Comunicazione di servizio
Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Martin, Fabrizio, e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa settima stagione di Fear The Walking Dead. Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.
IL RITORNO DELLO JEDI
Fabrizio: Siamo finalmente giunti al tanto atteso episodio flashback incentrato su Alicia. Vi aspettavate anche voi la marea di idiozie che sono avvenute in questi 50 minuti?
Martin: Mi aspettavo una love story che non si è verificata come immaginavo, mi aspettavo più gente morta ma non mi aspettavo un’Alicia morsa. Questo, devo ammettere, mi ha davvero sorpreso.
Valerio: Mi aspettavo la costruzione di un’altra setta segreta, non so perché. Più quella rispetto al braccio scarnificato che compare ad un certo punto.
Fabrizio: Sapreste spiegarmi per quale ragione Strand dovrebbe credere che Alicia sia l’unica persona di cui può realmente fidarsi? Perché l’unica risposta che mi viene in mente è: per esclusione.
Martin: Se mi ricordo bene Strand non è nemmeno eterosessuale, quindi non sussiste nemmeno l’idea che lui sia innamorato di lei. La teoria dell’esclusione mi piace molto, ma fondamentalmente penso sia un po’ perchè la serie è scritta alla cazzo di cane e quindi ci sono cose che sono così per la loro stessa natura.
Valerio: La cosa inconcepibile è il senso di immotivata sottomissione che tira fuori quando c’è lei. Deve essermi sfuggito qualcosa nei precedenti episodi e stagioni, ma non capisco perché la veda come la Madonna scesa in terra.
LA MINACCIA FANTASMA
Fabrizio: La sequenza del morso di Alicia, oltre che portarsi dietro tutte le conseguenze del caso (che comunque a noi non interessano) riesce secondo me a sintetizzare molto bene la natura della minaccia a cui i nostri protagonisti sono esposti ogni giorno: zombie che riescono a morderti SOLO se sei intrappolato all’interno di un tubo un sistema di drenaggio sotterraneo, bloccato da entrambi i lati da una frana, hai dei tempi di reazione di un comodino ed il morto te lo sei portato tu da casa. Mi spiegate in che modo lo spettatore dovrebbe arrivare a percepire “tensione”?
Martin: Ho visto gente morire in maniera più stupida in questa serie ma ti dò ragione lo stesso: bisogna avere delle grosse limitazioni per morire morsi da uno zombie.
Valerio: Hai detto tutto tu, aggiungo anche che la presunta tensione era già stata smorzata dal morso ricevuto davanti a Strand e Morgan, per cui parte poi il flashback. Quindi è un’inutile ripetizione mal riuscita.
Fabrizio Per un attimo, tra l’altro, mi era persino balenata in mente l’idea che Alicia potesse essere immune in virtù del suo ruolo di prescelta. Cosa ne pensate di quest’aura da io me sento sto cazzo leader carismatico dei ribelli che gli autori hanno deciso di dare ad Alicia?
Martin: Sono profondamente infastidito che sta serie debba per forza costruire dei leader con ogni personaggio. Già il fatto che Morgan sia un leader è di per sè intollerabile, Alicia magari ha l’esperienza acquisita negli 800 accampamenti costruiti e distrutti in precedenza ma comunque rimane poco credibile. Un po’ come sua madre comunque.
Valerio: Secondo me non è convinta manco lei.
L’ASCESA DI ALICIA CLARK
Fabrizio: Colgo l’occasione per chiedervi innanzitutto cosa ne pensate del cappotto da sera di Strand e del suo amore per Alicia. Chiesto ciò, adesso che la ragazza ha dichiarato guerra a Victor, pensate che gli chiederà anche un paio d’ore per radunare i suoi e lanciare l’assalto? Cosa pensate succederà nel prossimo episodio?
Martin: Bel cappotto, mi piace molto. Collezione Autunno/Inverno 2011? Riguardo i pronostici, secondo me ci sarà il ritorno della mamma di Alicia (di cui non ricordo il nome ma mi pare inizi con la M) che farà da terzo incomodo a questa lotta senza senso.
Valerio: Niente, di niente, di niente. Per l’amore nei confronti di Alicia mi sono già espresso.
Fabrizio: Anche voi se perdeste un braccio vi fareste una protesi con le vostre stesse ossa? Sembra un procedimento particolarmente dispendioso in termini di tempo ed impegno, soprattutto per una persona con una mano sola e tra l’altro fresca fresca di amputazione.
Martin: No, io opterei per un braccio di plastica più comodo.
Valerio: Comunque è ingegnoso, bisogna ammetterlo.
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Un midseason finale assolutamente in linea con quanto visto finora in questa settima stagione. E la cosa triste è che questa puntata non è nemmeno la peggiore delle otto.
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.