso il trattamento da lui subito in questo episodio. Ci potrebbero anche essere le attenuanti del tempo, in una realtà in cui il tradimento poteva essere “affrontato” dagli uomini in questione a mo’ di duello. Eppure, tutto questo non basta per giustificare il modo in cui Jamie ha trattato John. La scazzottata poteva dunque anche starci, ma la conseguente consegna di Grey nelle mani dei ribelli, lasciando il destino di quest’ultimo in bilico, non è sicuramente accettabile.
Ma in realtà, è tutto l’episodio a non essere accettabile. Una concatenazione di eventi, sulla scia dello scorso finale, che rendono il tutto oltremodo grottesco, dando vita ad una sceneggiata che allontana Outlander dalla sua vera essenza.
WILLIAM E GLI ALTRI
Ad apparire fuori luogo, però, non è solo il comportamento di Jamie. Sconvolto dalla notizia dei suoi veri natali, anche William in questo episodio regala momenti di comportamento fuori dalla sua norma. Sicuramente, una reazione emotivamente forte appare sacrosanta dal punto di vista umano, eppure, alcune esagerazioni hanno confermato la piega più da sceneggiata che Outlander sta sfruttando maggiormente negli ultimi episodi. William fuori controllo, che fa arrestare Ian e poi se la prende con chiunque incroci il suo cammino, rendono la situazione troppo carica, rischiando di farle perdere credibilità.
A questo va aggiunto il confronto tra Jamie e Claire, anch’esso quasi paradossale che lo spoglia quasi di serietà. Un affrontare gli eventi, dunque, che sembra stia sfuggendo di mano agli autori, capaci in passato di raccontare drammi famigliari e personali in maniera più naturale e che, invece, ora sceglie una strada più “macchiettistica” provocando, però, solo un disturbo narrativo nello spettatore.
Tutti questi elementi, poi, tolgono spazio a quella che doveva essere la trama principale di questa parte di stagione. Con Jamie e Claire ormai senza più una storia importante da raccontare, sembravano Brianna e Roger a dover portare avanti la tradizione, seppur con esagerazioni narrative discutibili (la presenza del padre di Roger nel passato). Tuttavia, anche questa trama sembra procedere a rilento, con episodi interi in cui gli eventi vengono bloccati. Insomma, non si capisce davvero che strada ha deciso di intraprendere Outlander in quest’ultima parte del suo cammino.
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Ancora quattro episodi al finale di stagione, ma al momento non si capisce ancora che storia Outlander stia raccontando.
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.