Person Of Interest 4×04 – BrotherhoodTEMPO DI LETTURA 4 min

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Person Of Interest oramai è una certezza. Serie caratterizzata da una scrittura stratificata, profonda, che soddisfa anche lo spettatore più esigente, mescolando concetti e idee altissimi, intrecciando tecnologia e filosofia. Person Of Interest è completo, coraggioso, come coraggiosi sono i suoi protagonisti. Oramai l’abbiamo capito, ce lo hanno ripetuto fino allo spasimo, il mondo seriale di Reese e compagni non è più lo stesso, tutto l’universo è costruito e si muove in maniera diversa dalle precedenti stagioni: le vite dei nostri eroi, la “Divinità” che tutto controlla e tutto decide, Dopo aver trovato un nuovo modo per comunicare, un nuovo rifugio e nuovi “finanziamenti” con “Brotherhood” – così si chiama l’organizzazione criminale che opera in queste prime puntate -, il quarto episodio, scopriamo il nemico pubblico di questa stagione, la Fratellanza appunto, capeggiata da Dominic.
“Brotherhood” si apre con un altro numero inviato ai nostri dalla Macchina. Altro giro, altra corsa. Questa volta tocca a Malcom e Tracie Booker, ricercati dalla Fratellanza, perché derubata da loro di un’ingente somma di danaro. Dopo “Wingman“, si ritorna al Person Of Interest di sempre, realizzando un episodio con ritmo teso, intersecando con ingegno e sagacia la trama di “Brotherhood” (lo scioglimento del caso del giorno) alla scoperta del villain dell’intera stagione: Dominic. Shaw, Reese e Finch, ciascuno a loro modo e con la propria indole, mettono in scena il meglio di ciò che sono e di ciò che possono fare. La forza vivace e attiva di Shaw – in questo personaggio ci sembra di rivedere molto del John della prima stagione -, la capacità carismatica e volitiva di Reese, l’umanità “logica” e scientifica di Finch sono al servizio di questo quarto episodio. La donna, muscoli d’acciaio e trasudante adrenalina, tenta con le armi a sua disposizione di scoprire quanto più possibile sul fantomatico Dominic, tenendo in pugno (?) il gigante Mini – nessun nome è mai scelto a caso.
La scoperta della vera identità di Dominic è costruita, come spesso capita in Person Of Interest – si pensi ad esempio a come abbiamo conosciuto Elias o Root -, secondo un modello ormai noto e caro agli spettatori. Ci vengono consegnati, sparsi lungo tutto “Brotherhood”, indizi, capaci di creare alla fine un puzzle completo: Dominic è proprio (do)MINI(c); forse lo si può capire fin dal principio chi è il “cattivo”, ma poco importa perché il tutto è cucito con così tanta grazia e maestria da non lasciare sazi, ma desiderosi di sapere solo come andrà avanti la storia e cosa ci riserverà il futuro.
Nel frattempo Harold ha un nuovo faccia a faccia con Elias; ebbene sì, è proprio il caso di dirlo, a volte ritornano e ne avevamo sentito la mancanza. Abbiamo già incontrato il personaggio in questa quarta stagione, ma vedere Finch e Elias, di nuovo l’uno di fronte all’altro, come in quella famosa partita a scacchi, produce “nostalgia” e speranza. Ci aspettiamo che questi nuovi equilibri portino episodi sempre più godibili, in fin dei conti la curiosità dell’ex nemico (parafrasando: “come mai avete cambiato i vostri metodi di lavoro?”) dovrà essere in qualche modo soddisfatta ed a spiegargli tutto sarà sicuramente Finch, che per ora si è limitato ad un relativamente vago “The world has changed“.
Infine c’è Reese, consapevole di non doversi far scoprire da Samaritan, altrimenti metterebbe in pericolo anche i suoi amici/compagni, la sua copertura deve essere ben solida. L’uomo fa di tutto per proteggere i due ragazzini – salvando così la loro la vita, come farebbe qualsiasi eroe dei fumetti – ma anche il futuro di Malcom, possibile preda della Fratellanza. E’ evidente che la sorte del ragazzino è appesa ad un filo, Dominic vuole fare di lui un adepto, mentre Reese vuole renderlo un futuro uomo migliore. “Essere uomini significa prendersi cura di chi si ama”, più o meno con queste parole Reese spiega la sua filosofia ma non solo: così egli deve fare per tutelare Finch&co, impartendo in questo modo un insegnamento al ragazzino. Niente da dire, “Brotherhood” funziona proprio bene.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’incontro di Finch e Elias
  • Il ritmo teso
  • Tracie e Malcom
  • Il modo in cui viene scoperto il nemico di turno forse fin troppo conosciuto

 

Come al solito Person Of Interest non delude. “Brotherhood” con i suoi personaggi caratterizzati alla perfezione, con una trama costruita in ogni minimo dettaglio ci fa godere di un bello spettacolo, l’unico problema è che la puntata finisce troppo presto. Aspettiamo la prossima puntata.

 

Wingman 4×03 9.63 milioni – 1.6 rating
Brotherhood 4×04 9.73 milioni – 1.5 rating

 

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