Perpetual Grace LTD 1×07 – Bull FaceTEMPO DI LETTURA 6 min

/
0
(0)

Giunti alla settima puntata della prima stagione (che si spera non sia l’ultima, anche se Epix non ha ancora comunicato nulla in merito), gli spettatori avranno ormai capito come la  più grande qualità di Perpetual Grace LTD non sia propriamente rappresentata da un ritmo incalzante e sostenuto; al contrario, lo show si è sempre caratterizzato per una velocità alquanto ridotta. Questo elemento, già presente nelle puntate contenenti importanti evoluzioni a livello di trama, non può che trovare la sua sublimazione nelle cosiddette puntate di transizione, ossia degli episodi che hanno lo scopo di preparare il terreno per le future evoluzioni. Pensandoci bene, era abbastanza ovvio che “Bull Face” sarebbe stata molto transitoria: dato che una grande storyline si era chiusa (ossia la detenzione di Ma e Pa ad Hermosillo, con tutti gli sviluppi che ne sono poi conseguiti), un’altra doveva entrare in una fase successiva (la storyline principale, con l’arresto di New Leaf e il tentativo di ottenere i soldi) e, infine, un’altra ancora doveva finalmente entrare nel vivo (il misterioso Donald DeLoasch). Si trattava, dunque, di una scelta quasi obbligata, alla quale sono sottoposte sostanzialmente tutte le serie tv; la differenza tra quelle di alta qualità e quelle inferiori, però, può emergere anche (se non soprattutto) in questi frangenti, perché 45 minuti con pochi avanzamenti di trama possono davvero sembrare eterni allo spettatore. Steve Conrad e Bruce Terris, invece, sono riusciti a confezionare ancora una volta una puntata di tutto rispetto, la quale riesce a intrattenere e ad esaltare i noti pregi dello show, come la sceneggiatura e la regia.

“Two young men. Byron Brown. Donald James DeLoash. Aged 8. Donald was younger. By five months.”

Negli episodi precedenti, alcuni brevi spezzoni mostravano un signore inglese di una certa età che usciva di prigione e chiedeva un passaporto per andare a trovare un vecchio amico. Come prevedibile, e come confermato dallo stesso signore inglese, si tratta di una persona con una fedina penale di una lunghezza considerevole e che ha dei trascorsi con Byron/Pa.
Finalmente questa storyline, la quale è senza dubbio potenzialmente molto interessante, è entrata nel vivo e l’inizio non è stato certo malvagio: la scena nel Cash Cab, probabilmente, non è la più originale ed innovativa dello show, dato che lo spaesamento di chi è stato a lungo in carcere nei confronti di alcuni elementi della pop culture contemporanea (come la famiglia Kardashian) è stato utilizzato molte volte. Nonostante ciò, la messa in scena è ben congegnata, anche grazie ad una sceneggiatura che si conferma come uno dei punti forti dello show. Ora che ha ottenuto i soldi necessari per il suo piano, DeLoasch diventerà un fattore importante nello sviluppo delle varie storyline. Inoltre, va sottolineato il flashback relativo all’omicidio commesso nel 1953 da Byron e DeLoasch, il quale mostra in modo eloquente, ma al tempo stesso non appariscente, la crudeltà del loro gesto, rappresentata da quel settimo lenzuolo. Inoltre, probabilmente questo flashback sarà solo il primo di una serie di frammenti dell’infanzia dei due signori inglesi, i quali si riveleranno preziosi nella delineazione di entrambi i personaggi.

“Go. Go up there and tell your dad you’re okay and give him this fucking awesome Father’s Day Fresh Sombrero, and, man, just see the look on his face. Alright, and, man feel how fucking hard he hugs you, ‘cause he’s not crazy like my dad. He’s just drunk. He can stop that. Give him a chance. You bought it. You kept it fresh. Because you love him.”

Se Pa e Ma, in questa puntata, sono relegati ad uno screen time abbastanza ridotto (cosa che cambierà nei prossimi appuntamenti, data la situazione nella quale sono capitati), lo stesso non si può dire di James e dei personaggi che ruotano attorno alla sua opera. Innanzitutto, la dichiarazione di Scotty Scholes conferma la disonestà dei coniugi Brown e, soprattutto, toglie un ipotetico ostacolo al piano di James e Paul, nel caso in cui Scotty avesse deciso di denunciarli. Inoltre, anche il vero Paul diviene un meccanismo del sempre più elaborato piano, grazie alla sua opera di persuasione dello zio; questa sua azione ha successo perché si raggiunge l’obiettivo prefigurato (interrompere la collaborazione con Wesley) ma, al tempo stesso, crea un nuovo problema. A questo proposito, siamo fiduciosi nel fatto che anche la risoluzione del problema relativo ai corpi per il funerale di Pa e Ma sarà elaborata e in perfetto stile Perpetual Grace.
Tutti questi aspetti hanno il loro peso, ma l’elemento principale della puntata è rappresentato dal rapporto tra James e Glenn; sostenuto da una grandissima sceneggiatura e da due ottime interpretazioni (non solo Jimmi Simpson, ma anche il giovane Dash Williams), il loro dialogo è semplice e profondo e contribuisce in modo importante alla delineazione dei due characters; in particolare, si conferisce a James un elemento di umanità che, nonostante le azioni compiute, è attribuito a tutti i personaggi principali dello show, ad eccezione di Paul. È indubbio, infatti, che le situazioni siano rappresentate in modo da passare il messaggio che Paul sia il villain e che James e Pa/Ma, nonostante si trovino su fronti opposti, siano i personaggi per i quali parteggiare. Bisognerà vedere se, nelle prossime puntate, questa sensazione verrà confermata.
Per quanto riguarda i progressi di trama, il segmento più interessante è quello che vede protagonisti New Leaf e Wesley. New Leaf (protagonista anche di un cold opening di assoluto livello), infatti, non solo riesce a persuadere Wesley a liberarlo, ma è anche pronto ad uccidere James, vista la morte dei genitori. Le sue vicende relative alla LensCrafters, poi, confermano come la cura di questi piccoli frangenti di puntata rappresentino la vera forza dello show. Wesley, inoltre, non è un pericolo da sottovalutare, dato che il sombrero lo convince a continuare ad indagare (qui c’è tutta l’amara ironia che caratterizza Perpetual Grace: James si commuove e dice a Glenn di dare il sombrero al padre ma di dirgli di non indossarlo, dimenticando che il signor Pirdoo non sia l’uomo più affidabile del New Mexico).
Insomma, tutte le tessere sembrano pronte per dare il via alla seconda fase dello show e la speranza, ovviamente, è che si mantenga il livello di queste prime sette puntate.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • DeLoasch
  • “Bull Face”
  • James e Glenn
  • Il sombrero
  • La spiegazione di New Leaf a Wesley
  • Nuovi guai per Pa e Ma
  • Si tratta pur sempre di una puntata di transizione, con tutto quello che ne consegue

 

Anche in una puntata di transizione, Perpetual Grace LTD si conferma uno show di tutto rispetto, nonché la più bella sorpresa di questo 2019 televisivo. Per questo motivo, non possiamo che ringraziare Epix.

 

When Doves Cry 1×06 ND milioni – ND rating
Bull Face 1×07 ND milioni – ND rating

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

Precedente

Yellowstone 2×04 – Only Devils Left

Prossima

La Casa De Papel 3×01 – Hemos Vuelto

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.