Terry Silver si sta rivelando il villain più affascinante, pericoloso e complesso mai affrontato dai protagonisti del sequel della saga di Karate Kid. Ad un’eccezionale forma fisica (nonostante l’età avanzata) e una conoscenza profondissima del karate si abbina una mente sopraffina. Il piano del sensei del Cobra Kai, a lungo celato in questa prima metà di stagione, viene fuori in “Ouroboros”, mettendo finalmente in moto una seconda metà di stagione potenzialmente esplosiva. Contemporaneamente, Daniel LaRusso affronta le conseguenze del drammatico scontro con Silver, con Johnny, Chozen e Amanda impegnati a convincerlo a non buttare la spugna.
La novità è rappresentata dal ritorno consistente del sensei Kreese. Il vecchio maestro di Johnny torna, infatti, a prendersi la scena con alcune sequenze che, unite al terzo atto dell’episodio, promettono un finale pieno di colpi di scena anche per questa quinta stagione. Tra le due compagini agisce infatti Kreese come scheggia impazzita, e chissà che proprio lui non decida l’esito del conflitto. Non ci sarà magari un torneo, che potrebbe però significare un finale ancor più violento e pieno di pathos. Insomma, Cobra Kai rimane un magnete per lo spettatore, che a fine puntata non vede l’ora di scoprire come andrà a finire.
FRANCHISING
“Ouroboros” si apre avviando un processo intuibile dalle parole di Terry Silver negli scorsi episodi. Le intenzioni del veterano/sensei sono davvero quelle di rendere il Cobra Kai un brand, identificabile in tutto e per tutto con il karate stesso, aprendo e/o acquisendo decine di dojo per diffondere la sua filosofia di combattimento. Questo processo di espansione si articola anche dell’ingresso nel cast di nuovi sensei, tra cui spicca la prima quota rosa. Alicia Hannah-Kim interpreta la sensei Kim-Da-Eun, un personaggio spietato e molto affine a Terry Silver, rappresentando quindi una nuova pericolosa minaccia per LaRusso e per i suoi allievi stessi.
Bisognerà vedere adesso le conseguenze che questo cambiamento avrà sulla campionessa in carica Tory Nichols. Il ruolo di infiltrata da parte di Kreese vacilla vistosamente a causa delle pressioni continue da parte di Robby, tuttavia, una nuova sensei potrebbe stimolarla a continuare a combattere per il Cobra Kai. Cobra Kai che intanto si tutela, iniziando a coltivare un’altra promettente combattente come Devon Lee. Johnny aveva intravisto in lei una cattiveria che ora Silver potrebbe pericolosamente sfruttare liberando Tory, un’allieva “che sa troppo”.
Tory: “So you don’t feel any regret?”
Kreese: “Regret? Tell me. What exactly am I supposed to feel regret for?”
Young Johnny: “The people you’ve hurt.“
KREESE: RINASCITA
Il protagonista però è lui: John Kreese. La scheggia impazzita che potrebbe confermare o ribaltare (semicit.) l’esito di un prossimo conflitto. Non è certamente semplice influenzare gli eventi dal carcere, però, attraverso la sua pupilla Tory il sensei pianifica la sua vendetta nei confronti di Silver e, perché no, anche verso Johnny e Daniel. Di sicuro il piano per una veloce scarcerazione non è andato a buon fine, sottovalutando la psicologa che ha il compito di monitorarlo.
Ed è proprio durante una delle sedute che si svolge forse la scena più bella vista finora di questa quinta stagione. Il veterano si sottopone ad una profonda analisi affrontando tutti i suoi demoni interiori, dalla perduta moglie fino ad un giovane Johnny Lawrence. Da questo confronto Kreese ne uscirà rinato, al punto da affrontare i suoi aguzzini (con le sembianze di una sua versione giovane) per arrivare ad affermarsi come leader anche in un contesto così pericoloso.
AVENGERS UNITI
Dalla parte dei buoni invece ecco che si iniziano ad allineare gli astri, arrivando con la scena finale ad una situazione che i fan sognavano sin dall’ultimo episodio della terza stagione. L’alleanza tra Johnny e Danny è un elemento che gli autori hanno coltivato, fatto cuocere a fuoco lentissimo, cucinandolo attraverso cinque lunghe stagioni, fino ad arrivare a questo momento. Certo questo non sarebbe potuto accadere senza la mediazione di Chozen, un figlio di Okinawa con la grinta dell’Eagle Fang.
C’è spazio anche per l’ennesimo toccante ricordo del compianto maestro Miyagi (non sono mai troppi), necessario per rigenerare un LaRusso spezzato dalla sconfitta avvenuta contro Silver. Stavolta però Daniel non sarà da solo a combattere il Cobra Kai, disponendo anche di una folta schiera di allievi come Samantha, Miguel, Robby e Hawk. Probabilmente non ci sarà un torneo stavolta a stabilire vincitori e vinti (non avendone mai accennato fino ad ora), ma questi ultimi quattro episodi promettono una battaglia serratissima e tanto karate.
| THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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L’uroboro, che dà il titolo all’episodio, è un drago che si morde la coda. Un simbolo di ciclicità, a simboleggiare l’eterno ripetersi degli eventi, o l’energia che si consuma e si rigenera. Il Cobra Kai che continua a rigenerarsi oppure il fato inevitabile di Silver ormai segnato pronto a sopraggiungere?
