Anora recensione
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Anora

Sean Baker ci ha chiaramente messo l'anima in questo film ma è grazie ad un'eccezionale performance di Mikey Madison che Anora si eleva sopra l'ecosistema di film indie che spesso finiscono nel dimenticatoio.

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Una giovane stripper americana ma di origini russe, chiamata Anora (Mikey Madison), si innamora e sposa Vanya Zakharov (Mark Eydelshteyn), il figlio di un oligarca russo. La loro relazione, inizialmente simile a una favola, si complica quando la famiglia di Vanya, venuta a conoscenza del matrimonio, tenta di annullarlo, mettendo in luce le tensioni tra classi sociali.

Questa è una recensione che arriva colpevolmente diversi mesi dopo quella che sarebbe dovuta essere la recensione originale e, come spesso accade quando si recuperano in ritardo i vari film messi in coda per diversi motivi, la recensione in un modo o nell’altro non viene più fatta. Poi ci sono i casi particolari come Anora che meritano doverosamente una recensione che non era stata concessa in precedenza.
La pellicola di Sean Baker, (non più) fresca vincitrice della Palma D’Oro all’ultimo Festival di Cannes, è un film indipendente costato circa 6 milioni di dollari e girato in soli 37 giorni, il tutto partorendo poco più di due ore di girato che però sembrano forse 90 minuti da quanto è forte il ritmo. Sean Baker in un’intervista a margine del Festival disse che “per i film indipendenti come questo è difficile essere notati da Hollywood e l’unico modo è investire tutto il budget nel comparto visivo per trasformare un film che costerebbe qualche centinaio di migliaia di euro in un film che sembra abbia un budget di 50 milioni di euro “, cosa che ha fatto sia visivamente che a livello acustico con un’ottima colonna sonora.

Fifteen. Cash. Upfront.

Anora non è un film meramente drammatico o comico, ha diverse sfaccettature che si alternano costantemente in scena tanto da portare lo spettatore sia a ridere fragorosamente che a sentire il cuore stringersi. Le situazioni estreme e al limite del verosimile passano il testimone ad altre in cui la dignità e la prostituzione portano a porsi determinate domande, il tutto però si miscela in maniera organica mantenendo sempre quel sapore agrodolce di un sogno che prova costantemente a diventare reale senza mai riuscirci.
Si può anche guardare alla pellicola come ad un adolescente che viene a patti con la vita adulta, vita adulta che sgretola tutta l’eccitazione, l’entusiasmo e la libertà che fanno letteralmente pensare tutti i rampolli figli di papà di essere invincibili e intoccabili. E questa è letteralmente la prima parte della pellicola che poi si vira a sorpresa in una caccia all’uomo che ha, come già detto, una duplice natura unicamente semi-seria in bilico tra esagerazioni, babysitter adulti e un’ingombrante presenza di questi oligarchi russi che aleggia pericolosamente su tutto e tutti.

PLEASE! STOP! SCREAMING!

Se Anora è un successo (ingiustamente ancora noto a pochi) è merito anche del cast e in particolare della protagonista. Bisogna assolutamente rendere onere a questo cast di misconosciuti capitanato da una eccelsa Mikey Madison coadiuvata (almeno per metà film) da Mark Eydelshteyn, il silenzioso ma sempre in primo piano Yura Borisov e il Toros di Karren Karagulian che si imparerà ad amare in pochissimo tempo.
È però Mikey Madison che, alla sua prima pellicola da protagonista, si mette letteralmente e coraggiosamente a nudo in un ruolo ricco di sfaccettature ma soprattutto tanto e dannatamente intimo. Pur con tutti i difetti che il character può avere, lo spettatore non può che tifare per lei dall’inizio alla fine, sperando in un lieto fine e in una “salvezza” da quella vita da spogliarellista scialba del Queens. Ed è proprio quest’empatia e questo legame tra il personaggio ed il pubblico che simboleggia il successo sia di un’interpretazione (assolutamente non facile, specialmente nelle varie scene di nudo) che di una regia che si muovono all’unisono.


Sean Baker scrive e dirige un film che, per rimanere in paragoni consoni alle pellicole che hanno precedentemente vinto Cannes, ha delle vibe alla Triangle Of Sadness (qui anche in versione podcast) e quindi farà innamorare tutti coloro che sono fan di Ruben Östlund. Date ad Anora, o almeno a Mikey Madison.

 

TITOLO ORIGINALE: Anora
REGIA: Sean Baker
SCENEGGIATURA: Sean Baker
INTERPRETI: Mikey Madison, Mark Eydelshteyn, Yura Borisov, Karren Karagulian, Vache Tovmasyan, Aleksei Serebryakov
DISTRIBUZIONE: Cinema
DURATA: 139′
ORIGINE: USA, 2024
DATA DI USCITA: 18/10/2024 (USA), 07/11/2024 (Italia)

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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