Pearson 1×02 – The SuperintendentTEMPO DI LETTURA 3 min

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Pearson 1x02 - The SuperintendentI’d like to introduce Jessica Pearson. Ms. Pearson played a critical role in putting this deal together and she’ll be an important part of my administration going forward.

In questo secondo appuntamento Jessica ha qualche minuto meno in scena per lasciare spazio ai suoi più importanti comprimari, cioé il sindaco Bobby Novak e i parenti di Chicago. In una città non propriamente pronta ad accogliere a braccia aperte la nuova venuta, a questi ultimi tocca informare Ms. Pearson di come si viva al di fuori del dorato mondo delle fusioni fra multinazionali e dei contratti sportivi miliardari. Soprattutto quando le sue indagini private la portano a intralciare la stipula di un contratto fra il comune e le forze dell’ordine, le quali rispondono scatenando un’epidemia di “blue flu”, cioè con poliziotti che si danno malati in massa, rendendo ancor più pericolose, giorno e notte, zone già degradate della città. Questo, fra l’altro, getta nuova luce sul personaggio di Keri, la quale, provenendo da una famiglia di tutti poliziotti, si è molto dedicata a portare l’accordo a buon fine.
Simon Kassianides definisce il suo Bobby Novak “un uomo che ha idee precise su quali limiti non vadano superati”. Chissà se si inserisce in questa categoria il non voler passare la serata con Keri perché, insomma, a casa ci sono famiglia e figli che non vede da un po’. Sempre secondo Kassianides, questo è proprio il tema di fondo di tutto lo show: come ci si deve comportare quando l’arte del compromesso non vale più, quando bisogna fare la cosa giusta per il semplice fatto che è giusta, anche in uno sporco mondo come quello della politica di Chicago.
Lo spettatore può conoscere un po’ meglio anche la figura di Nick d’Amato, la quale non assume toni pienamente rassicuranti. Si potrebbe anzi sospettare sia lui lo stalker di Jessica, la quale ogni tanto si sente seguita, spiata e fotografata.
Un personaggio, per ora, rimasto nell’ombra e poco definito è il capo dell’ufficio stampa del comune, Derrick Mayes. Di lui non si sa praticamente niente e non gli viene riservato molto tempo in scena, né si è ancora trovato in situazioni cruciali. Si spera possa assumere un ruolo più funzionale, già dalla prossima puntata, prima di far propendere gli sceneggiatori per la sua cancellazione.
Il finale riserva tocchi quasi da favola: il problema con le forze dell’ordine viene risolto stornando soldi destinati a ricche speculazioni edilizie, mentre la neo licenziata Yoli Castillo viene assunta da Jessica come sua assistente. Sarà da vedere se Miss Castillo le darà preziosi consigli per evitare gli ostacoli peggiori nella nuova via intrapresa o vincerà la sua propensione a diffondere sui social media opinioni poco gradite al datore di lavoro. Per il momento, restano i godibili dialoghi in spagnolo fra le due e si può notare come in politica valga la stessa regola valida nel mondo del crimine: conoscere il più possibile i propri sottoposti e la rete dei collaboratori.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Bobby Novak alla ribalta
  • Angela e la sua famiglia
  • Happy end
  • Lo stalker di Jessica
  • Derrick Mayes poco incisivo
  • Ancora da trovare il bilanciamento tra il glamour ereditato da Suits e un ambiente “più realistico”

 

Tra la ricerca di toni più realistici e il desiderio di non perdere il tesoretto di fans acquisito con Suits, questo show sembra non avere ancora ben deciso cosa fare da grande. Le vicende sono mediamente interessanti e scorrevoli, si incastrano l’una nell’altra spingendo lo spettatore a vedere l’episodio successivo, ma manca il picco, il momento qualificante che lasci il segno. Per ora, quindi, il voto resta sulla sufficienza in attesa di vedere quali soluzioni adotterà Jessica per riarredare il suo nuovo ufficio, elevandone il livello per portarlo il più vicino possibile a quello a cui era abituata a New York.

 

The Alderman 1×01 0.57 milioni – 0.12 rating
The Superintendant 1×02 0.56 milioni – 0.11 rating

 

 

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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