Ozark 1×02 – Blue CatTEMPO DI LETTURA 3 min

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Aplomb. Aplomb everywhere e con una ricercatezza invidiabile. “Blue Cat” è infatti l’esempio perfetto della descrizione che si può trovare sul dizionario della parola sopra menzionata, grazie ad un perfetto mix di espressioni facciali, calma glaciale e situazioni che farebbero sbottare anche il buddhista più calmo. La magia di Ozark, finora, sta tutta in questa catena di azione e reazione che non si esemplifica ed esterna come normalmente ci si potrebbe aspettare. Marty Byrde non è evidentemente il genere di persona che mostra i suoi sentimenti ma è uno stratega (un po’ acerbo) con una calma glaciale che attrae a sé l’attenzione dello spettatore. E d’altronde non potrebbe essere altrimenti visto come ha saputo reagire a tutti gli eventi che si sono verificati in questi due episodi.

Marty Byrde: And we are not husband and wife anymore.
We’re just business partners.
And our job is to raise those kids.
But you’re absolutely right that I share some blame for this.

[…] In fact, the satisfying sound of your lover smacking the pavement is the only thing that gets me to sleep every night.

Tuttavia, per quanto si possa provare ad accostare i character di Byrde e di Walter White (il più simile valutando il plot di base della trama), bisogna pur sempre evidenziare come il primo sia in realtà meno macchiavellico dell’altro, vuoi per essersi trovato in una situazione impronosticabile, vuoi perché non era stato mai abituato a pensare così tanto nel lungo periodo. Certo, ci sono dei momenti in cui emerge tutta la sua freddezza (il confronto con la famiglia Langmore nella casa sul lago) ma ce ne sono anche altri in cui la lungimiranza lascia il posto alla normale reazione (tentativo di suicidio). Per chi ha visto Sneaky Pete però si può riscontrare anche qualche caratteristica comune al character di Giovanni Ribisi, tanto da poter vedere in Marty un mix dei due personaggi, quasi come se fosse un Pete White/Walter Murphy. E non è assolutamente una nota di demerito, anzi.
Cosa si può dire quindi di Martin Byrde? Finora si può etichettarlo come una persona pacata, scrupolosa, molto intelligente ma anche non così forte da poter sopportare tutto lo stress che si è visto finora.

Charlotte Byrde: Mom, what are we doing here?
Wendy Byrde: Your father’s laundering money for a Mexican drug cartel.

Visto quanto successo nella series premiere e quanto detto nella stessa recensione, “Blue Cat” non poteva che fungere da starting point per i Byrde, uno starting point un po’ lento in alcuni passaggi (gita in barca con i due ragazzi, ricerca di persone su cui investire) ma che sorprende anche per la vivacità e rapidità con cui viene già rubata una valigetta con i soldi di Del Rio. In “Blue Cat”, visto che è ormai passata la fase di MacGuffin, si può quindi approfondire i personaggi anche imparando a conoscere il nuovo contesto in cui i Byrde si ritrovano e, in tal senso, la rivelazione a mo’ di doccia fredda nel finale è un’ottima svolta per allineare tutta la famiglia circa gli eventi e le motivazioni che hanno portato al trasferimento in Missouri.
Grazie alle attività di ogni membro della famiglia Byrde si passano in rassegna praticamente tutti quegli individui che, presumibilmente, nel corso delle prossime 8 puntate si riveleranno in qualche modo chiave per il riciclaggio di denaro. Nel bene e nel male. Come ogni classica puntata introduttiva non ci si può attendere moltissimo ma è apprezzabile che si sia riusciti a spingere la narrazione in situazioni al limite (confronto nella casa al lago) e molto forti (tentativo di suicidio). Certo non si è mai veramente temuto per la vita di Marty ma il modo in cui tutto è stato scritto vale da solo il viaggio. E va comunque ricordato che alla fine questo era un doveroso rito di passaggio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Regia di Jason Bateman sublime soprattutto nelle inquadrature sulla scogliera
  • Tentativo di suicidio
  • Marty VS Langmore family
  • Buona introduzione di Ozarks
  • Alcuni momenti lenti
  • Laura Linney continua a non convincere nella recitazione

 

È stato fatto il meglio possibile con gli obiettivi che ci si era prefissi. Bravi tutti.

 

Sugarwood 1×01 ND milioni – ND rating
Blue Cat 1×02 ND milioni – ND rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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